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Autore: eppy    06/06/2012    1 recensioni
Una ragazza irlandese di nome Summer si prepara a trascorrere le vacanze estive con le sue amiche in un camping; Harry Styles, figlio del Primo Ministro Inglese soggiornerà nello stesso posto. I due non si conoscono e non potrebbero avere una vita più diversa. Lui vive in uno dei quartieri più prestigiosi di Londra, studia con insegnanti privati, ha un padre stramiliardario, ha praticamente tutto... tutto tranne ciò che ha un ragazzo che pensa di non avere nulla, e le due settimane di campeggio estivo rappresentano per lui l'occasione di fuggire da una vita invidiata da tutti, ma che non è come vorrebbe. Se lo sentissero dire che preferirebbe essere il figlio del fornaio sotto casa o dell'impiegato di quell'azienda piccolina, lo prenderebbero tutti per pazzo...a chi non piacerebbe condurre una vita da pascià? Ma per capire le cose fino in fondo bisogna esserne coinvolti e per Harry quelle due settimane erano il paradiso, in quei quindici giorni era soltanto Harry Styles e non il figlio del Primo Ministro Inglese, era semplicemente se stesso.
Summer è una ragazza come tante che ha scelto di partire per rilassarsi insieme alle sue amiche, e dopo un duro anno scolastico è proprio quello che ci vuole. Conduce una vita normale, abitudinaria, come la maggior parte degli adolescenti ed è felice così, le basta l'amicizia con Valerie, Sarah e Mary, gli impegni scolastici e le piccole cose per essere felice. Summer ed Harry, l'uno l'opposto dell'altra.
Cosa potrà succedere in quindici giorni? Saranno sufficienti per conoscersi, piacersi, diventare amici e forse innamorarsi?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quattro ore più tardi, Summer, Valerie, Sarah e Mary scesero dall'autobus, recuperarono i propri bagagli e presero il sentiero a destra, quello che le avrebbe condotte all' "Have fun"  teencamp, (camping per soli adolescenti) , nessuna di loro c'era mai stata prima ma si erano informate per bene sul posto in cui avrebbero alloggiato prima di partire, in modo tale da non perdersi o risultare impreparate all'avventura. Nonostante fosse un camping a tutti gli effetti le avevano assicurato che per questioni di sicurezza nessuno sarebbe stato costretto a dormire in una tenda, il camping era fornito di una ventina di bungalow di piccole dimensioni, direttamente sulla spiaggia, ma chi voleva proprio avere la sensazione di dormire sotto le stelle, di tende ce ne erano in abbodanza. Durante il viaggio in autobus Summer e Valerie avevano tra le altre cose, anche sfogliato un volantino preso in agenzia e avevano scoperto la miriade di attività mattutine, pomeridiane e serali che erano organizzate dallo staff del teencamp: avevano letto qualcosa a proposito di una presentazione iniziale tra tutti i parteciparti e delle gare di diverso tipo...fatto sta che erano sempre più felici di aver scelto il teencamp come posto perfetto per le loro tante sospirate vacanze.Camminarono un bel po', forse più del previsto per arrivare al camping ( si erano informate anche sulla strada da prendere) e quando finalmente scorsero la scritta "have fun" e udirono in lontananza della musica si resero conto di essere finalmente arrivate.
" prendiamo subito le chiavi del nostro bungalow, ho bisogno di una doccia" annunciò Sarah esausta  " si anche io!" concordò Mary.
Le quattro amiche si recarono alla reception e una volta ricevute le chiavi, si diressero verso quella piccola costruzione in mattoni che sarebbe stata la loro "casa" per quindici giorni, vi entrarono e si resero subito conto che non serviva fare un giro delle stanze per avere una visiale completa del bungalow, infatti, un vano di forse una decina di metri quadrati era tutto ciò che avevano. Vi erano quattro lettini singoli, due su un lato e due sull'altro, un solo armadio, una porticina che conduceva in quello che doveva essere il bagno e niente più. Sapevano che avrebbero pranzato e cenato alla mensa insieme a tutti gli altri e tutto sommato erano soddisfatte, anche perchè non le importava più di tanto il fatto che forse sarebbero state strette o che avrebbero molto probabilmente sofferto il caldo di notte in quelle quattro mura... e non osavano neppure immagianre come si sarebbero ritirate a casa, piene di pizzichi di zanzare, a loro bastava il fatto di essere in vacanza, spiensierate e con l'intenzione di diveritirsi. 
" bene, allora chi va per prima in bagno?" domandò Valerie sapendo già la risposta, infatti come aveva immaginato Sarah prese qualcosa della valigia, entrò in bagno e si chiuse la porta alle spalle "scusate ragazze, farò in fretta!" urlò mentre si sentiva già l'acqua scorrere, le altre si guardarono in faccia e scoppiarono a ridere, Sarah che diceva di fare in fretta? Era come se un topo pretendesse di essere più grande di un elefante! Impossibile.

Nello stesso momento in cui le quattro amiche avevano infilato la chiave nella toppa della serratura del loro bungalow, una limousine bianca oltrepassò i cancelli del camping, si fermò qualche metro più avanti e il figlio del Primo Mimistro inglese scese da quella macchina, prese a mano i propri bagagli e salutò l'autista; una volta che si fu assicurato di essere solo, gridò, gridò ad alta voce e la signora della reception capì che il giovane Harold o come lo chiamavamo tutti al camping Harry, era arrivato. Il ragazzo si avviò correndo verso la reception e una volta raggiunta, salutò con un sorriso e trentadue denti Annabelle, la signora era diventata per lui una sorta di zia, ormai la conosceva bene, trascorreva la sue vacanze in quel camping sin da quando aveva nove o dieci anni e questa estate ne avrebbe compiuti diciassette. "Ciao Harry! Felice di rivederti! Allora come stai?" gli chiese Annabelle abbracciandolo " Salve Annabelle! Tutto bene, per così dire. Sono strafelice di essere di nuovo qui!" rispose il ragazzo  "ancora non ti sei rassegnato ad avere una vita così..." ad Anabelle mancavano le parole  "..complicata." disse il ragazzo intuendo e completando la frase, poi sorrise vedendo l'espressione di Annabelle "sì, mi sono rassegnato, è la mia vita ma non è detto che debba piacermi per forza,  non mi piace ora e penso che non mi piacerà mai e non posso farci nulla.. ma  comunque non rinuncio alle mie due settimane di camping per nulla al mondo, sono la mia liberazione." disse Harry tutto d'un fiato, soltanto Annabelle e alcune persone dello staff sapevano chi fosse in realtà e con loro Harry sentiva di poter parlare liberamente, li considerava una specie di seconda famiglia. 
" senti tesoro, l'unico consiglio che posso darti è quello di divertirti, di fare follie come non ti è consentito fare di solito, divertiti Harry!" gli disse lei con tono materno "ma non esagerare, lo sai che il troppo stroppia" aggiunse ancora  "questa non l'avevo mai sentita! Mi divertirò, come sempre del resto" rispose il ragazzo prima di salutare Annabelle  e raggiungere il suo bungalow. Nonostante fosse il figlio del Primo Ministro inglese , aveva insistito con suo padre fino a fargli venire il mal di testa per avere un bungalow normale, lo voleva piccolissimo, come quello di tutti gli altri, desiderava soltanto essere un ragazzo come tanti e quella era l'occasione giusta. Appena  notò il numero sulla chiave, sorrise, il numero 16, era lo stesso bungalow che gli era stato riservato l'anno prima.

Ecco il secondo! Fatemi sapere cosa ne pensate se vi fa piacere :).
  
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