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Autore: foREVerA7X    05/06/2012    4 recensioni
- Testa di papera ti dai una mossa? – il mio migliore amico fissato con le papere era ancora intento a correre dietro ad una papera lungo il laghetto dietro la scuola.
- Come here you fucking stallion duck. – nulla se si mette in testa di correre dietro a quei pennuti con il collo lungo è impossibile fermarlo. Si diverte così quel ragazzo a spaventare papere e uccidere piccioni. – Ma hai visto quanto era grande quel pennuto? –
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Synyster Gates, The Rev, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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I’M NOT DRUNK
 
- Testa di papera ti dai una mossa? – il mio migliore amico fissato con le papere era ancora intento a correre dietro ad una papera lungo il laghetto dietro la scuola.
- Come here you fucking stallion duck. – nulla se si mette in testa di correre dietro a quei pennuti con il collo lungo è impossibile fermarlo. Si diverte così quel ragazzo a spaventare papere e uccidere piccioni. – Ma hai visto quanto era grande quel pennuto? –
- Si Jimmy ho visto, ora ti dispiace darti una mossa? Faremo tardi alle prove. – sbuffò e abbracciandomi da dietro mi accompagnò verso la macchina. – Jim so camminare da solo… Mollami!!! – mi aveva preso di peso e mi aveva messo in spalla. Mi sentivo un sacco di patate e avevo le sue ossa nel mio stomaco e avrei tirato su da un momento all’altro se non fossimo arrivati in macchina. Partimmo e andammo allo studio di registrazione dove c’erano gli altri che ci aspettavano fuori mentre fumavano.
- Alla buon ora. Jim hai perso la strada? – scendemmo e un Jim tutto eccitato saltò addosso a Matt che ricadde contro il muro. – Ma sei deficiente? No dimmelo così almeno ti facciamo ricoverare. –
- Oh stai zitto tu che sei peggio di me quando vedi in giro un paio di tette… -
- Boobies, boobies… -
- Appunto. – si scostò da Matt e si mise difronte a tutti mentre io me la ridevo come un pazzo per la faccia di Matt che cercava le tette di una qualsiasi ragazza. – Ho visto una papera enorme al laghetto non potete nemmeno credere a quanto fosse alto quel pennuto. – mimava le dimensioni della papera e come suo solito le esagerava enormemente.
- Jim sei il solito, non era così enorme, cala le dimensioni. – mi fece il medio ed entrò in sala prove dove c’erano gli altri ad aspettarci per le prove.
- Non dovevamo provare? Forza lumache. L’album non si farà da solo. – ecco, quando sbaglia si defila e s mette al lavoro così da trovare un mondo in cui nessuno può batterlo o dirgli che ha sbagliato.
 
Finimmo le prove che fuori stava calando il sole oltre l’orizzonte e come sempre era un visione spettacolare, tutti quei colori che si mischiavano a creare l’arcobaleno prima di lasciare il posto alla scura notte che faceva da coperta ad un mondo luminoso che era la California.
- Stasera ci vediamo come al solito? – Zack che aveva appena messo lo zaino nella macchina di Matt ci raggiunse. – Solito bar e solite birre? – continuò Johnny.
- Altro che birre, stasera facciamo una cosa in grande. – mise le cose in macchina Jimmy e si appoggiò alla portiera. – Allora ci vediamo al Fitzgerald e facciamo una cosa in grande. Solito orario. Forza Brian muovi il culo. – misi lo zaino in macchina e salii mettendo il braccio e la testa fuori dal finestrino aspettando che finisse di parlare con gli altri. - A stasera ragazzi. – salì in macchina e partimmo.
Mi svaccai sul sedile della sua macchina tirandomi il cappello davanti agli occhi e incrociando le braccia al petto chiudendo gli occhi e lasciandomi cullare dalle canzoni dei Pantera e dei Misfits. Mi sono sempre divertito con Jimmy. È sempre stato il mio migliore amico al quale ho detto tutto. È stato lui il primo a sapere che avevo una cotta per la sorella di Valary dato che era anche il suo migliore amico. Però non ci ho fatto nulla perché poi ho scoperto che si faceva uno diverso dall’altro.
- Brian… è tutto apposto? – mi sollevai il cappello e aprii gli occhi guardandolo. Quegli occhi. quei stupendi occhi azzurri che mi hanno consolato molto volte e nei quali mi specchiavo quando rideva, ora mi stavano scrutando l’anima come ogni fottuta volta. Sorrisi ed annuì. – A che pensi Gates? – tornò con lo sguardo sulla strada mentre io mi tiravo su meglio sul sedile.
- Pensavo alla nostra amicizia Jim. Da quando ti conosco non mi sono mai annoiato e tu non hai mai perso il sorriso. Sei sempre stato il burlone del gruppo, quello con sempre il sorriso sulle labbra e il cuore puro disposto sempre ad aiutarci. Ripensavo a quando ti ho detto di Michelle e come tu abbia fatto di tutto per aiutarmi con lei anche se poi non è andata proprio bene. Infondo meglio così ho il mio migliore amico e non potrei desiderare altro. – lo guardai sorridendo. Lui mi sorrise e mi posò una mano sulla spalla.
- A volte penso che tu sia strano Haner, ma oggi me ne hai dato la conferma. – ci fu un momento di silenzio poi Jim si fermò giunto a casa sua e parcheggiò. Scendendo si voltò verso di me. – Mi manchi Brian. – rimasi un attimo immobile e poi sorrisi a quegli occhi che mi scioglievano e andai ad abbracciarlo.
- Mi manchi anche tu Jim. Non sai quanto. – lo strinsi forte appoggiando la testa sulla sua spalla mentre lui mi accarezzava le spalle per poi sorridermi e farmi cenno di entrare per stare insieme fino a che non fossimo andati al locale insieme agli altri per festeggiare.
 
