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Autore: m4ryb4m    06/06/2012    1 recensioni
Ciel è contenta del suo lavoro e della sua vita. Anche se ultimamente la sua situazione sentimentale non è delle migliori. Ed ecco che le viene affidato un nuovo incarico, alquanto insolito per lei. Potrà ridarle la spensieratezza e allontanarla dai pensieri poco piacevoli? Buona lettura! ^^
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo il mio ritorno in Italia mi alzo dal letto alle prime luci dell’alba, senza aver chiuso occhio tutta la notte.
Decido di uscire per andare a fare una passeggiata con il mio volpino, così mi vesto in fretta e scendo le scale.
Trovo Rocket che dorme su una sedia della piccola cucina e lo sveglio dolcemente. Mi lecca una mano affettuosamente e io lo sollevo da terra portandomelo al petto.
“Buongiorno cuccioletto mio. Facciamo un giro, ti va?”
Apro la porta di casa ed esco nel giardino di casa dei miei, dove Rocket gioca per qualche minuto.
Ho voglia di camminare un po’, così con il cagnolino al mio fianco percorro la strada fino al tabaccaio lì vicino, compro un giornale e mi siedo su una panchina di fronte a leggere un po’.
Sfoglio le pagine passando in rassegna i titoli e fermandomi solo su quelli più interessanti, finché non arrivo alle ultime rubriche, quelle di gossip.
Reprimo nella mia gola un grido di stupore. Al centro della pagina c’è una foto di me ed Alex che ci baciamo e il titolo, a caratteri cubitali dice
 
LA ROCKSTAR E L’ANONIMA MODELLA. UN IDILLIO O UNA SCENATA?
Si è conclusa in questi giorni la realizzazione di un servizio fotografico per la salvaguardia degli animali del Newfoundland, Canada, precisamente all’interno della riserva di Cape St. Mary’s. I protagonisti di questa campagna pubblicitaria sono il frontman della famosa band italiana Eye of the Storm, Alex e una ragazza dall’aria anonima e insignificante, la cui unica cosa che potrebbe attirare un po’ l’attenzione è il nome, Ciel, se non fosse per il fatto che ha origini francesi.
Pare proprio che tra uno scatto e l’altro tra i due sia scattata una scintilla d’amore e che quindi l’ambito professionale li abbia portati ad un avvicinamento.
C’è da dire però, che Alex sta insieme da tempo con Elisabetta, deliziosa ragazza che lo segue incessantemente e con devozione in ogni suo tour, mentre la sconosciuta Ciel è fidanzata ufficialmente.
Questo ci fa pensare. È vero amore o si tratta dell’ennesima trovata pubblicitaria? Tutto ci sarà più chiaro quando potremo vedere le foto scattate in Canada, aspettiamoci di tutto.
Nadia Savvi
 
