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Autore: Meramadia94    06/06/2012    2 recensioni
John è rimasto orfano da piccolo, e dopo che anche il padre adottivo è morto e la sorella è dovuta andarsene, il fratellastro ne approfitta per trattarlo da schiavo.
Riuscirà a salvarsi dalla disperazione grazie ai suoi amici e all'amore per un misterioso ragazzo che tutti schivano.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono le nove e Jim è uscito da almeno venti minuti. Ed è da venti minuti che sono seduto a tavola a lucidare le posate.

Tutto sommato, forse restare a casa non è male. Devo lavorare e alla fine sarò così stanco che non riuscirò nemmeno a reggermi in piedi...

Eppure è rilassante non avere Jim intorno per qualche ora.

Suona il campanello... oddio, ti prego fa che non sia lui...

''Chi è?''- chiedo schiacciandomi contro la porta.

''Apri pure, siamo noi.''- è la voce di Greg. Apro la porta tirando un sospiro di sollievo.

''Entrate, il serpente velenoso starà fuori fino a mezzanotte.''

Greg indossa l'abito della festa con tanto di fiore all'occhiello, mentre Molly indossa un meraviglioso abito blu slacciato davanti, i capelli lunghi sono sciolti stavolta e sono lisci fino alle orecchie e da li sono ricci, truccata benissimo... stasera solo un ragazzo con il cervello delle dimensioni di una formica non cascherebbe ai suoi piedi.

''Ragazzi, siete bellissimi ma... che cosa ci fate qui?''- domando. Dovrebbero gia essere a scuola per il ballo, non a perdere tempo con me.

''Che domande, abbiamo pensato di passarti a prendere per andare al ballo...''- non si è ancora accorto di niente-:'' ma perchè sei ancora in queste condizioni? Guarda che la festa inizia tra mezz'ora.''- ora se ne è accorto.

Molly m'incita-:''Dai, fatti una doccia e cambiati, ti aspettiamo.''

''Ragazzi... non ci posso venire, Jim mi ha caricato di cose da fare. Andate voi.''- non merito che i miei amici si perdano la festa più attesa della scuola per stare con me.

''Jim ha espresso il suo dissenso?''- chiede Molly-:'' guarda che me ne infischio di quello che dice quello, tu stasera vieni.''

''E chi ha avuto il coraggio di chiederglielo?''- faccio io con una faccia che dev'essere terrorizzata.

''Permesso? Non c'è bisogno del suo permesso!!!''- sbraita Greg-:'' ti prendi una serata di libertà, non può pretendere di controllarti la vita ogni secondo.''

''Ma sei matto? Se lo viene a sapere mi spara!!!''- oppure chiede al suo migliore amico, Sebastian Moran, capitano della squadra di tiro con l'arco e tiro al piattello di farlo al posto suo, dal momento che non ama sporcarsi le mani... in tutti i sensi.

''Nessuno glielo dirà.''- è evidente che non sei a conoscienza del fatto che nessuno, e dico nessuno, può andare in bagno senza che Jim lo sappia.

''Ragazzi, vi ho detto che non posso. Anche se decidessi di andare e riuscissi a rincasare prima di lui, non riuscirei mai a finire le faccende prima del suo rientro. Non ci metterà più di un secondo a capire cos'ho fatto mentre lui non c'era.''

''E scusate, ma io cosa ci sto a fare?''

''Signora Hudson, cosa ci fa lei qui?''- chiedo dopo essermi ripreso dalla mai faccia a pesce lesso.

Lei in risposta scrolla le spalle-:'' Ho saputo che il mio dipendente preferito era nei pasticci e così ho pensato di venir qui a dare una mano. Dammi la lista di quello che devi fare, mi occuperò io di tutto. Tu va a divertirti.''

''Oh, no, signora Hudson, la ringrazio ma non posso accettare...''

''Scherzi? Devi.''- fa lei con fare minaccioso-:'' fai due lavori e non hai nemmeno diciotto anni. E' ora che pensi anche a te stesso''

''Ma...''- tento io.

''Niente ma.''- che fine ha fatto la duttile, remissiva e dolce Molly Hooper che conosco?-:'' John, se non andrai a questa festa darai a Jim la prova definitiva di quello che pensa da dieci anni a questa parte: che potrà sempre fare di te quello che vuole, persino peggio di come ti sta trattando attualmente, perchè tu non ti ribellerai mai.''

