CAPITOLO 1.

7 maggio,3 di notte.
Resto sul letto,sveglia,a cercare di calmarmi,ma quelle lacrime bagnano ancora il cuscino.
Sono lacrime amare,tristi e piene di rabbia.
Ho preferito tenere tutto dentro,ma ora non ce la faccio più.
Guardo la sveglia: le 3 e 30.
Sono passati altri trenta minuti di quell'inferno,BASTA.
Prendo il telefono,scorro giù sulla rubrica fino a quando non trovo il numero di Josh.
Lui c'è sempre per me ed io per lui.
Lui è il mio migliore amico,ci conosciamo dall'asilo.
Ah dimenticavo,non mi sono ancora presentata.
Mi chiamo Emily,ho 17 anni e vivo a Londra.
Odio i miei occhi castani,dello stesso colore dei miei capelli,non troppo lunghi,con quel ciuffo che mi ricade sempre sugli occhi.
I miei genitori si sono separati quando ero piccola e adesso vivo con mio padre che è spesso via per lavoro,quindi sono abituata a stare sola in casa.
Fortunatamente neanche questa notte mio padre c'è,così chiamo Josh e gli chiedo di venire.
Sono ancora in camera quando sento bussare alla porta.
Appena apro Josh mi da un forte abbraccio,placando le mie lacrime.
«hei puzzola,che succede?» mi chiede guardando i miei occhi gonfi di lacrime.
Odio quando mi chiama in quel modo,dice che assomiglio ad una puzzola perchè ho i capelli scuri in contrasto con la mia carnagione chiara.
Appena finisce di dire la domanda un'altra lacrima scorre sul mio viso.
Faccio cenno con la mano di accomodarsi e chiudo la porta.
Ci sediamo sul divano e porto le ginocchia al petto tenendole con le braccia.
Mi siedo sempre così quando sono giù di morale e Josh lo sa bene,per questo sento il suo braccio attorno al mio collo.
«Stai tranquilla» mi dice con tono rassicurante.
Appoggio la testa sul suo petto e chiudo gli occhi,cadendo in un profondo sonno.

Il mattino seguente mi svegliano gli squilli del mio telefono.
Guardo lo schermo ma non rispondo,non è nessuno di importante ormai.
Il telefono finisce si squillare mentre mi avvio verso la cucina per prepararmi la colazione.
Appena entro,Josh si alza in piedi dalla sedia e mi viene incontro.
«Buongiorno,va meglio oggi?» mi chiede,allora capisco che è restato tutta la notte con me.
«Sei un vero amico,grazie» dico passandomi una mano tra i capelli.
«Di niente puzzola,ora vado a casa a prepararmi,oggi c'è scuola,ricordi?» dice lui.
«Oh,non me lo ricordare» rispondo porgendogli la giacca.
La indossa ed esce di casa dopo avermi dato un bacio sulla guancia.
In poco tempo mi vesto,un semplice jeans con sopra la mia maglia preferita,quella con la scritta "Free Hugs" e per spezzare mi infilo le mie blazer rosse.
Dopo essermi messa un filo di trucco,prendo la borsa ed esco di casa.
Arrivata nel cortile della scuola noto che Josh sta parlando con Michael e capisco che ha intuito qual'è la causa delle mie lacrime.
Resto ad osservare la scena,ma ad un tratto..
                                                                                                           "TO BE CONTINUED..."