Non appena finisco di leggere nel mio cervello parte una serie di collegamenti.
Primo tra tutti quel click udito il penultimo giorno nel Newfoundland. Infatti, quella foto sul giornale che tengo tra le mani è stata scattata la sera stessa. Un’altra cosa è il comportamento strano di Nadia dopo la proiezione, sembrava quasi volesse nascondere qualcosa, ora capisco cosa.
Mi alzo immediatamente e digito un sms per Alex.
“Siamo sui giornali, Nadia era una spia. Chiamami appena leggi, un bacio.”
“Andiamo, Rocky, torniamo a casa” dico rivolta al volpino a qualche passo dalla panchina.
“No, cara, tu non vai da nessuna parte” la voce di Davide mi fa ghiacciare il sangue nelle vene.
Comincio a correre senza voltarmi indietro, ma mi accorgo subito di aver fatto una cazzata.
Mi trovo in una zona deserta a quest’ora del mattino, sarei dovuta rimanere in piazza, davanti al tabaccaio, dove non avrebbe potuto minacciarmi più di tanto.
Infatti il bastardo si approfitta subito di me e mi raggiunge facilmente, poi mi afferra per un braccio
“Eccoti qui. Bentornata, amore” le sue labbra sfiorano le mie, malgrado io faccia di tutto per opporre resistenza.
“Lasciami andare! Noi non abbiamo più niente da dirci. Il matrimonio è annullato, non avevo mai dato il mio consenso e non lo farei mai, neanche sotto tortura”
“Senti, bella, abbassa la cresta, ok? Tu ora mi ascolti bene e non ti azzardi a contraddirmi, sei già nei guai dopo lo scandalo tra te e quel musicista da strapazzo.”
“Non c’è nessuno scandalo! Io ed Alex non stiamo insieme per farci pubblicità!” urlo con tutta l’aria che ho in corpo.
Davide allora mi stringe ancora di più il braccio e riavvicina il volto al mio “Non m’importa quale sentimento o interesse lega te e quello sfigato, in ogni caso tu la smetterai di vederlo, altrimenti d’ora in poi potrà suonare solo negli asili, si scorderà gli stadi e le arene.”
“Non ti permetterò di fare una cosa del genere!” ribatto guardandolo con odio negli occhi.
“Invece sì, lo farai.”
Strattono il braccio più volte e finalmente lui si convince a lasciare la presa “È inutile tanto che scappi, Amore. Io ti posso trovare ovunque. Come vedi ho conoscenze dappertutto. Anche nel Newfoundland sono riuscito a farti seguire.”
Come immaginavo, Nadia era una sua spia. Bastardo!
Faccio ancora qualche passo indietro e finalmente riesco a raggiungere l’angolo di una strada dove camminano due anziani.
Davide però non sembra interessarsi della presenza di possibili testimoni e con una falcata mi raggiunge e mi punta il dito contro.
“Tu, guardami e ascoltami bene. Te lo ripeto un’ultima volta, non puoi liberarti di me.” Detto questo mi molla un ceffone e fa per andarsene, quando Rocket, che ha avvertito la tensione, tenta di mordergli ancora una gamba.
Con un ghigno malefico Davide esclama “Non stavolta, brutta bestia pulciosa!” gli sferra un calcio.
La successione d’eventi che segue è caratterizzata da suoni e immagini dolorose.
Rocket che vola in mezzo alla strada con un gemito sofferente, il fischio di un’auto che tenta di frenare e il sangue, sparso sull’asfalto.
Corro verso il corpo ferito del mio cagnolino, non è la prima volta che lo vedo in quelle condizioni, ma ora è ancora peggio.
Perché? Mi chiedo. Perché una macchina doveva passare proprio in quel momento?
Sposto per un momento gli occhi su Davide, che osserva il mio cagnolino agonizzante con uno sguardo spaventato, poi cerca di allontanarsi.
“Aiuto!” comincio a gridare, ma non è necessario perché gli anziani lì nella via hanno assistito alla scena.
Telefono immediatamente al medico dell’associazione e mentre aspetto il suo arrivo prego che Rocket resista.
“Lei è un uomo meschino e violento!” sta urlando la donna della coppia di anziani. “Prima picchia una donna, poi aggredisce anche un povero animale indifeso”
Sento queste e altre parole di accusa rivolte verso Davide, che, raggiunto in seguito da altre persone non riesce nel suo intento di scappare.
Poi, gli avvenimenti non mi sono molto chiari.
Davide accusato, le nozze annullate, Rocket dal veterinario.
Ed infine, il veterinario stesso, decisamente più giovane di quello che aveva curato il volpino anni prima che dice, con aria grave “Ormai è tardi. Per Rocket non c’è stato niente da fare.”
Al sentire quelle parole sento il mio cuore sprofondare ed urlo a pieni polmoni “No! Non è possibile! È tutta colpa di quel bastardo! Tutta colpa sua…”
“Ciel, calmati” il dottore mi ferma mettendomi una mano sul braccio “Non ho detto che Rocket è morto. Solo che non potrà più correre e muoversi come una volta. Dopotutto non ha dei precedenti molto facili e anche la sua età non è più quella di un cucciolo.”
  
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