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Autore: dragon_queen    06/06/2012    1 recensioni
"Non ricordo quando iniziai a vedere i fantasmi, ma sono sicura che sia accaduto molto tempo fa. Forse il primo che vidi fu proprio quello della mia adorata nonna, un paio di giorni dopo il suo funerale. Avevo quattro o cinque anni, non ricordo bene.
Lei mi si era semplicemente avvicinata, mi aveva accarezzato i capelli castano cioccolato e poi, con un sorriso era scomparsa.
Dagli altri ero considerata strana, eccentrica, insomma, da evitare. Fu per questo motivo che, quando un ubriaco stroncò la mia vita investendomi, nessuno venne a piangere sulla mia tomba, ad eccezione di mio padre. Si, forse era lui l'unico per il quale mi dispiaceva davvero lasciare quello schifo di mondo.
Mentre ancora lo guardavo, rassicurandolo in silenzio che non l'avrei mai abbandonato, un fascio di luce mi attrasse a sé.
Da quel momento, iniziò la mia nuova vita..."
****************
Una ragazza obbligata a diventare shinigami e mandata a fare di stanza sulla terra dopo la perdita del suo migliore amico...
Un inaspettato nemico...
Un Grimmjow che sarà costretto a proteggere qualcosa di diverso dal suo orgoglio di guerriero...
Fatemi sapere se vi piace o anche il contrario...Un saluto
[COPERTINA INSERITA NEL PROLOGO XD]
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jaggerjack Grimmjow, Nnoitra Jilga, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Come sarebbe a dire che siamo fregati?!?- sbraitò Grimmjow, afferrando Daiki per il bavero e sollevandolo di qualche centimetro da terra.

-Sarebbe a dire che non avevo preso in considerazione la possibilità di essere rimosso dal corpo di Yoko e che quindi non so come agire-

-Ma cosa le sta succedendo?-

-La Stilla è un potere instabile. Non c'è la possibilità che lei sappia come controllarla e la potenza aumenterà sino a consumarla-

-Non ci credo. Ci deve essere una soluzione. Io non posso abbandonarla così-

L'espada aveva allentato la presa sullo spirito.

-Pensi che a me faccia piacere questa possibilità? Ho vissuto con lei sino a questo momento. Pensi che non ci tenga?!?- esclamò, lasciando spiazzato Grimmjow.

Quello si fece cupo, poi lo guardò serio:

-Cosa provi per lei?-

Daiki distolse lo sguardo.

-Non ha importanza. Io sono solo il suo protettore, niente di più-

All'improvviso un grido si schiuse nella stanza. Persino Aizen si era allontanato, l'espressione sconvolta.

Al centro della stanza Yoko fluttuava a mezz'aria, i lunghi capelli castani che fluttuavano nell'aria, mentre gli occhi si erano fatti ciechi.

Il grido proveniva da lei, la quale s'era circondata di un'aura dorata sempre più potente.

-Dobbiamo far assolutamente qualcosa- disse tra i denti Grimmjow, stringendo i pugni.

-L'unica cosa sarebbe sigillare nuovamente la Stilla, ma non sono sicuro che la cosa funzionerà-

-Ma chi fu la prima volta a farlo?-

-Io-

 

Cos'è questa forza che sento scaldarmi il corpo? Cos'è questo dolore che mi invade il petto? Perchè ho la testa pesante? Mi fa male, non riesco a vedere niente. Cosa mi è accaduto? Ricordo la macchina infernale alla quale mi hanno legato, il dolore delle scosse cessare all'improvviso. Poi il vuoto.

Grimmjow, dove sei? Ti prego, aiutami...

 

-Allora perchè non puoi sigillarla di nuovo?-

-Quando lo feci la prima volta, Yoko era poco più di una bambina. La Stilla non aveva sviluppato una tale energia. E già allora dovetti trasformare me stesso in sigillo. No, non funzionerà-

-Ma un modo ci deve essere-

-Una possibilità ce l'avremo se lei liberasse un po' dell'energia che emana, ma non vorrei che gravasse sul suo fisico sino a spegnerla-

-Insomma, in un modo o nell'altro il processo la porterà alla morte. Bella stronzata, complimenti!!-

-Non le faccio certo io le regole-

Grimmjow fissò Yoko per un attimo, poi si rivolse di nuovo verso Daiki.

-In fondo dovremo farla combattere-

-Si, sarebbe la cosa più semplice. Ma solo un pazzo si metterebbe contro di lei in quello stato-

Grimmjow ridacchiò:

-Ecco, ti presento il tuo pazzo-

 

E' buio qui, non mi piace il buio. Mi sento tanto male. Provo una forte angoscia, o forse è rabbia. Non ne sono sicura. Mi sembra di star vivendo un sogno, il problema è che non riesco a svegliarmi. Perchè provo questo dolore? Voglio andarmene da questo posto!!

Un attimo: una luce. Voglio raggiungerla, ma si allontana. Aspetta, non te ne andare!! Voglio tornare!!

 

-Non ce la farai mai-

-Caro il mio spirito, da quando ho incontrato Yoko non ho fatto che desiderare di battermi con lei. Consideralo come uno sfogo per il mio orgoglio-

Poi fissò la ragazza. In fondo, non aveva intenzione di farle del male. Si avvicinò.

