07/06/2012
3 recensioni<< Prendi stronzetta. Tieniti sti fottuti soldi e vattene da casa mia>>.
Queste furono le ultime parole che Jessica sentì provenire dalla bocca del padre prima di ritirarsi in camera sua, fare le valigie e scomparire da casa.
Aveva solo cinque anni quando le morì la madre di cancro.
Aveva solo cinque anni quando suo padre la portò via con lui e la sua sgualdrina a Londra, in uno dei quartieri più malfamati.
E aveva solo cinque anni quando iniziarono a comparire i lividi su quella sua delicata pelle bianca, causati dalla troppa forza nelle mani del padre.
Jessica, era cresciuta così.
Tra pugni e sberle a casa e a scuola, dove gli 'amici' per scherzare la picchiavano, senza rendersi conto del male che le causavano.
Ma fu a quindici anni che iniziarono i veri problemi... le prime feste, le uscite alla sera, alcool e sesso. L'avevano portata da vari psicologi, ognuno aveva dato soluzioni diverse ma solo la ragazza sapeva il motivo per cui faceva tutto quello: ' ribellione'.
Si, perchè lei, picchiata e umiliata si sentiva sottomessa, e ubriacandosi o andando a letto con il primo che beccava le sembrava di ribellarsi in qualche modo a quelle catene che la tenevano legata.
Fino a quando il padre, stanco di lei, gli aveva dato 500 euro e una serie di insulti per andarsene da quella che era stata la sua casa.
Jessica non aveva dove andare fino a quando conobbe un tizio, di nome Ronald, egli la aiutò, si misero insieme, senza mai amarsi veramente e si ritrovò dentro un pericoloso circolo di droga. L'aveva fatta entrare piano piano lui e lei, disperata com'era non cercò di opporsi.
Ma ora, a diciassette anni, la consapevolezza dello schifo che stava commettendo si iniziò a farsi sentire.
Fu così che se ne andò, da Ronald e da tutto quello che riguardava la droga, insieme a Louis Tomlinson, l'unico amico che si era fatta, un amico che l'aveva aiutata a uscire da quel giro, l'unico che aveva.
Avevano avuto anche una piccola storia che non funzionò, ma il bene che si volevano era più grande di tutto, per questo ora abitavano insieme, in una bella zona di Londra e andavano a scuola, cosa che ogni ragazzo di diciassette anni, con una vita normale, dovrebbe fare.
Il primo giorno fu traumatico per Jessica, con i lunghi capelli mori ondulati, gli occhi castani da cerbiatta, il fisico da far invidia a una modella e il modo 'fuori dalle regole' di vestire, avevano fatto si che tutti gli occhi furono puntati su di lei. Non era abituata a essere al centro dell'attenzione, oltretutto se quell'attenzione era concentrata sul culo e il seno della ragazza.
Louis, l'aveva protetta come meglio poteva, con i capelli castani, gli occhi azzurri e la sua immancabile maglia a striscie, pareva un supereroe agli occhi di Jess mentre lui le prendeva la mano e l'abbracciava per far capire agli altri che dovevano girare al largo.
In classe però, fu la ragazza a concentrare la sua attenzione su qualcuno.
Un ragazzo strano, misterioso. Aveva la carnagione olivastra, i capelli neri con il ciuffo e degli occhi color miele dai quali Jessica, per qualche strana ragione, si sentiva particolarmente attratta.
Quel giorno non aveva scoperto il nome del ragazzo, non aveva fatto amicizia con nessuno, non aveva parlato con nessuno che non fosse il suo adorato amico.
Jessica non aveva idea di quello che gli sarebbe successo in futuro.
Non aveva idea che quel ragazzo era una persona molto vicina a lei.
Più di quanto, voi stessi, potete immaginare.
SALVE SALVINO c:
Vorrei premettere che è la mia prima FF, avevo iniziato a scrivere una prima, ma ero rimasta in blocco, così l'ho eliminata e ora eccomi qui!
Allora, ho voluto mettere dentro queste cose per cercare di togliermi un po' dalla massa di FF tutte uguali...non so per quanto ci riuscirò, ma spero di non cadere nel baratro del prevedibile D:
Ringrazio fin da subito chi leggerà questo primo capitolo, che è praticamente la storia di Jessica :)
Vi chiedo solo un favore, se leggete, potreste per piacere lasciare una piccola recensione?
Accetto anche commenti negativi, devo imparare a migliorarmi c:
Grazie mille a chi lo fa :')
Cià xx