- Propongo un… hik… brindisi al nostro… hik… album. – Johnny era già andato dopo quattro ore che eravamo li. In effetti eravamo partiti tutti quanti, solo che Johnny era partito totalmente insieme a Matt.
- I’m a Barbie girl, in a Barbie woooorld… - ecco qua il nostro Matt ubriaco. Zacky gli si gettò addosso portandogli le braccia intorno alle spalle e si mise a cantare insieme a Matt. – You can brush my hair… - scoppiai a ridere insieme a Jimmy che si stava scolando l’ennesimo boccale di guinness.
- Jim, ma come diavolo fai dopo tutto quello che hai bevuto ad essere ancora sobrio? – lo guardai pervaso dall’ilarità. A me stava facendo effetto l’alcool ed ero entrato nella fase ilarità mentre Jim sembrava normale.
- Io non mi ubriaco… mi shbronzo… - scoppiò a ridere appoggiando la testa alla mia spalla. Okey anche il grande e possente Jim si era piegato all’alcool. L’unico che allora era in se ero io? Avrei dovuto portare a casa tutti e poi tornarmene a casa con la macchina di Jim. Che bella serata dopo tutto. – Brian… Ti amo. – si sollevò e mi diede un bacio sulla guancia al quale risi divertito insieme agli altri.
- D’accordo ragazzi, per stasera direi che è sufficiente. Forza tutti in macchina vi porto a casa. –
- No… la mia macchina tu… non la toc. – Matt cadde addormentato per terra insieme a Zacky mentre Johnny era sdraiato sui divanetti sbavando. Mi alzai da Jim che era ancora sdraiato sulla mia spalla e presi Johnny in braccio e lo portai in macchina per poi fare lo stesso con Matt mentre con Zack ebbi bisogno di Jim anche se era sbronzo, la sua forza c’era. – Forza Jimmy entra in macchina anche tu. – salì barcollando e si addormentò come tutti gli altri mentre io guidavo verso casa degli altri e una volta accompagnati tutti portai a casa Jim e lo portai in casa sorreggendolo portandomi un suo braccio intorno alle spalle.
Lo portai in camera mentre continuava a cantare e ad urlare a squarcia gola e lo misi sul letto spogliandolo e lasciandolo in mutande per poi coprirlo.
- Jim ora smettila di cantare e dormi. Io ti prendo la macchina e te la riporto domani mattina e se non sei sveglio e sobrio ti caccio la testa sotto la doccia ok? – gli diedi un buffetto sulla spalla mentre continuava a cantare. Mi voltai e mi diressi alla porta.
- Brian… - mi voltai per vedere se avesse bisogno di qualcosa e lo trovai seduto sul letto. Al sua voce era normale e non più sbiascicante come prima al bar. – Resta con me questa notte. – lo guardai sollevando un sopracciglio e mi avvicinai a lui mettendogli una mano sulla fronte e guardandogli gli occhi per vedere se avesse le pupille dilatate e con mia sorpresa non erano più dilatate del solito. Mi prese il polso e si tolse la mano dalla fronte sorridendomi. – Non sono sbronzo nemmeno un po’Brian, dovresti sapere quale è il mio limite. Volevo solo passare la serata con te. – sorrise e si scostò lasciandomi di sasso e lasciandomi posto nel letto insieme a lui. Mi sedetti sul bordo e lo guardai perplesso.
- Jim, cosa vuol dire? Non potevi dirmi che volevi passare una serata con me come facevamo tempo fa? – sorrise e scosse la testa sdraiandosi portando le mani dietro la testa e guardando il soffitto per poi voltarsi verso di me.
- Se ti avessi detto che ti amo normalmente come avresti reagito? – nulla. Il mio cervello era scollegato. Cosa aveva detto? No era ubriaco, non c’era altra spiegazione. Mi alzai dal letto e lo guardai. Il mio migliore amico mi amava? – Appunto avresti reagito in questo modo. – sorrise e chiuse gli occhi. – Quando mi hai detto che ti piaceva Michelle mi è andato il cuore in gola. Tu il mio amico ti eri innamorato di una sgualdrina del genere, sapevo che ti piacevano le troiette, ma non immaginavo così tanto. – mi gettai sul letto mettendogli le mani sulle spalle e guardandolo a brutto muso.
- Non ti permetto di parlare così di lei. Anche se è vero tutto quello che hai detto, meritava anche lei una persona con la quale stare bene e… - un ghigno si stagliò sul suo volto aprendo gli occhi e togliendo le mani dietro la testa e posarle sulle mie. – Che cazzo hai da ridere Jim? – mi fece cadere su di lui facendomi scivolare dopo che mi diede un ruzzone alle braccia e rialzando il volto mi ritrovai a pochi centimetri dal suo che ancora sorrideva. – Ji… - spalancai gli occhi per il contatto delle labbra di Jim sulle mie. Restai immobile e sentì una mano premermi sulla testa contro le sue labbra mentre chiudeva gli occhi e assaporava il bacio. Perché ora Jim fa così? Da quanto provava questo sentimento per me? E perché sono ancora qui e non mi sono staccato? Che anche io infondo provassi qualcosa per Jim? Chiusi gli occhi e mi lascia andare sul suo corpo assaporando a mia volta il sapore di Jim che mai avevo sentito così vivo contro di me. Era una sensazione fantastica, quasi afrodisiaca baciare il mio migliore amico. Forse proprio questo essergli così attaccato lo ha fatto innamorare e forse ha fatto lo stesso effetto a me. Aprì gli occhi e mi staccai da lui sollevandomi, ma venni trattenuto e rilasciato subito dopo mentre Jim voltava la testa di lato.
 