-Ehi, che ne dici di un bel combattimento?-

-Chi sei uomo? Come osi metterti contro di me?-

Può parlare? Ma non è la sua voce, chi diavolo è a parlare?

-Dimmi prima tu chi sei?-

Il volto di Yoko si storse in una smorfia.

-Stolto, io sono la Stilla, la più grande potenza mai esistita. Come osi propormi un combattimento?-

-Io rivoglio la ragazza che ti racchiude. Combatti con me. Se vinco io, mi ridai Yoko. Se vinci tu, avrai la mia vita-

Yoko lo fissò per un attimo con i suoi occhi vuoti, poi sorrise:

-Concesso-

Ad un suo gesto la zampakuto, abbandonata in un angolo, le volò velocemente tra le mani e lei la sguainò subito.

-Tranquillo, non può usare i poteri della spada. Io non sono più il suo spirito-

In quel momento la lama divenne luce.

-Dicevi?-

-Oh cazzo-

 

Grimmjow, sento la tua voce. Adesso riesco a vederti, ma perchè il mio corpo non risponde? Cosa succede? Sento che questa forza mi sta impedendo di agire!! No, non voglio fargli del male!! Fermati maledizione, fermati!! Chiunque tu sia, non fargli del male!!

-Perchè gridi ragazza?-

-Voglio che lo lasci andare-

-Lui mi ha proposto il combattimento. Io lo sto semplicemente accontentando-

-No, non puoi farlo. Questo è il mio corpo-

-Tu sei un semplice contenitore, nato per una mia condanna. Un tempo ero un vero e proprio guerriero, il più grande che si fosse mai visto, ma ebbi la stoltezza di volermi confrontare con il Re in persona. Lui mi sconfisse e per punirmi, condannò la sua stessa prole alla mia maledizione. Mise pure un guardiano come sigillo, quello stolto di Daiki. Adesso che mi sono liberato, non ho certo intenzione di tornare a dormire. Quindi stai buona dove sei mentre io faccio fuori il tuo amico-

-No, Grimmjow. Vattene!!-

 

Le ferite si erano già aperte su un braccio e una gamba. Quella lama di luce era difficile da contrastare. Era davvero così forte la sua Yoko? All'improvviso qualcosa attirò la sua attenzione: dagli occhi di lei stavano scendendo calde lacrime.

-Piccola, sei ancora là dentro?- pensò l'espada, rimettendosi in piedi.

Tentò un altro affondo, ma niente da fare. Era troppo veloce, anche per una pantera come lui.

-Ehi spirito, come me la sto cavando?-

-L'energia sta scendendo, ma prima di giungere al livello che serve a noi sarai bello che morto-

-Quanta fiducia-

-Volevi sapere la verità- si strinse nelle spalle Daiki.

-Stronzo- disse tra i denti Grimmjow.

-Guarda che ti ho sentito-

Un altro attacco di Yoko lo evitò di poco.

-Proviamo così-

Con uno scatto veloce si portò alle spalle del nemico, bloccandogli le braccia. Poi si avvicinò ad un suo orecchio:

-Yoko, se riesci a sentirmi, devi aiutarmi. Ho bisogno che liberi più energia che puoi. Possiamo aiutarti piccola, ma tu devi darci una mano-

In quel momento il corpo di Yoko ebbe una spasmo e si liberò dalla sua presa.

-Sei uno sciocco. Non la raggiungerai- e si lanciò contro Grimmjow.

 

La sua voce. Adesso so cosa fare. Andiamo Yoko, fai vedere di che pasta sei fatta. Non sei una ragazzina frignona e indifesa, sei uno shinigami con le palle, accidenti!! Liberati di questo fardello e mostra che puoi scegliere da solo il tuo futuro, agire con le tue sole forze. Doroppu, arrivo...

 

Prima che la lama raggiungesse il petto dell'espada, il corpo di Yoko si fermò a mezz'aria.

-Che succede?- disse la voce della Stilla.

Poi un grido. Il capo si abbassò di scatto, come se Yoko si fosse spenta. Poi, quando il suo sguardo tornò verso l'alto, i suoi occhi erano tornati quelli di prima.

-Yoko?- chiese titubante Grimmjow.

-Grimmjow, sono io. Mi dispiace-

-Sei tornata te stessa?-

-Non ancora. Sto per fare qualcosa per aiutarvi. Prima però voglio dirti che qualunque cosa succeda tu dovrai andare avanti-

-Non dirlo neanche per scherzo. Così mi fai intendere che non tornerai-

Lei gli sorrise tristemente e quel gesto valse più di mille parole. L'espada la guardò sconvolto.

-Perdonami- disse lei, prima di allontanarsi da lui, afferrare la sua zampakuto e posizionarsela davanti al viso.

Con un filo di voce sussurrò:

-Bankai-





NdA Mi scuso per il capitolo breve. Comunico che siamo quasi alla fine, forse un paio di capitolo.
Ringrazio chi mi ha seguito finora, soprattutto chi ha recensito XD
Un saluto Marty.

  
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