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Autore: Isaka chan    07/06/2012    7 recensioni
[...] Sbuffò sonoramente e, completamente rosso in viso, prese la manina dell’amico stringendola forte, balbettando un “q-questa è la mia magia per risolvere i problemi” e lasciando che il piccolo Uzumaki credesse alle sua piccola bugia [...]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Minato/Kushina
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Salve a tutti! E’ da un bel pezzo che non bazzico più nel fandom! Comunque,  giorni fa su facebook mi è capitato di vedere un’immagine molto molto carina sulla bacheca di una mia amica (immagine da cui è tratta la fic) e abbiamo deciso di scriverci una fanfic!
Ora, non so se lei abbia pubblicato la sua, ma se così fosse sappiate che la mia non è un plagio, eravamo d’accordo nel scrivere entrambe una fic ispirata alla foto!
Detto ciò, vorrei solo informarvi che ho cercato di utilizzare un linguaggio molto semplice e che si adatti il più possibile all’età dei personaggi. Sasuke è leggermente OOC, ma non ne sono poi tanto sicura, anche perché credo che a quell’età fosse davvero così tenero e dolce.
Leggete in pace ora!
 
 
 
Mancava poco a Carnevale e, come ogni anno, Minato portò il piccolo Naruto di soli quattro anni nel più grande negozio di vestiti di Carnevale, Halloween e affini che Konoha avesse.
Il piccolo si era subito fiondato nel reparto bambini e, dopo un’attenta e rigorosa ricerca, si fermò davanti ad un vestito talmente bello che rimase a fissarlo con gli occhi illuminati per dieci minuti buoni.
“Papà, papà! Voglio questo!”
“Ok, Naruto, prenderemo questo allora”
“Papà, possiamo prenderne uno anche per Sas’ke?” chiese portandosi il ditino alla bocca con fare pensoso.
“E perché?”
“Voglio che ci vestiamo uguali! Lui mette sempre cose scure e voglio che almeno a carnevale sia tuuuutto colorato!” affermò il bimbo allargando poi le braccia per farsi prendere in braccio dal papà.
“D’accordo Naruto, se è per questo motivo ti accontenterò” sorrise infine dando un buffetto sul nasino del bimbo.
“Yai!”

Quella stessa sera, i coniugi Namikaze fecero visita ai loro amici Mikoto e Fugaku e Naruto, tutto felice e contento, corse dal suo migliore amico porgendogli l’enorme pacco dalla carta blu.
“Naruto…”
“Sì Sas’ke?”
“Cos’è questo?” ringhiò il moro indicando il vestito da tigrotto che Naruto gli aveva regalato.
“E’ il tuo costume per carnevale!”
“Lo vedo ma… Perché?” chiese titubante
“Perché è bello e poi voglio che…”
“Non lo metterò mai! E’ bruttissimo!” urlò  interrompendo il biondo e gettando il costume per terra.
Gli occhioni di Naruto si sgranarono a quel gesto così cattivo: credeva che gli sarebbe piaciuto ricevere un regalo da lui, in fondo erano migliori amici da sempre! Pensava che andare alla festa vestiti uguali sarebbe stato carino e invece… Sasuke aveva buttato per terra il costume che tanto faticosamente aveva scelto e ora lo stava guardando con una faccia davvero arrabbiata.
Ben presto gli occhi blu del piccolo biondino si riempirono di lacrime e andò dal padre, seduto in cucina con Kushina e i coniugi Uchiha, piangendo e implorandolo di tornare a casa.
“Naruto! Cos’è successo?” domandò allarmato Minato.
“Sas’ke ha buttato il costume che gli ho preso perché non gli piace! E’ cattivo papà, è cattivo!” piagnucolò il piccolo aggrappandosi con le manine alla maglia del padre.
I genitori del moro si girarono verso Sasuke che se ne stava sulla porta a fissare l’amico che piangeva per colpa sua.
“Sasuke, non credi di essere stato cattivo con Naruto? Ti ha fatto un bel regalo! E poi lo devi indossare solo per un giorno, non per tutta la vita!” lo rimproverò Mikoto.
Sasuke però non ascoltò la madre, rimase semplicemente a guardare Naruto fino a quando, dopo l’ennesima richiesta, non lasciò la residenza Uchiha ancora in lacrime e tra le braccia del papà.
“Naruto…”

