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Autore: Fabiola    24/12/2006    5 recensioni
Harry è costretto a passare per punizione il Natale nell'ufficio di Piton... e Piton, per punirlo, ha in serbo un regaluccio... ma Harry stupirà a sua volta il porfessore!
Genere: Malinconico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Mancavano 60 minuti all'inizio delle vacanze, e Harry come le passava?
A fare Pozioni, naturalmente.
Sembrava proprio che Piton non fosse stato minimamente contagiato dalla famossissima frase 'A-Natale-si-è-tutti-più-buoni', ne si fosse addolcito di un pò alla vista dei folletti verdi, delle candele rosse, degli alberelli, del vischio, dei soffici fiocchi di neve finta lì fuori, fuori da quella prigione.
No, l'aula di Pozioni restava sepre una buia, fredda, puzzolente, squallida segreta.
Da quando erano iniziate quelle ultime, lentissime, noiosissime ore di Pozioni, Piton non aveva fatto altro che togliergli punti, con un sorriso sfacciato sul volto, orgoglioso che neanche uno studente -neanche quella 'so-tutto-io' della Granger- fosse riuscito a completare la Pozione del Dissennatore.
'E' Natale... e noi, invece di divertirci a giocare a palle di neve, a mangiare caramelle e dolcetti, lo passiamo a fare una pozione dell'infelicità cronica... ma ti pare possibile?!?!?' aveva brofonchiato Ron durante quegli interminabili minuti dove tutti cercavano di capire qualcosa in quell'infinita lista di ingredienti.
''Potter, quegli occhialoni a fondo di bottiglia ti impediscono di leggere tra le righe, forse?''
chiese in quel momento la voce dell'odiato professore dietro di Harry, che strinse i denti.
Malfoy scoppiò a ridere.
''Devi aggiungere otto quarti di dodici etti di code di pipistrello, o alla cottura otterrai un potentissimo distillato della morte vivente, il che sarebbe molto più... indolore di ciò che noi intendiamo ottenere.
Ieri vi ho trovati tutti nel parco a lanciare palle di neve, invece di studiare la terza legge di Golpalott. Deplorevole. Vi siete proprio meritati questa difficilissima pozione, la prossima volta imparate a studiare, invece di perder tempo.''
''Ah, è così... vuole che tutti noi, invece di divertirci e stare all'aria aperta, ci rinchiudiamo in solitudine, ci beviamo questa sua stupida pozione dell'infelicità, così poi saremo tutti a-sociali, brutti, rachitici e gobbi come lo è lei?''
A quelle parole le labbra di Piton si contrassero come se Harry avesse detto le parolacce. Il suo viso si infiammò, poi corse e buttò le sue mani sul banco del ragazzo.
''PUNIZIONE! PUNIZIONE POTTER; PER AVERMI INSULTATO DAVANTI A TUTTA LA CLASSE!''
''Anche lei mi insulta davanti a tutta la classe ogni santo giorno!''
Piton acciuffò il mestolo e lo immerse nel calderone di Harry.
''Chiudi il tuo schifoso becco o con me non uscirai mai più vivo da questa segreta!'' ululò puntandogli contro il mestolo pieno di una viscosa sostanza grigia.
Harry si allontanò. Non sapeva se gli faceva più senso quella sostanza o Piton stesso. Forse Piton.
''Ok, mi dia pure la punizione'' disse sospirando.
Piton esitò di fornte alla sua sfacciataggine.
''Allora è vero che a Natale son tutti più buoni!'' ne approfittò Harry ''guarda gurda, l'ho insultato, sono passati trenta secondi... ho una punizione... ma non ha ancora tolto punti a Grifondoro!''
La classe scoppiò a ridere.
''SILENZIO!'' urlò Piton più rosso che mai, e subito tutti tacquero ''Continua pure a far lo sfacciato Potter, ma vediamo come ti sentirai dopo aver scontato la mia punizione... IL GIORNO DI NATALE!''
Tutti trattennero il respiro.
''Cos...?'' balbettò Harry non credendo alle sue orecchie ''Ma... ma professore!''
Tocco' a Piton ridere.
''Ah ah ah, mi hai sentito. Ti aspetto il 24 dicembre... a mezzanotte meno un minuto!''
''Ma... no!''
''Si, Potter, si... che splendido Natale che passerai, eh? specialmente in mia compagnia... ah ah ah...''
Harry non riusciva a muoversi. Bianco come un cencio, non pote' far altro che osservare Piton mentre si dirigeva verso la cattedra, intimando di continuare il lavoro.
''Ah, Potter, comunque grazie di avermene ricordato'' disse una volta sedutosi e ammicato nella sua direzione. ''50 punti in meno a Grifondoro.''

Harry Ron e Hermione erano seduti su un'enorme pietra dietro un grosso cespuglio, in disparte dal resto degli studenti che si lanciavano palle di neve nel parco.
''E' stato sciocco'' disse piano Hermione, guardandolo intensamente.
''Si, certo. E' facile dirlo nei tuoi panni'' disse affranto Harry osservando l'orizzonte innevato. ''Mi ha chiamato: quattrocchi. Coniglio. Incapace. Perdente, dormiglione, scansafatiche e deficiente... e io sarei dovuto restar lì a sorridere come un ebete alle sue provocazioni? No, Hermione, scusa, ma non ho potuto sopportare oltre.''
