CHAPTER 21
Spalanco gli occhi di scatto, ma la stanza è completamente buia, quindi non riesco a vedere nulla. Posso solo sentire il calore del corpo di Giovanni steso accanto al mio, il suo respiro lento e regolare contro la mia spalla, le coperte che ci avvolgono in un bozzolo rassicurante che ci esclude dal resto del mondo. Se ve lo state chiedendo, e so che ve lo state chiedendo: no, non abbiamo scopato. Ci siamo semplicemente addormentati insieme dopo avere chiacchierato a lungo, ed è qualcosa che non mi era mai successo, né mi sarei mai aspettato succedesse. Ma d’altra parte avrei dovuto immaginarlo, perché con Gio’ è tutto nuovo e diverso. Lui è diverso. Ed io sto diventando smielato da far schifo. Sposto lentamente il braccio da sotto la testa di Gio’ e mi alzo, aprendo e chiudendo le dita per farlo smettere di formicolare, poi prendo il cellulare. Ci sono 8 chiamate perse di Loli, più un messaggio in cui mi dà della testa di cazzo –grazie, Loli, ho capito- e mi chiede che diavolo di fine ho fatto. Le scrivo velocemente che sono da Gio’ e Va Tutto Bene, poi mi alzo e vado in bagno. Quando torno in camera trovo Gio’ seduto sul letto che si guarda intorno. Nonostante sia buio riesco ugualmente a scorgere la sua espressione preoccupata e i suoi occhi azzurri velati d’ansia. Quando mi vede tira un evidente sorriso di sollievo, e si rilassa nuovamente, sciogliendosi in un sorriso dolce. Mi sento male, a vederlo così, ed il mio cuore cade per qualche secondo all’altezza dell’ombelico. Mi siedo accanto a lui.
« Avevi paura che me ne fossi
andato di nuovo? » non posso trattenermi dal chiederglielo, anche se fa male.
Lui mi
guarda per un secondo irrigidendo la mascella. Non c’è bisogno che la dica a
voce, perché io capisca la risposta. Gli prendo piano il viso tra le mani e lo
avvicino al mio. Vorrei solo che si fidasse di nuovo di me, che mi desse un’altra
possibilità.
« Non
me ne vado.. » sussurro, prima di baciarlo. È strano ogni volta. Ogni volta è
come se fosse la prima, ed ogni volta il mio cuore salta diversi battiti, nel
momento in cui le sue labbra morbide sfiorano le mie, nel momento in cui i
nostri respiri caldi si fondono a diventare una cosa sola. Non è una di quelle
cose a cui ci si abitua con il tempo.
Quando
ci stacchiamo di nuovo, sul volto di Giovanni si è dipinto un inquietante
ghigno malizioso che non mi piace per niente. Si alza lentamente e raggiunge la
porta. La chiude a chiave e si volta verso di me.
«
Sai, l’altra volta è stato… molto carino.. » sussurra, con uno sguardo che non
promette nulla di buono. « Pensavo che potremmo riprovarci.. da sobri. »
Spalanco
gli occhi, sentendomi improvvisamente una verginella imbarazzata. « Vuoi.. Gio’, ci sono i tuoi genitori appena due stanze più in là! »
esclamo, con aria scandalizzata.
Lui sorride
di nuovo e mi si avvicina. « Stanno dormendo… » mi appoggia una mano calda sul
petto e mi spinge verso il basso, fino a farmi stendere sul letto.
« Le
pareti sono sottili.. » ma perché continuo a protestare, poi?
Si siede
a cavalcioni sul mio bacino, ed io non riesco a trattenere un sussulto ed un
sospiro.
Lui preme
una mano sulla mia bocca. « Basterà fare in silenzio.. »
E a questo
punto io non sono più in grado di dire niente, perché lui si abbassa a baciarmi
lentamente il collo, ed i miei neuroni danno forfait nuovamente, spegnendosi
completamente e lasciando il controllo della situazione a qualcosa che sta
molto più in basso della testa (il cuore, ovviamente, mi riferisco al CUORE). Sento la scia umida dei suoi baci spostarsi
fino alla clavicola, e poi di nuovo su, sulla mascella, mentre le sue mani
scivolano veloci sui miei addominali, lasciando tracce bollenti al proprio
passaggio. Gli infilo una mano tra i capelli morbidi e sottili e gli tiro il
viso verso l’alto, facendo scontrare le nostre labbra. Nel momento in cui
ricominciamo a baciarci sento le sue dita raggiungere l’orlo dei miei jeans,
fermandosi sul bottone per qualche secondo. Questa
sarà la nostra vera prima volta, penso, facendogli alzare le braccia per
togliergli la maglietta. Voglio imprimermi nella mente ogni singolo istante di
questa notte. Voglio conoscere a memoria ogni singolo neo sulla sua pelle. Mi
slaccia finalmente i jeans, e le sue mani dentro i miei boxer rendono tutto il
resto un po’ più confuso e difficile da memorizzare, ma sono una delle cose che
di sicuro non dimenticherò mai. Un gemito leggero lascia le mie labbra, e
subito Gio’ le copre con le sue, sorridendo.
«
Devi.. » mi morde un labbro. « ..Fare silenzio. » e riprende a baciarmi.