Due giorni più tardi, il piccolo Naruto, vestito da tigrotto, vagava per casa con aria truce e abbattuta: stavano aspettando Fugaku e Mikoto per andare alla festa e con loro, ovviamente, ci sarebbero stati anche Itachi e Sasuke e non ne voleva sapere di vedere il moro, non dopo essere stato ferito così da lui.
Il campanello suonò e Kushina andò ad aprire, seguita a ruota dal marito e da Naruto che continuava a tenere la testa bassa.
“Ciao Mikoto, Fugaku, Itachi e… SASUKE!” urlò Kushina “Come sei carino vestito così! Ti sta davvero bene questo costume!”
Naruto era curioso di sapere cosa stesse indossando il moro, ma non voleva più vederlo, era davvero arrabbiato con lui!
“Naruto…” lo chiamò Sasuke “Naruto, guardami…” continuò senza successo.
Il piccolo Uchiha si avvicinò e prese la manina di Naruto stringendola forte.
“Naruto, io non volevo farti piangere… Scusa…” sussurrò a testa bassa.
“Guardami Naruto”
Naruto sollevò il viso e i suoi zaffiri blu si aprirono per la sorpresa: Sasuke indossava il suo costume, era vestito da tigrotto come lui!
Il piccolo Uzumaki strinse forte la mano dell’amico e sul suo volto si aprì un enorme sorriso: Sasuke ora era certo di essere stato perdonato, il sorriso di Naruto valeva più di mille parole.
“Mamma, noi andiamo!” esclamò Naruto tirandosi dietro Sasuke
“Ok, ma fate attenzione! Fatevi trovare al solito parco, ok?” urlò Kushina sperando che quella peste di suo figlio avesse sentito.

I due piccoli passarono tutto il pomeriggio a girovagare per il paese, presero i dolcetti caramellati con i soldi avuti dai genitori e più volte furono fermati per essere fotografati.
Naruto era al settimo cielo, guardava le persone travestite con occhi pieni di meraviglia e di gioia, mentre Sasuke osservava la foga con cui il suo amichetto si affannava davanti alle bancarelle per comprare ogni sorta di dolce e dividerlo poi con lui, mostrandogli sempre quel sorriso che per tre giorni gli aveva negato.
Verso sera, stanchi ma felici, i due andarono al parco attendendo l’arrivo dei genitori.
“Naruto” iniziò Sasuke “mi dispiace per l’altro giorno…” si scusò ancora il moro.
Naruto lo guardò e sorrise candidamente.
“E’ ok Sas’ke” disse Naruto avvicinando il suo viso a quello dell’amico e stampandogli un sonoro bacio sulla guancia.
Sasuke sgranò gli occhi e arrossì di colpo allontanandosi dal biondo e guardandolo imbarazzato.
“C-che hai fatto?” balbettò l’Uchiha premendosi la guancia con la mano, quasi scottasse.
“La mamma dice che i baci risolvono sempre tutto! E’ come una magia!”
Sasuke rimase basito: come poteva Naruto credere ancora a quelle favole per mocciosi? Avevano già quattro anni loro!
Sbuffò sonoramente e, completamente rosso in viso, prese la manina dell’amico stringendola forte, balbettando un “q-questa è la mia magia per risolvere i problemi” e lasciando che il piccolo Uzumaki credesse alle sua piccola bugia: lui non credeva a queste cose, ma per Naruto era disposto a sembrare uno stupido.
Naruto sorrise ancora e strinse forte forte la mano del suo migliore amico.
“Sono felice Sas’ke, davvero davvero felice…” mormorò poco prima di chiudere gli occhietti e addormentarsi con la testa sulla spalla di Sasuke.
“Anche io…” rispose Sasuke accoccolandosi vicino all’amico e appisolandosi.

“Guarda Mikoto! Non sono teneri?” bisbigliò Kushina tutta euforica nel vedere il suo piccolo ometto dormire abbracciato al suo migliore amico.
“Sono bellissimi, facciamo loro una foto!”
“Voglio vedere le loro facce quando vedranno la foto!” ridacchiò Minato seguito poi da Kushina e Mikoto.
“I nostri ometti si vogliono bene, speriamo che restino amici tutta la vita”
“Tranquilla Kushina, sarà così, anche perché non ho mai visto Sasuke dormire con quell’aria così serena. Tuo figlio è davvero speciale per lui” concluse Mikoto leggermente commossa.
“Sì, lo so…”
Le due mamme si strinsero l’una all’altra e continuarono a osservare i due piccoli, nel loro cuore la consapevolezza che, una volta diventati grandi, sarebbero rimasti legati come lo erano adesso, anche se probabilmente, conoscendo i loro caratterini, non sarebbero rimasti così teneri per sempre.

 
“Neh Sas’ke, da cosa ci vestiremo il prossimo anno?”
“Naruto, il prossimo anno sceglierò io, ok?”
“Non so perché, ma il tuo ghigno non mi rassicura per niente!”
Sì, sarebbero rimasti amici per sempre!
 
 
Angolo della beota.
Come al solito, i finali ammazzano anche le fic carine come questa.
Non sono proprio capace e si vede. By the way, spero che vi sia piaciuta, è una cosa molto soft e fluffosa, non è il mio genere in pratica! Chi mi segue sa che le mie fic hanno molto rating rosso e poco fluff  XD
Ringrazio chi ha avuto l’ardire di arrivare fino qua e ricordo che le recensioni non sono obbligatorie, ma fanno sempre un grande piacere.
Grazie a tutti e alla prossima!
 
SakuraX16
 
   
 
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