- Non posso trattenerti. – si sollevò leggermente appoggiandosi agli avambracci e mi sorrise. – Non posso obbligarti. – che cosa diavolo voleva dire? Che non volesse obbligarmi ad amarlo? Ma se non lo amo allora perché sono ancora addosso a lui? mi sollevai e mi sedetti vicino a lui incrociando le gambe e guardandolo.
- Jim… Da quando? – lui sorrise e si risdraiò con una mano sotto la testa e l’altra sul suo petto fissando il soffitto. Quel sorriso. Quel sorriso che mi ha illuminato mille volte le giornate.
- Cinque anni. – alzai lo sguardo verso di lui e rimasi a bocca aperta. In cinque anni non ha mai fatto trasparire nulla e io gli raccontavo di ogni ragazza che mi ero fatto e di quelle che mi piacevano e lui mi aiutava pure. Mi sdraiai vicino a lui su un fianco osservandolo mentre lui si voltava verso di me sorridendomi. – So cosa stai pensando Brian… perché non te l’ho detto prima? Perché non volevo rovinare la nostra amicizia e spero che domani tu ti dimenticherai di quello che è successo. Del ti amo e del bacio, spero tu dimentichi tutto. – Jimmy mi sorrise e mi diede un bacio sulla fronte per poi darmi la schiena e dormire.
Rimasi lì come un ebete a fissargli la schiena perfetta leggermente ricurva mentre il suo costato si alzava e si abbassava circondandogli quel muscolo che devo avergli spezzato mille volte e che questa volta gli avevo dato il colpo finale. Mi spogliai e rimasi in boxer a mia volta. Mi avvicinai alla sua schiena e gli diedi un bacio accarezzandogli i capelli. Perché mi sentivo male a stare così vicino a Jim nonostante gli fossi stato vicino per tutto il tempo e per parecchi anni? Che fosse sia vero? Che mi sia davvero innamorato a mia volta del mio migliore amico? Posai le mani sui suoi fianchi e le feci scivolare fino al suo ventre sul davanti e gli baciai la spalla.
- Jim scusa se non ti ho risposto. È che ho paura di quello che possa provare anche io perché mi sto rendendo contro di averti fatto soffrire in tutti questi anni parlando delle storie che ho avuto e delle ragazze che mi piacevano e tu ci sei sempre stato per me e io invece… io invece non ci sono mai stato per te. Perdonami Jim. – sentii la mano di Jim stringere la mia sul suo ventre e aprii gli occhi sollevandomi per guardare se effettivamente dormisse e lui era li che mi fissava con i suoi occhioni azzurri e un sorriso stampato sul volto. – Scusa Jim. –
- Non devi scusarti Brian non potevi saperlo proprio perché non volevo che tu lo sapessi, ma oggi ho voluto dirtelo perché… perché mi sono accorto che non posso fare a meno di te. Oggi in macchina mi hai reso il ragazzo più felice del mondo Brian e lo stesso vale per me. Quando ti ho detto che mi manchi, intendevo che mi manca passare del tempo solo con te come facevamo prima e questa sera c’è stata la possibilità di dirtelo e ora sono apposto con me stesso. – si voltò e mi diede un bacio sulla fronte tenendomi la testa. – Spero non cambi nulla tra di noi quello che ho fatto. –
- Jim non potrà mai cambiare quello che provo per te e quello che sento quando sto con te, nemmeno se mi dicessi che mi odi. Non potrei mai staccarmi da te Jim. – mi avvicinai e gli accarezzai la guancia per poi posare le labbra sulle sue mentre posava le mani sui miei fianchi e mi accarezzava.
- Brian… - si staccò abbassando lo sguardo dandomi un bacio sulla fronte e accarezzandomi i capelli. Come lo faceva lui, non lo aveva mai fatto nessuna donna dato che non lasciavo toccare i miei capelli a nessuna donna. – Non voglio perderti per questo. – mi accarezzò nuovamente la guancia e io gli sorrise accarezzandogliela a mia volta.
- Jim nemmeno io voglio perderti. Lasciamo che questo rimanga in questa casa e che nulla cambi. – gli sorrisi e sigillammo il patto con un bacio stingendoci l’uno all’altro e addormentandoci l’uno tra le braccia dell’altro con il sorriso sulle labbra.
 
