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Autore: MegamindArianna    05/06/2012    2 recensioni
Un sogno, un desiderio, una svolta... spero vi piaccia questa mia nuova FF! Da MMA
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Per tutta la notte non riuscii a dormire. Megamind non si era mosso di un centimetro. Mi teneva stretta a sé, come se avesse voluto non lasciarmi mai.
 
-Fortunatamente non russa…- pensai mentre, ogni tanto, gli scappava qualche lamento. Una goccia di sudore gli scese lungo la fronte. Sembrava nervoso. Aggrottò la fronte e strinse di più la mia mano.
 
Lanciai un’occhiata alla sveglia. Erano le quattro e trenta del mattino.
 
“Roxy?” mi chiamò lui. Lo disse tragicamente, come se non fossi stata più al suo fianco.
 
“Sono qui. Non ti preoccupare.” Ma quando portai i miei occhi al suo volto, notai che non era sveglio. “Megamind?” e gli tastai con le dita la mano. Stava parlando nel sonno.
 
“Non andartene.” e si tranquillizzò.
 
“No, rimango qui. Di cosa hai paura?” Stavamo parlando. Lui sognava, mentre io ero sveglia. Mi venne da ridere. Eravamo una coppia perfetta in quanto matti entrambi.
 
“Non lo so… Non credevo che avresti attivato l’holo-watch..” e abbassò il mento, triste -sempre addormentato- “Pensavo saresti rimasta ancora con me.”
 
Stava sognando il nostro orribile appuntamento, causa della rabbia di Megamind e della battaglia con Titan.
 
“Resta qui con me.” e lo vidi strabuzzare leggermente gli occhi. Strozzando un risolino finsi di dormire.
 
Mi sentii accarezzare i capelli, poi la guancia. “Oh… Roxanne.” e tolta la mano dalla mia presa, appoggiò la mia testa alla sua spalla delicatamente per non ‘svegliarmi’. “Quanto vorrei cambiare il nostro passato. Mi rendo conto di averti fatto del male. Non volevo. Te lo giuro sulla mia stessa vita.”
 
Restai a bocca aperta mentre, aperti gli occhi, vedevo il suo petto alzarsi e abbassarsi velocemente. Il battito del suo cuore era forte e chiaro, frenetico, emozionante.
 
“Ora tu mi dai una seconda possibilità e non voglio deluderti. Un giorno o l’altro spero tu possa completamente perdonarmi. In questi venti anni non ho fatto altro che creare problemi. Anche da piccolo ero una tempesta. Come posso farti capire che…” e appoggiò le sue labbra sopra la mia testa. Fece schioccare un bacio rumoroso ma piacevole. “… che sono totalmente e follemente innamorato di te? Che… ti amo? Forse lo sai già ma non avrei mai il coraggio di dirtelo.” Trasalii.
 
Aveva detto che mi amava. Sospirò. Si era liberato. Serrati di nuovo gli occhi, cominciai a tremare dall’emozione. Le farfalle che ancora non si erano fermate ora si erano moltiplicate. Erano centinaia e sembravano attaccare le pareti dello stomaco con cattiveria. Megamind non si lasciò sfuggire quella mia reazione.
 
“Ehi? S-sei sveglia?” tremolò. Spostò la testa verso il basso cercando di incontrare il mio sguardo. Li tenevo serrati per evitare di scaraventarmi su di lui e urlargli in faccia che anche io lo amavo. “Roxy?” ripeté.
 
Non riuscii a trattenermi del tutto. Aprii lentamente gli occhi e sorrisi. Lui deglutì a vuoto. “Eri sveglia?” e il suo battito accelerò ancora di più.
 
“Sveglia? Io? No.” E, con uno sguardo un po’ ammiccante, tirai fuori una mano da sotto le coperte e gli chiusi gli occhi. “Ho sentito solo…” e mi avvicinai al suo orecchio “… un ‘ti amo’…”
 
“Ah… bene…e…” lo zittii.
 
“Ma non penso di aver capito bene, sai?” e, tenendogli sempre gli occhi chiusi, mi misi cavalcioni su di lui, senza toccarlo. “Potresti ripetere?”
 
“M-mi sembra che tu sia abbastanza sveglia da aver sentito…” e spostò una mano verso il lato del letto che in quel momento era vuoto.
 
Posai le mie labbra sulle sue. Quando sentì che ero sopra di lui, sorrise contro il mio bacio. Si alzò a sedere, costringendomi ad appoggiarmi sul suo basso ventre. Mi sorpresi.
 
“Hai in tasca la pistola disidratante o sei felice che sia qui?” e baciai la punta del suo naso.
 
Arrossì. “Non lo so…” e seguì con la mano la linea curva del mio fianco. “Mi sembra un sogno… e non voglio svegliarmi” e mi cinse la vita con le braccia “Ho paura di alzarmi e ritrovarmi nella realtà.”
 
“Sai come si dice…” e gli baciai la fronte “I sogni son desideri. E anche io desidero non svegliarmi più.” E gli diedi un pizzicotto sul braccio.
 
“Ahi! Perché lo hai fatto?” chiese dandomene un altro di risposta sulla coscia.
 
Lo baciai di nuovo “Per farti capire che siamo svegli e che io rimarrò sempre qui… con te. E’ impossibile svegliarsi dalla realtà.” Chiusi gli occhi
 
“Invece è possibile, Roxy. Quando si sogna ci si sveglia dalla realtà.” E guardò fuori dalla porta. Sentii Minion girovagare per la casa.
 
“Hai ragione, ma ora tranquillo e dormi. Domani mi rivedrai qui.” E sorrisi.
 
“Comunque per me non vale tutto ciò… prima tu eri solo nei miei sogni…” mi appoggiò una mano alla spalla per tirarmi di più contro il suo corpo. “Ora invece, sei con me veramente!” e saltellò un pochino da seduto.
 
Ridendo, lo strinsi a me, rendendomi conto che lo amavo ogni secondo di più. 

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