''In effetti oggi è stato proprio strambo. Non è mai stato così cattivo, malvagio... sadico!''
''Ehi, ma non avete gli occhi, voi due, per guardarvi attorno?'' chiese Ron ''E' Natale! La gente, ride scherza, si fai i regali, si vuole bene! E' ovvio che sia così cattivo e di mal umore in questi tempi... tutto ciò gli da fastidio!''
''Ma non è giusto che debba prendersela con me!'' disse Harry incavolato. ''Avete visto cos'ha detto oggi? 'Vi punisco perchè eravate fuori a divertirvi, invece di star chiusi a fare i compiti!' E' ridicolo, perchè deve far così? Se lui è a-sociale... perchè lo devono essere gli altri?''
Ron alzò le spalle. ''Beh, amico... puoi sempre fargli un regalino il giorno di Natale e sperare che diventi buono anche lui. Scommetto che non ne ha mai ricevuto uno in vita sua, ecco perchè è così... beh, insomma, lo vedete''
''Si, lo vedo.'' disse Harry
''Infatti''
''No, dico, lo vedo proprio ora.''
''Allora hai le allucinazioni.''
''No, guarda anche tu'' Harry prese Ron e lo voltò verso il centro del parco, vicino al lago ''Eccolo lì''
Una figura alta, sottile, un pò gobba, avvolta in un mantello nero, attraversava l'enorme distesa bianca, ad un passo dalla sponda del lago, come a non voler esporsi alle palle di neve.
Palle di neve... ciò fece venire in mente un'idea a Harry, che saltò giù dalla pietra, raccolse un pò di neve da terra e andò a nascondersi dietro al cespuglio.
''Presto, venite...''
''Ma Harry, sei impazzito, esci fuori di lì!'' disse sorpresa Hermione ''Che hai intenzione di fare?''
''Venite qui e ve lo dirò. Presto. O vi ficcherete nei guai......''
Hermione alzò gli occhi al cieloma si chinò per nascondersi anche lei. Ron era già al suo fianco.
''Wow, Harry, non avrai mica intenzione di...''
SWOOSH.
La palla di neve volò aiutata dal vento fino a parecchi metri di altezza, fino a cadere in testa ad...
''AHI!''
L'urlo di Piton giunse fino a loro, un pò attutito.
''SEI PAZZO!'' urlò Hermione a Harry che rideva.
''NO, E' UN GENIO!'' disse eccitato Ron ''Fa provare anche ma, su, dai, forza...''
Ron prese della neve e tirò.
''Ops, tiro mancato, eh eh...''
''Ron, sei un incapace!''
''Prova tu, allora Hermione''
''Harry, ma sei pazzo...''
''Eccoti quà''
Harry mise a foza nella mano di Hermione della neve.
''Tanto sbaglio, guardate... Yààààà!''
''OUCH!''
Colpì Piton in piena faccia.
Harry riuscì a vedere il suo volto infastidito e sentì la sua voce urlare ''CHI E' STATO!''
Ma era impossibile capire chi era il colpevole, pensò Harry. C'erano una ventina di ragazzi che erano intenti a lanciarsi la neve...
Un quarto bolide fendette l'aria e colpì Piton al petto. Ringhiò furioso.
Ma a quanto pare uno o più studenti avevano preso spunto. Iniziarono a colpirlo con enormi blocchi di neve, e, a poco a poco, sempre più persone venivano coinvolte.
''STOP! STOP! BASTA!''
Ad un certo punto, sotto un turbinio di proiettili bianchi, Piton inciampò e cadde nel lago, che per sua sfortuna, non era del tutto congelato.
SPLASH!
Volarono goccioline da tutte le parti. Tutti gli studenti si diedero alla fuga, cossicchè, quando Piton si fu rimesso a fatica sulla terra ferma, non c'era più nessuno.
Harry lo guardò mentre si toglieva dalla fronte i capelli unti e bagnati e faceva cadere dalla veste i pezzetti di ghiaccio.
Sembrava un enorme pesce ghiacciato, i vestiti appiccicati alla pelle e grondanti d'acqua.
Harry alzò di più gli occhi per vedere una gocciolina d'acqua che percorreva tutta la lunghezza del naso dell'uomo e poi cadeva penosamente sulla neve.
Scoppiò a ridere. Troppo forte.
Piton di scatto si voltò verso il loro cespuglio e urlò ''CHI E' LA!''
''Oh no...''
Harry non aveva con se un mantello invisibile. Prese Hermione e Ron per il braccio e li trascinò verso degli alberi poco distanti.
''Veloce!''
Chini, scapparono rapidamente all'interno di un gruppetto di abeti.
''Uf... puf, ouh, Piton è alle nostre calcagne?'' chiese Ron col fiatone.
Harry tese le orecchie.
''Non sento nulla...''
''Attento!''
Hermione fece appena in tempo a spingere Harry di lato.
Una mano bainca e lunga, dalle unghi giallastre, si era protesa verso di esso.
Si distese al massimo dall'oscurità, ma non afferrò che il vuoto. Il trio, inanto, veloce come il vento, si era già inoltrato nella Foresta Proibita.
  
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