Anime & Manga > Shaman King
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Autore: kirarina88    23/12/2006    0 recensioni
Lo spilungone dalla pettinatura stramba indicò una strana luce nella volta, in quel tratto di cielo il colore era più chiaro, al centro una colonna di luce scendeva rapidamente sulla terra, si scagliò contro una montagna provocando un boato che riecheggiò tra le pareti delle colline. Piano piano la luce sparì e rimase solo nel punto dell’atterraggio, ma anche lì sparì dopo breve tempo. Non era una stella, un alieno forse o un nuovo nemico da affrontare?
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le coperte le davano una bella sensazione, un tepore mai provato fino ad allora. Caldo e rassicurante. Si guardò in giro la stanza era molto semplice, c’era una finestra davanti a lei e alla sua destra un armadio. Il pavimento e le pareti rivestite con parkè ( non so se si scrive così) e il letto al centro. Sospirò. -…:” come ho fatto a finire qui? Perché mi hanno aiutata, nemmeno sanno chi sono…già…chi sono io? Neanche io lo so, da dove vengo? Quale è il mio nome?- Mentre milioni di dubbi le affollavano la testa chiuse gli occhi e senza accorgersene si addormentò. La sera gli altri sciamani vennero a far visita a Yho e soprattutto per avere notizie della ragazza. -Ri: dove è il mio angioletto?- Y: sta riposando in questo momento.- H: ma siete riusciti ha parlarle?- Ha: si, ma… ha perso la memoria.- M: ha perso la memoria?- Y: si, non ricorda il suo nome….- P: forse ha avuto uno shiock e ha perso quindi la memoria. -Y: può darsi….- Riuscì ad aprire gli occhi, il mal di testa le era passato e ora si sentiva decisamente meglio. Si mise a sedere e la coperta le scivolò finendo sul ventre. La stanza aveva un’atmosfera diversa da quella di poche ore prima, ora era più buia, illuminata solo dalle luci dei lampioni che si trovavano fuori. Sentì delle voci provenire da un’altra stanza incuriosita si alzò e decise di andare a vedere. Passò davanti a uno specchio. Si fermò a fissare la sua immagine, aveva i capelli un po’ scompigliati e alcuni graffi sul volto. Si sistemò i lunghi fili argentei e si passò una mano sotto la frangetta per sentire se avesse la febbre. Aprì la porta e rimase un po’ stralunata nel vedere tutta quella gente e la luce le diede un po’ noia visto che i suoi occhi si erano abituati al buio dell’altra stanza. Tutti la guardarono meravigliati e non disse niente nessuno. Si sentì un po’ a disagio ma non lo fece vedere. Quando Yho si alzò e si avvicinò a lei. -Y: se ti senti meglio perché non ti unisci a noi?- …: va bene….- Disse con un filo di voce forse a causa dell’imbarazzo. Si sedette affianco a Yho e Manta le offrì una tazza di thè che accettò volentieri. Le sue labbra si posarono sul bordo della tazza un po’ freddo e assaggiò la bevanda. Le piaceva non era male, non lo aveva mai bevuto. Che strane cose che c’erano in quel mondo. -Ri: bellissimo angelo, paradisiaca visione, posso sapere il tuo bellissimo nome?- La ragazza appena vide quel tipo, così alto e spilungone da quella bizzarra acconciatura sul suo volto comparve un’espressione un po’ strana. -…: oh mamma, chi è questo?- Tutti scoppiarono a ridere invece il povero ragazzo a piangere e si rintanò in un angolino con la nuvoletta di malinconia sopra la testa. -Y: lui è Riu, non fare caso a quello che dice, voleva solo sapere il tuo nome. - …: capisco, lo vorrei sapere anche io quale è…. -Y: dai ora pensa solo a divertirti.- Lo shiamano presentò gli amici alla ragazza che li salutò gentilmente. -Y: lui è Horo Horo, e lei è sua sorella Pilika. -…: piacere.- H: il piacere è mio. -P: ciao!- Y: questo è manta, il nostro gegnetto!- …: ciao Manta!- M: cia-ciao!- Il poveretto quando la vede gli uscì il sangue dal naso e cadde a terra. - Y: e in fine c’è rimasto Ren.- Il ragazzo si limitò a guardarla per pochi secondi per poi tornare ha gustarsi il suo latte e cioccolato. - …: piacere…- H: e dai Ren, almeno salutala.- R: che vuoi da me? Qualcuno ti ha forse cercato?- H: vuoi litigare.- R: dai fatti sotto!- H: come vuoi!!!- R: ahhhhhhh- H: ya taaaa- Y: ehhh non fare caso a loro….- La serata passò veloce e piacevole e tutti più o meno si divertirono. Si sdraiò di nuovo in quel letto comodo e caldo ma questa volta non riuscì ad addormentarsi. Si girò e rigirò ma niente, non ci riusciva. Allora decise di alzarsi. Prese la vestaglia che Hanna le aveva dato e la indossò legandola in vita con un nodo. Uscì a prendere una boccata d’aria e si sedette su un grosso sasso in giardino. Alzò la testa verso il cielo blu scuro e i suoi occhi si posarono sulla luna, perfettamente rotonda e dello stesso colore dei suoi capelli. Le era molto familiare quell’oggetto ma non ricordava il perché. Si incantò a vederla, le dava una bella sensazione di rinvigorimento e benessere. Una sagomo si avvicinò alle sue spalle, senza farsi notare da lei. Le appoggiò una mano alla bocca in modo che non potesse gridare e con l’altra le afferrò il braccio. La tirò verso di se e la sua schiena si appoggiò contro il petto dello sconosciuto. -Hao: ciao…- La ragazza non rispose impedita dalla mano. Aveva paura, non se ne era accorta e soprattutto era stata così stupida da abbassare la guardia. -Hao: finalmente sono riuscito a trovarti… ero curioso di vederti…- Le lasciò il braccio e la voltò verso di se. I loro sguardi si incontrarono, e per pochi secondi calò un silenzio insopportabile troppo pesante. Quando fu lui a romperlo. - Hao: non pensavo fossi così diversa da noi.- Lei riuscì a liberarsi della mano che le impediva di parlarle e gli lanciò una schiaffo. La guancia del ragazzo si colorì di un tenero rosso e il suo sguardo esprimeva la sorpresa. I suoi occhi erano ancora sgranati ma non ci misero molto ad assumere un’aria seria e dura. -…: che cosa vuoi da me?- Chiese la ragazza freddamente, con un tono che non aveva mai usato. -Hao: ero curioso di vederti.- …:perché?- Hao: così- Il ragazzo si allontanò da lei e pian piano sparì nel buio della notte ma una frase arrivò alla ragazza. -Hao: ci rivedremo…- Il cuore della ragazza accelerò il battito cardiaco e le forze le diminuirono. Che cosa volevano dire quelle parole? Che cosa voleva realmente quello strano ragazzo da lei? Chi era?
  
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