E tutto
quello che accade dopo è qualcosa di assolutamente fuori di testa, magico. Qualcosa
di troppo intimo, troppo dolce per poterlo descrivere. È una sensazione di completo
appagamento, fisico, mentale e spirituale. Una sensazione che vorrei poter
provare ogni singolo giorno della mia vita. Una sensazione che nessun altro
potrebbe mai farmi provare.
«
Alza quel culo dal letto, idiota.. »
Apro gli
occhi di nuovo, ma ciò che si para davanti al mio sguardo stavolta non è il
buio, è il culo di Giovanni. Non male come risveglio. Un po’ impegnativo, se
devo essere sincero. Inizio a sentirmi un po’ svuotato (If you know what i mean…
NdA. –che tristezza.. ), e la visione di Gio’ in mutande, appena uscito dalla doccia, con i capelli
ancora bagnati, è un po’ troppo per me. Sono stanco morto, ma questo ragazzo mi
urla involontariamente –o volontariamente, dipende dai momenti- di stuprarlo
ogni giorno di più. Mi siedo sul bordo del letto e lo prendo per la vita,
trascinandolo giù con me. Lui impreca, rimanendo imprigionato con le mani e la
testa nella maglietta che stava cercando di infilarsi.
« Luca
che cazzo fai?! Non è il momento.. » fa per liberarsi, ma gli blocco i polsi
con una mano, mentre l’altra gliela passo lentamente sul petto, tastando la sua
pelle soffice. Sorrido, appoggiandogli le labbra contro il collo. Lo sento
rabbrividire.
« Non
è il momento? Allora non dovresti farti vedere conciato così.. »
Una goccia
d’acqua gli cade dai capelli e gli scivola tra le spalle. Deglutisco. Non penso
di potercela fare, davvero. Senza che neanche il mio cervello gli ordini di
farlo, la mia mano scivola lungo il suo torace, verso il basso. Quando raggiungo
con le dita l’elastico dei boxer, sussultiamo entrambi.
«
Luca.. » mormora.
«
Giovanni, io sto uscendo, la colazione è già sul tavolo.. » in un attimo siamo
per terra. Lui con la pancia contro il pavimento, ed io su di lui, con un
ginocchio piantato nella sua schiena. La porta si spalanca, e la testa di Carla
fa capolino da dietro lo stipite. Ci guarda perplessa. « Cosa diavolo state
facendo ragazzi? »
Le sorrido,
nel modo meno falso che mi riesce. « Wrestling! » esclamo. Wrestling? Ma da
dove diavolo mi è uscita questa? La donna ci osserva ancora per un secondo. «
Alle 7 del mattino? »
«
Ginnastica mattutina. » conferma Gio’, con la faccia
spiaccicata contro il pavimento.
Carla
scuote la testa, sospirando. « Io sto andando. La colazione è sul tavolo della
cucina. » ripete.
La salutiamo
tutt’e due con gran sorrisoni, e quando lei sparisce
dietro la porta, finalmente abbiamo il coraggio di tirarci su.
« Mi
hai rotto una vertebra. » commenta Gio’, stirandosi.
«
Beh, scusa tanto, sai, non mi pareva il modo più carino di farle sapere la cosa, farmi trovare con le mani nelle
tue mutande di prima mattina. » rispondo, senza riuscire a trattenere una
risata.
« Okay,
ma potevi evitare di stendermi con una mossa di karate.. »
«
Scusa.. » ridacchio, e gli lascio un bacio sulla punta del naso.
Credo
sia il risveglio più bello della mia vita.
Buongiorno
genteeee!
Chiedo
perdono per avervi fatto aspettare tanto questo capitolo, ma ultimamente mi è
toccato studiare, giacchè non l’ho fatto per tutto il
resto dell’anno, e l’idea di essere bocciata nuovamente non mi attraeva più di
tanto. Come se non bastasse, improvvisamente da zero che ne avevo, mi sono
ritrovata con quattro uomini comparsi da non si capisce dove (??), e gestirli
tutti e quattro è impegnativo assai, vi auguro di non trovarvi mai in questa
situazione. Sono peggio di delle tredicenni mestruate. E l’unico che mi piace
davvero se ne sta a Miami al momento. D: sono triste! Gnah!
Okay, scusate lo sfogo, ma ne avevo bisogno, è un periodo un po’ faticoso. : (
Quanto
alla storia.. boh, questo capitolo non è molto utile allo sviluppo della
faccenda, ma è tanto carino, e pare che Luca finalmente si sia dato una
svegliata, ma sarà vero?? Sarà veramente tutto rose e fiori come sembra? Finalmente
i nostri due eroi potranno amarsi mandando al diavolo i pregiudizi, i
preconcetti, le paure e le paranoie? LO SCOPRIREMO NELLA PROSSIMA PUNTATA! Ahahahahahahahahah
Questa
cosa sta diventando peggio di Beautiful. Secondo me tra un po’ scopriremo che
in realtà Luca e Gio’
sono fratelli separati alla nascita… gnah, sarebbe
divertente, nuove complicazioni! XD ahahahahahhaha
Problemi,
io ne ho tanti.
Orbene,
dopo questo simpatico (?) sclero, vi lascio, ringraziando come sempre tutte le
fanciulle che mi seguono.. vi amo <3
Vi prego
cortesemente di recensire, poiché le recensioni sono l’Ammòreh,
e ciò che mi fa venire voglia di scrivere :D
Vi saluto
e vi mando taaaanti bacini amorosi <3
Appreeesto! (spero)
Ale