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Autore: madame_red_    07/06/2012    0 recensioni
” Direi che ho trovato una valida preda, è di razza buona, lo sento, sarà un gioco da ragazzi usarla come fonte; è possibile che , con un po’ di fortuna passi dalla nostra parte…”
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premetto che questo racconto è nato per caso… Non so se lo continuerò, o meglio lo continuerò se vi piacerà! ^_^
Detto questo vi auguro una buona lettura e spero vivamente che vi piaccia!
Baciotti                                                                           madame_red_




Vivere con una sorella è complicato
Vivere da soli con una sorella è ancor più difficile
Vivere da soli con una sorella perfettina è difficilissimo.

Questi erano i pensieri che affioravano sempre più spesso nella mente di Grelle , una ragazza di 19 anni che viveva con Ismael, sua sorella maggiore, più grande di lei di cinque anni.
Le due ragazze erano sempre state totalmente diverse:

Ismael aveva i capelli castani ed una pettinatura stile anni ‘50
Grelle faceva la tinta selvaggia rossa e blu elettrico e perdipiù portava la cresta.
Ismael indossava cardigan e camicette eleganti.
Grelle non poteva fare a meno dei corsetti.
Ismael era laureata in medicina e lavorava in una farmacia.
Grelle aveva solo il diploma e lavorava in un negozio di musica.
Ismael suonava il piano.
Grelle la batteria.

Le due sorelle abitavano in un attico nel centro città, era un posto piacevole dove stare anche se non troppo spazioso.
Un ascensore dava direttamente nel piccolo salottino arredato da un divanetto, un televisore al plasma, e due scrivanie con due computer, dietro al salotto c’era il bagno e tutt’intorno c’erano due stanze da letto e la cucina.



 
Tap tap tap…

Grelle camminava velocemente sui tacchi vertiginosi, si stava preparando per uscire quando l’ascensore si aprì e ne uscì Ismael.
“Dove stai andando Grelle?!” chiese la maggiore passandosi stancamente una mano tra i capelli.
“Esco, no?” rispose l’altra.
“A quest’ora? È praticamente mezzanotte, è troppo tardi!!”
“Ho 19 anni e devo stare a sentir te che mi fai la ramanzina?!? Ma nemmeno morta!!” ringhiò la minore.
“La mamma non te lo avrebbe permesso!” ribattè Ismael
“Vaffanculo!” Grelle uscì dalla stanza lasciandosi chiudere alle spalle le poste dell’ascensore.
Si fermò, poi, un attimo nell’atrio del condominio e si specchiò nel grande specchio che troneggiava su una parete:
il trucco ‘ a baffo’ fatto con l’eyeliner era a posto, si sistemò il vestitino aderente nero,rosso e blu e controllò che le scarpe in tinta non fossero rovinate, per sua fortuna era tutto in perfetto ordine.
Uscì dalla porta e ,svoltate a passo svelto  un paio di piccole vie poco illuminate, arrivò al ‘Genesis’ un locale che visitava molto spesso, ultimamente.


Aprì la porta e salutò un gruppo di ragazzi di sua conoscenza, non fece a tempo nemmeno a girare la testa che una figura catturò la sua attenzione:
Una ragazza mai vista, vestita con dei pantaloncini corti, anzi cortissimi, una camicetta smanicata e dei tacchi spaventosamente alti, stava appoggiata al muro sistemandosi i capelli corvini  tagliati scalati ed irregolari che le ricadevano a ciocche diseguali sulle spalle.

A Grelle venne un’improvvisa voglia di rivolgerle la parola e così fece, le si avvicinò con passo sicuro e, quando vide che la ragazza l’aveva notata iniziò a parlarle.
“ C-Ciao !” balbettò un po’ incerta.
“Ehi… ti conosco?” chiese l’altra con voce pacata  sorseggiando un drink rossastro che emanava un odore pungente ma, tutto sommato, gradevole.
“No.. ma  avevo voglia di mettermi a parlare con qualcuno di nuovo!”  falso, ma forse in parte troppo vero…. Aveva voglia di parlare con qualcuno, sì, ma lei era stata la persona con la quale aveva avuto intenzione di parlare fin da subito.


“Mmm… ok! Posso sapere come ti chiami?” chiese quella.
“Oh, che stupida non mi sono ancora presentata, io sono Grelle e tu?”
“Brigir, mi chiamo Brigir!” Grelle notò qualcosa che prima non aveva notato: Brigir aveva gli occhi molto chiari, anzi, chiarissimi, praticamente le iridi erano bianche  anche se si distinguevano con facilità dal resto dell’occhio.
“Ehi… ti va di bere qualcosa?” chiese Grelle.
“Perché no, dai!” Brigir appoggiò il drink rossastro su un tavolino lì vicino ed insieme si andarono a sedere al bancone del bar.

“Io prendo un ‘blue ocean’ !” disse la rossa ordinando al barista.
“Io il solito, Jean!” Brigir ed il barista si conoscevano e si capiva.
Sorseggiando  iniziarono a parlare del più e del meno, lavoro, vita sentimentale  esociale eccetera…

La serata passò veloce e quando Grelle guardò l’ora : erano già le 3.00 del mattino, sarebbe dovuta tornare a casa al più presto se non avesse voluto incontrare l’ira funesta di Ismael.
“Ehi Brigir” disse finendo il ‘blue ocean’ da lei ordinato “ io torno a casa, ci vediamo!” una volta pagata la consumazione si stava per dirigere verso la posta quando Brigir le disse:
”Ehi bellezza, dammi il tuo numero!”
 Si scambiarono i numeri  e Grelle tornò a casa.
Nonappena la rossa se ne fu andata Brigir si rivolse al barista:” Direi che ho trovato una valida preda, è di razza buona, lo sento, sarà un gioco da ragazzi usarla come fonte; è possibile che , con un po’ di fortuna passi dalla nostra parte…”

“La caccia è aperta!” Fu la risposta maligna di quello.


Eccomi tornataaa!!! Spero tantissimo vi sia piaciuto questo primo capitolo ^^ aspetto recensioni per sapere se continuare o no ^^
bacii 

  
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