- Haner hai sbagliato ancora accordo… - mi arrivò la bacchetta di Jimmy che riuscii a schivare prima che mi colpisse mentre il batterista rideva. – riprenditi coglione o te la ficco super il culo la bacchetta. – gli mostrai il dito e la linguaccia prima che mi corresse dietro mentre gli altri ridevano. Jim mi bloccò al muro e mi punzecchiò il ventre con i pugni mentre io ridevo come un matto.
- Allora me lo fai ancora il medio? Bada alla risposta… - scossi la testa divertito cercando di smettere di ridere e tornai a suonare seguito da Jim che mi diede una pacca sul sedere e scoppiò a ridere. – Forza riprendiamo.. one, two, three, four… - e Jim partì alla batteria divertendosi, proprio come se non fosse successo nulla quella notte, continuando a divertirsi con il sottoscritto come faceva prima di quella notte.
Io e il mio migliore amico ci siamo ripromessi di passare le notti insieme come facevamo tempi or sono.
Tutto resterà in quella stanza.
Tutto resterà a quella notte.
Tutto quello che risuccederà resterà tra di noi.
Perché ovviamente riaccadrà qualcosa.
 
 
 
 
Eccomi con questa simpatica one-shot sulla coppia BrianXJimmy.
Due amici che diventano più che amici… perché non succede così anche nella vita reale?
Questa è per la mia piccola Layla JS Way alla quale piace questo pairing sensazionale.
Spero di averti soddisfatto con questa piccola storiella.
Grazie a tutti per aver letto le miei storie e averle recensite.
Siete fantastici.
foREVer
   
 
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