''Ha ragione lei''- fa Greg. Ma ce l'hanno tutti con me stasera?!?-:'' Senti, è tanto che sopporto di vederti così ma ora basta. E' arrivata l'ora di dimostrare a quel pallone gonfiato qualcosa che molti avrebbero dovuto fare apertamente parecchio tempo fa: dimostrargli che non è infallibile.''

In altre parole mi state dicendo che devo provare a farlo passare per fesso... se non implicasse che sto per firmare la mia condanna a morte, sarebbe quasi una buona idea.

Ma sapete che vi dico? Hanno ragione loro, io faccio molto per lui, senza mai aspettarmi niente in cambio, e ricevo sempre e solo umiliazioni.

Per una volta voglio essere egoista: stasera penso solo a me stesso.

''E va bene, ci vado.''- dico sorridendo. I miei amici mi abbracciano, felici che il miracolo si sia compiuto. Ora che ci penso però c'è ancora un problema-:''Gia, ma che cosa mi metto?''

Greg ci pensa un po' su e poi suggerisce-:''Perchè non prendi in prestito un completo dall'armadio di Jim?''

Oh, adesso ne ho la certezza... amico mio, tu vuoi la mia morte.

''Scusa, hai ragione... pessima idea.''- come se avesse letto i miei pensieri.

La signora Hudson si precipita fuori di casa e ritorna dopo un nanosecondo con una scatola bianca tra le braccia-:''Credo di avere quello che fa per te, caro...''- dice poggiandola sul tavolo della cucina e aprendola-:'' era l'abito da sposo di mio marito, credo proprio che abbiate la stessa taglia.''

Faccio la lista per la signora Hudson e filo di sopra a farmi una doccia e a vestirmi.

Ripensandoci io sono messo meglio di Cenerentola... lei aveva solo una fata madrina, io ne ho a disposizione ben tre!!!

 

 

''Se Jim si accorge che ho provato a farlo passare per scemo mi riduce in segatura...''- ripeto per la terza volta mentre andiamo verso la scuola con la macchina di Greg.

Il mio amico guida, Molly è seduta accanto a lui e io sono seduto sul sedile posteriore.

Molly sbuffa-:''John, rilassati, lo sappiamo solo in tre che sei andato e ti posso assicurare che nessuno vuoterà il sacco, nemmeno sotto le peggiori torture.''

Di questo ne ero sicuro al cento per cento.

Oddio... ecco un'altra cosa a cui non avevo pensato...

''E se Jim s'insospettisce, torna prima e non mi trova?''- non mi preoccupo tanto per me, ma se scopre che Molly, Greg e la signora Hudson mi hanno coperto nel tentativo di ingannarlo, ci sono buone probabilità che li uccida, e non parlo metaforicamente.

Devo tornare indietro immediatamente, una serata come tutti i diciassettenni della Terra non vale l'incolumità delle persone a cui voglio bene.

''Ehh, ma sei paranoico allora...''- mi rimprovera Greg-:'' stai tranquillo. Mentre ti preparavi ho mandato un messaggio a Mycroft, il fratello di Sherlock.

Fortunatamente il tuo futuro cognato ha delle conoscienze importanti all'interpool: ha messo una squadra alle calcagna dell'amico nostro. Appena Jim prova a muovere un passo per tornare a casa, mi manderà un messaggio per avvertirmi, te lo inoltrerò subito e lo manderò anche alla signora Hudson in modo che possa scappare in tempo.

Appena lo ricevi, precipitati al parcheggio, io e Molly ti aspetteremo li con il motore acceso e ti riportiamo a casa a velocità della luce.''

Ora finalmente posso davvero rilassarmi...

 

Manca un quarto alle dieci e siamo nella palestra, al centro della pista da ballo... chissà se Sherlock verrà davvero o lo aveva detto tanto per prendermi in giro.

In fin dei conti, è il ragazzo più intelligente della scuola.

E' arrivato un messaggio...

Come fa ad avere il mio numero?

 

Troppa confusione di sotto.

Ti aspetto tra un quarto d'ora in laboratorio di chimica

SH

Poco male... tanto non sono un granchè come ballerino, anzi se proprio devo essere onesto sono proprio negato.

