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Autore: Lady_Ackerman    05/06/2012    3 recensioni
Voglio solo la verità.
Voglio solo sapere che non è mai accaduto.
Voglio solo sapere che mi ami davvero...Takano..
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Masamune Takano, Ritsu Onodera, Takafumi Yokozawa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Presi la metropolitana e decisi di tornare a casa, dove, nel disordine della mia camera, avevo chiuso le tapparelle e creatomi lo stesso buio profondo che è dentro al mio cuore.
Mi sedetti a terra, la schiena appoggiata allo stipite della porta, il capo chino poggiato sulle ginocchia.
Erano passate all'incirca due, tre ore... non mi importava quanto tempo passassi come un'idiota, al buio, a piangere sui cocci di una relazione finita ancora prima di cominciare per davvero.
Mi ero bloccato a terra a pensare, ed ogni mio pensiero, convergeva verso lo stesso, deprimente e desolante punto: Takano
 
Maledizione, Takano, ma perché?!
Sei sempre tu dannato l'unico capace di distruggermi in un attimo con un solo gesto?!
Fanculo al mio cuore, a  te, e fanculo anche a me!

Già, io...
Ormai è chiaro, sono innamorato di Takano.
Come devo fare? Cosa devo fare? Takano…mi hai desiderato per così tanto tempo, e ora che eravamo vicino dal poter essere felici, tutto è crollato.

Volevo solo amarti, così come lo volevi tu da me. Ma ormai... sei così lontano Takano che per quanto “Ti amo” possa dirti, saranno lo stesso inutili.
Mi vergogno di questi pensieri, ma lo ammetto:
ora come ora vorrei stringerti tra le mie braccia e in un istante, essere un tutt’uno con te e come quella prima volta, sentire pronunciare il mio nome dalle tue labbra e sapere di essere amato.
Ahh... Takano.

Ti voglio , ti desidero, ti amo.
Voglio sperare, sperare che tutto questo sia solo un equivoco.
Cos’è successo con Yokozawa? Avete fatto sesso oppure... l'’amore?
Dio mio, non appena penso a questa eventualità provo un dolore sordo proprio all'altezza del petto.
Allora è così, questo mio cuore che credevo ricucito e invulnerabile ad ogni delusione, di fronte a te, si è spezzato di nuovo.


A distogliermi da questi pensieri sempre più desolanti è la vibrazione del telefonino che ho in tasca.
Lo prendo tra le mani e vedo il nome sul display: è lui, è Takano.
Non voglio sentirlo, non voglio vederlo.
Perfetto! Ora si che sembro proprio una ragazzina innamorata che si litiga col fidanzato perché l'ho visto con un altro! Basta, basta è meglio che esca o mi sentirò più idiota di quanto già non mi senta.
Mi alzai da quella scomoda posizione ed uscii nuovamente.
Cammino sotto la neve,  che a contatto con la mia pelle si scioglie lasciando una scia gelida che lentamente percorre ogni singola parte del mio viso.
Avanzo lentamente, non sapevo dove sarei andato, volevo solo tempo per riflettere e stare in pace con me stesso, me stesso e i miei fottuti pensieri.
Cavoli, che rottura! Sicuramente non volevo finire di nuovo in questo stato e per chi?! Per colpa sempre dell'unica persona di cui mi sia mai innamorato!
Nonostante sia ancora mattina, il cielo è così scuro e spento, come me in questo momento.
Il cellulare non smette di vibrare...è un continuo tempestare di chiamate e messaggi, che non riceveranno mai risposta.
Takano non è mai stato il tipo che demorde facilmente, magari riuscirebbe a non dormire per giorni interi cercando di contattarmi. Diamine, ma perché insiste così tanto?!

