*****Eccomi
qua!! Una ff piccola piccola, senza pretese. Una oneshot Draco/Harry (la prima
che scrivo) per augurare a tutti UNO SPLENDIDO
NATALE!!!!!!!!!!!!!!!****
Baci,
Tess
IL MIO BUON
NATALE
“Si dice che
per ogni desiderio realizzato una nuova stella nasca in cielo.
Ecco perché
quando si vede una stella cadente e si esprime un desiderio è come se il Destino
ti concedesse una possibilità…Sta a te cogliere l’occasione e quando ciò che hai
chiesto si realizza, il cielo rimpiazza la stella che ha
perso”.
Fesserie,
ovviamente.
Solo un demente
può credere a una cosa simile.
O una con le
rotelle che non girano a dovere, come
Ma da quando le
ho sentito dire ‘sta cosa, in corridoio, mentre passavo davanti a lei e al suo
gruppetto di amici insulsi, non riesco a togliermela dalla
testa.
E tutto per
colpa di quell’idiota.
Un Idiota con
Questo ve la
dice tutta.
Quanti idioti
possono frequentare Hogwarts?
…
Beh, un
sacco.
Ma quanti
idioti Grifondoro?
..
Okay, bisogna
specificare meglio.
Uhm…
Quanti del
settimo anno?
Parecchi, ve lo
concedo.
Circoscriviamo.
Quanti idioti
Grifondoro del settimo anno con una cicatrice sulla fronte e un paio di occhiali
che neanche mio nonno si sarebbe sognato di indossare?
Ecco.
Che vi
dicevo?
Proprio
lui.
L’Idiota con
Come se già non
avessi i miei problemi.
Ma non vi
tedierò con le mille preoccupazioni che affollano la mia giovane e geniale
mente…no, no. Bisogna però risolvere la ‘piccola’ questione con quello stupido
di uno
Sfregiato-dalla-brutta-abitudine-di-girarsene-di-notte-sulle-torri-per-turbarmi.
Esatto.
Proprio
così.
Cosa c’entra la
storia delle stelle e dei desideri con l’Idiota?
So che ve lo
state chiedendo. Ve lo leggo in faccia.
Bene.
Adesso vi
voglio vedere indignati per l’oltraggio che ho subito.
Io, l’onore
della grande casata dei Serpeverde, ossessionato da un’insulsa leggenda popolare
simil-babbana.
Tutta quella
favola della possibilità concessa, il debito col cielo…insomma.
Non va
bene.
Mi fa venire
strane idee.
E tutto per
colpa dell’Idiota.
Me ne stavo in
tutta tranquillità a guardare fuori da una finestra del sesto
piano.
Ieri notte,
intendo.
Una stellata
magnifica.
Mai visto un
cielo così, davvero.
Sarà stata la
suggestione della neve che in questi giorni ha coperto tutto come un manto…sarà
che tra pochi giorni è Natale…sarà che dall’inizio di quest’anno strani pensieri
mi affollano la mente…strani pensieri
dagli occhi verdi e dalle spalle larghe…
Stiamo
divagando.
Quindi…dicevo…non
so per quale motivo sia accaduto, ma il mio lato poetico e romantico è venuto a
galla, dal tetro e profondo baratro in cui di solito se ne sta tranquillo in
letargo.
Sarebbe andato
tutto bene se le mie riflessioni sulla bellezza del creato non fossero state
interrotte dalla visione di un usurpatore della tranquilla notte stellata di
fine dicembre.
Che diavolo ci
facesse su quella torre alle due passate non saprei dirlo.
Sta di fatto
che il mio animo sensibile ha avuto il sopravvento e per un attimo, solo un attimo, ho desiderato andare da
lui e potergli parlare in tutta tranquillità, così giusto per
….
Brrrrr….
Vergogna!
Ma non è finita
qui!
In quel
momento, proprio mentre pensavo quella cosa, alzo gli occhi e pam! Una
maledetta stella decide di suicidarsi.
Proprio in quel
momento.
E poi,
stamattina,
E adesso non
riesco a togliermi dalla testa che se andassi da lui a dirgli quella cosa, magari, dico, magari non mi riderebbe in faccia, né mi
prenderebbe a pugni.
Ho una
possibilità.
Il cielo mi sta
dando la possibilità.
E io devo
farlo.
Non si dica mai
in giro che io sia uno che non salda i debiti.
Col cielo,
poi.
Sta a vedere
che mi debba rimanere una stella sulla coscienza.
Solo che tra
poco si torna a casa per le vacanze.
Le slitte son
già pronte.
Dannazione!!
Come faccio???
Mi sto facendo
prendere dal panico. E la colpa è tutta dell’Idiota. E della Lovegood. E delle
stelle.
Ahh. Sapete che
vi dico? Me ne frego altamente e la smetto di cercarlo in giro come un idiota.
Adesso mi avvio verso il cortile, raggiungo Blaise e gli altri, salgo sulla mia
slitta e me ne torno a casa dimenticandomi di tutto.
Solo
che…
L’avevo
dimenticato.
Il Destino ti
concede una possibilità e bla bla.
Sento dei passi
dietro di me…qualcuno che mi sta superando.
Alzo gli occhi
e…
Eccolo, di
fianco a me, mani in tasca e solita aria guardinga.
Solo.
Senza piattole
intorno.
Non mi
muovo.
Io guardo lui e
lui guarda me.
Si aspetta
qualche insulto probabilmente.
È un po’
perplesso….
Che
faccio??
Sta per
passarmi di fianco e ancor prima di rendermene conto, il mio braccio è scattato
e la mia mano si è chiusa sul suo.
Si volta di
scatto.
I suoi occhi
nei miei.
È un attimo e
le mie labbra sono sulle sue.
Le sfiorano, a
dir la verità.
-Buon Natale,
Potter – sussurro, prima di voltarmi e uscire in cortile, il cuore a mille e la
certezza che stia per colpirmi con un Avada alle spalle.
Pochi passi e
mi supera di corsa.
Senza fermarsi
si volta verso di me.
Le gote rosse e
l’ombra di un sorriso sulla bocca.
-Buon Natale,
Malfoy – mi dice, prima di scappar via, verso i suoi
amici.
Il debito col
cielo è saldato.
…
Stanotte farò
lo stesso un giretto sul balcone.
Non si sa
mai.
È
Natale.
E di desideri ne ho
parecchi.
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