Mi avvio verso il laboratorio... di solito la scuola è ghermita di studenti e fa uno strano effetto vederla completamente vuota.

Sherlock indossa una camicia bianca, pantaloni neri e giacca abbinata, strettamente abbottonata.

''Ciao...''- lo saluto.

''Credevo non saresti venuto.''- questo a casa tua equivale a un ''Ciao, anch'io sono contento di vederti''?

''Dovevo sistemare delle cose a casa... come hai avuto il mio numero?''

''L'ho capito quando sei venuto a casa mia e hai appoggiato il telefono sulla mia scrivania. C'erano diverse traccie di sale e unto su diversi tasti del telefonino. Considerando che non hai molti amici, eccezion fatta per Lestrade e Hooper, il numero composto poteva essere solo uno dei loro.

Ricordo bene i loro numeri, visto che anch'io li conosco, e non era nessuno dei due. Sono sicuro che hai memorizzato il tuo numero quindi, e mentre lo scrivevi non avevi ancora pulite accuratamente i polpastrelli dall'unto delle patatine fritte che stavi mangiando.

L'ultima cosa che non era chiara è... perchè memorizzare il proprio numero nel proprio telefono? Facile: da quello che mi hai raccontato hai un fratellastro che ti rende la vita impossibile, ti senti solo, ma non vuoi che i tuoi più cari amici si preoccupino per te e quindi fai delle lunghe chiamate al tuo numero per sfogarti. Mi ci è voluto meno di un secondo a capire quale fosse il giusto ordine dei numeri.''

Se pensavo che Jim fosse l'essere più sadico e intelligente di questo pianeta... beh, ha trovato un degno concorrente.

''Fantastico... sono senza parole.''

Sherlock mi guarda come se avessi appena detto che uno più uno è uguale a undici-:''Sei la prima persona che me lo dice.''

''Davvero? Cosa ti dicono di solito quando metti su questo... show di deduzioni?''

Ci pensa un momento e poi risponde con un sorriso-:''Che sono un ficcanaso e che devo levarmi dalle scatole.''

Sorrido. Effettivamente se mi avesse detto queste cose in altre circostanze, non so come avrei reagito...

''E' un regalo da parte di una persona a cui tieni molto, una ragazza se non sbaglio...''- continua lui.

''E questo come fai a saperlo?''- chiedo io.

''Oh, questa era molto facile...''- questo sembra il fratello di Jim: ha sempre una risposta pronta per tutto-:'' la cover. Non è molto maschile, ma nemmeno da femmina... ma ci sono dei segni di adesivi che sono stati staccati, con un pizzico d'immaginazione si ottengono dei fiori, rose per la precisione, quindi non poteva appartenere che a una ragazza con un carattere forte per scegliere una cover così, e magari gli adesivi glieli aveva attaccati qualcuno sentimentalmente legato a lei, il suo ragazzo probabilmente.

Non credo che tu abbia una ragazza, quindi escluderei che sia stata una fidanzata a regalartelo, se fossi fidanzato non avresti accettato di venire al ballo con me e ci saresti andato con la tua ragazza.

Quindi dev'essere il regalo di una sorella dalla quale ora sei lontano, ma alla quale tieni molto e che immagino non sappia nulla di come passi le tue giornate o sarebbe tornata di corsa a prenderti e ora vivresti con lei da qualche parte.''

''Hai azzeccato tutte le tue deduzioni, eccetto che per un piccolo particolare...''- faccio io-:'' gli adesivi che ho tolto erano un regalo di Clara, la compagna di mai sorella.''

Sembra sconvolto...-:''Accidenti, avrei dovuto capirlo!!!''- è sconvolto, ma non per il fatto che a mia sorella piacciano le donne, ma per non aver capito della sua omosessualità.

''E di me cosa sai dire?''- gli chiedo a bruciapelo.

Lui mi prende le mani-:'' Palmi induriti, polpastrelli punzecchiati dall'ago, diversi graffi... si, hanno tutta l'aria di essere le mani di una persona che lavora a tempo pieno e che non ha molto tempo per riposarsi''- qualcosa che gli altri non sanno?-:'' Hai le occhiaie e delle borse, anzi direi che sono proprio valige, sotto gli occhi, questo significa che la notte dormi si e no due ore perchè dal momento che il giorno devi lavorare prima alla caffeteria e poi in casa non hai tempo per studiare. Ma sei considerato uno dei migliori della classe, quindi è escluso che tu vada a scuola senza prima aver fatto i compiti. Quindi deduco che studi la notte.