Faccio un respiro profondo: basta con tutti questi “perché”,  basta domandarmi così tante cose.
Vorrei andare a passeggiare in un parco, sono sicuro che gli alberi dei fiori di ciliegio saranno spogli.
Vorrei tanto andare vicino al giardino delle superiori, dove una volta vi ho passeggiato con “Saga-Sempai”.
Saga Masamune, attualmente Takano Masamune, il mio primo ed unico amore che mi porto dietro da 1O anni. Tutto crollato per un malinteso a quanto pare, una sua risata di nervosismo l’ho interpretata come un rifiuto che mi ha portato a trasferirmi.
Ora che ci penso la cosa mi riempie di rabbia, se non avessi interpretato male o lui non si fosse fatto prendere dal nervosismo a quest’ora probabilmente saremo stati insieme fino ad oggi...
ma chissà,  forse, va bene anche così…
ahhh, certe volte non mi comprendo nemmeno io.

Cammino lungo il parchetto, e incurante della neve presente sul suolo mi sdraio.

Yokozawa mi ha sempre fatto impazzire, non lo odio ma il modo in cui gira sempre intorno a Takano... mi fa’ imbestialire!
Takano è MIO, solo mio.

Non mi importa di risultare egoista, ora che ho capito l’importanza di Takano nella mia vita, non riesco proprio a farne a meno.
 
Forse dovrei parlare con Takano, risolvere il problema, chiarire un’eventuale malinteso..
Mi viene un sorriso spontaneo sulla bocca, un sorriso che mi fa’ capire quanto io sia inevitabilmente stupido.


Sento di nuovo vibrare, è ancora Takano, questa è la volta buona, mi decido a rispondere alla sua chiamata.
Mi tiro su a sedere, estraendo il telefono dalla tasca e con voce ferma mi decido a rispondere, ma lui mi precede dicendo con il suo solito tono:
 
“Onodera…Girati.”

Obbedisco, mi alzo e lo vedo: è davanti a me, chiude la chiamata e mette via il telefono. Anche io faccio lo stesso.
Sono faccia a faccia con lui, mi specchio nei suoi occhi profondi e malinconici.
Inizio a cercare le parole giuste anche solo per scusarmi per essere corso via in quel modo a dir poco ridicolo.

“Sei un’idiota” disse Takano prima che potessi aprir bocca.
Dannato stronzo, e io che volevo scusarmi.
“Non sono un’idiota!” gli risposi gridandogli addosso, per poi buttare giù, con voce irata tutta la rabbia accumulati da quei continui pensieri maledetti che mi portava appresso da quella mattina:
 “Cosa ci facevi nel letto con Yokozawa maledetto stronzo? Secondo te come dovevo reagire? Saltellare o cosa?”

Takano sgranò gli occhi all’istante per poi scoppiare in una stupida e ebete risata del cavolo, la cosa mi fece irritare non poco:
“Che diavolo ci trovi da ridere Takano!?!”
“Ma allora tu sei veramente idiota, inizi già a fasciarti la testa senza chiarimenti, chissà cosa avrai pensato piccolo uke perverso” disse con tono divertito mentre mi guardava.

Me lo sento, sto arrossendo…Sicuramente è perché aveva ragione lui.

“E sentiamo, cosa sarebbe successo con Yokozawa..”
“Avevamo appena finito un meeting, quando siamo usciti ha iniziato a piovere, allora siamo corsi verso la palazzina dove abitavamo.
Purtroppo era bagnato fradicio e così l'ho invitato a casa mia per ragionare meglio su alcune cose,  nel mentre ci siamo levati i vestiti e abbiamo fatto la doccia – ognuno per conto suo – gli ho prestato un paio di pantaloni mentre io sono restato in boxer. Ed...abbiamo dormito assieme. Tutto qui, ti giuro che non c'è stato nulla di sessuale tra di noi.”
Appena finisce la frase mi passa una mano tra i capelli scompigliandoli. Abbasso lo sguardo perché come un’idiota ho pensato al peggio.
 
“Poteva dormire benissimo sul divano”
 “Come mai oggi ti comporti così stranamente? Sei forse geloso di Yokozawa?”
“Tsk,stai zitto.”
“Perché tutto questo Onodera?” mi chiese, prendendomi il viso tra le sue grandi mani.
Strinsi i pugni, e le parole uscirono spontanee mentre chiusi gli occhi.

“PERCHE’ TI AMO MASAMUNE!”

  
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