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Autore: Fuuma    07/06/2012    2 recensioni
Sam aveva smesso di dormire, si imponeva di rimanere con gli occhi aperti, per non cadere preda degli incubi. Quelli li viveva già da sveglio, ma durante il sonno, quando diventava prigioniero del proprio subconscio e delle proprie colpe, non c'era modo di sfuggir loro.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima stagione
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Titolo: Sleep and Agony
Serie: Supernatural
Character: Dean Winchester, Sam Winchester
Pairing: Dean/Sam {Non necessariamente in chiave wincest}
Rating: PG
Genre: Angst
Conteggio Parole: 300 {tripla drabble}
Note: Missing Moment della puntata 1x05 - Bloody Mary che termina con le quotes del telefilm.Ho appena cominciato a vedere la serie, già amo i suoi protagonisti checché stia aspettando con impazienza l’arrivo di Castiel. In ogni caso, questo significa che il fandom di Supernatural è fregato, perché sto già cominciando con lo scrivere fic.

Dean sbarrò gli occhi, trascinato con violenza nella realtà della una stanza in un motel.
Un gemito vomitato nel buio, un nome femminile tra le labbra di suo fratello ed il tremore del suo corpo lo avevano svegliato. Ancora.
Imprecò prima di alzarsi e portarsi al suo letto, sedendoglisi accanto, con le dita allungate alla sua fronte imperlata di sudore a cui la frangia si era disordinatamente appiccicata, sentendolo mormorare sommessamente frasi che non riusciva a cogliere, ma che sapeva essere gonfie di sensi di colpa.
Sotto la maglia nera che gli fasciava il busto, i muscoli erano contratti; non era mai del tutto rilassato, soprattutto non la notte, quando gli spettri, i demoni ed i mostri erano più forti ed uscivano allo scoperto.
«Sono qui, Sammy.» mormorò, muovendo una carezza leggera alla sua fronte «E’ tutto ok, sono qui brò.»
Lentamente Sam si calmò, soffiando via il proprio tormento insieme al fiato caldo, muovendo il capo verso la mano di suo fratello -più piccola delle proprie, ma la sua presa era sempre stata forte, sicura, per ogni volta in cui Sam aveva avuto bisogno di aggrapparvici- e uscendo lentamente dall’ennesimo incubo, per tornare ad essere avvolto da un sonno nero e silenzioso.
Dean rimase così a lungo, ad accarezzarlo soltanto e ascoltare il suo respiro regolare, mentre le ore si trascinavano una dopo l’altra, fino ad essere illuminate dall’alba di un nuovo giorno. Soltanto allora allontanò la mano, per tornare al proprio letto, guardando la morte di Jessica ricominciare a torturare il più piccolo, in un martirio da cui, sapeva, non sarebbe riuscito a salvarlo.

 

«Perché mi hai lasciato dormire?»
«Perché sono un fratello fantastico.»
Ma se lo fosse stato davvero, si disse, sarebbe riuscito a tirare fuori Sam da quella dannata sofferenza che, presto o tardi, l’avrebbe ammazzato.
   
 
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