Ci sono delle callosità su entrambe le mani, ma di più sull'indice e il pollice della mano destra come se tenessi abitualmente un oggetto tra queste dita, tipo una penna... Mr1015814.''

Pure questo ha scoperto?!?

''Come hai fatto a capire che sono io?''- domando estasiato.

''Non è stato difficile, intuivo che era un messaggio in codice e che il misterioso scrittore non poteva aver usato dei numeri a caso, per i ragazzi un nickname è scielto con una precisa logica. Infatti, ad ogni numero corrisponde una lettera di cui è composto il tuo nome. Si leggono in coppie, eccetto l'otto.''

''Quindi hai letto i miei racconti... ti sono piaciuti?''- chiedo titubante. Ora che c'è una persona che sa di me, tengo molto al suo parere personale, proprio perchè mi conosce poco.

Se chiedessi a Molly o Greg mi direbbero che sono bellissimi anche se in realtà sono un obbrobrio.

''Ti dirò, penso che tu abbia un discreto potenziale, ma ti soffermi troppo a descrivere i particolari meno importanti e sembra che tu sia sempre troppo coinvolto nelle vicende dei personaggi.''

Va bene, seguirò il suo consiglio, intelligentone....

''Allora... siamo a una festa... ti va di ballare?''- mi domanda.

E' solo una mia impressione o qui fa caldo?

''Non è una buona idea... non so ballare. Anzi direi che sono proprio una frana''- e non sono troppo duro con me stesso. Alla lezione di ballo del mese scorso ho pestato i piedi all'istruttrice tante volte che ho perso il conto.

''E io odio le feste dove c'è troppa gente, ma eccoci qua.''

''Ma tu non dovresti cimentarti nel gioco di questa specie di... ballo con delitto?''

''Oh, ma per l'amor del cielo...''- m'implora lui-:'' tanto per cominciare la vittima non muore davvero, e la dinamica del delitto è stata ideata da Anderson e Donovan, che insieme hanno un solo neurone funzionante... si fa per dire. Non mi piacciono le cose scontate.''

Dal piano di sotto si sente la musica, e non è un granchè ma abbastanza per ballarla.

Sherlock mi tira a se e mi mette un braccio attorno alla vita.

Io mi abbandono a lui... adoro il battito del suo cuore, sembra che parli... sembra dire ''Sta tranquillo, ci sono io qua con te''.

Finalmente lascio andare tutti i miei nervi, e per la prima volta dopo tanto tempo mi sento davvero rilassato, protetto e al sicuro... potrei rimanere tra queste braccia, su questo petto, e morirci, almeno morirei dalla felicità.

E' intelligente come Jim, ma non è come lui... lui è un angelo, l'angelo più bello del paradiso.

''Sherlock...''- gli chiedo-:'' ti posso fare una domanda?''

''Perchè mi hai invitato alla festa visto che mi hai conosciuto da così poco?''- oh, ma tu sei un mostro!!!-:'' non lo so nemmeno io, sempliciemente mi andava di conoscerti meglio, e credo di esserci riuscito piuttosto bene.''

Altrochè, hai letto della mia vita come se stessi leggendo un articolo del Times.

E ora che ci penso... credo di avergli detto di si per la stessa ragione.

Il telefono squilla, il dispaly segna le undici e mezzo...

''Il rompiscatole sta tornando... corri!!!'', recita il messaggio.

''Oddio.. Sherlock ho passato una serata fantastica, ma ora devo proprio scappare!!!''- vorrei rimanere qui con tutto il cuore, ma se non vado subito succederà un casino che farà sembrare la terza guerra mondiale una bravata tra ragazzini.

Faccio per andarmene ma lui mi blocca.

''Dopodomani sera ci sarà una specie di ricevimento per la laurea di mio fratello a casa mia... ci sarai?''

Se non gli rispondo non mi lascierà mai e succederà un guaio enorme... annuisco tremando.

La presa attorno al mio polso si allenta fino a sparire.

Corro fuori sperando che il cielo mi aiuti a farcela in fretta.

Dio, ti prego... fammi arrivare prima di lui!!!- prego con tutto il cuore.

 

 

 

  

  
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