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Autore: Stella Black Harris    07/06/2012    2 recensioni
Attenzione: la seguente fan fiction è priva di bimbominchità varie, quindi, se pensi di trovarci cinque Mary Sue che faranno innamorare i ragazzi al primo sguardo, cambia aria bella!
Se non fate parte di questa categoria, recensite, ricambierò con piacere ;)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Live While We're Young
Chapter 1: Just Friends

 
“Alza il culo da quel letto e passa a prendermi. Oh, buongiorno ♥”
Alison sorrise leggendo il solito messaggio che la svegliava ogni mattina da anni ormai. Il suo migliore amico voleva solo accertarsi che non si addormentasse, saltando “casualmente” la scuola. Certo, quel giorno era diverso. Era il primo giorno di scuola, non l’avrebbe perso per niente al mondo o avrebbe rischiato di finire in banco con l’indesiderato numero uno.
Alison si stropicciò gli occhi uscendo da casa. Il sole batteva forte per essere metà Settembre. Percorse un paio d’isolati e si fermò di fronte ad una villetta bianca fin troppo familiare. Mandò un sms e si abbandonò contro la staccionata di legno.
“Ehi raggio di sole!” commentò un ragazzo biondo uscendo dalla casa alla vista del suo ampio sbadiglio.
Lei gli tirò un leggero pugno sul braccio appena si fu avvicinato, ma poi gli saltò subito al collo e lo abbracciò forte.
“Buongiorno anche a te Horan!” sorrise Alison sciogliendo l’abbraccio e ricominciando a camminare accanto all’amico.
“Allora, come ti senti all’idea di ricominciare?” le chiese Niall ficcandosi le mani in tasca.
“Bè, mentirei se dicessi di non esserne felice, anche se in minima parte. Insomma, c’è anche il lato negativo di vederti ogni giorno”.
“Ah-ah-ah” commentò il biondino fermandosi davanti ad un’altra casa, dal quale uscì subito una ragazza troppo felice per sembrare una studentessa.
Saltò subito addosso ad Alison e la abbracciò forte, poi fece lo stesso con Niall.
“Stavamo giusto parlando di quanto puzza Niall” disse Alison prendendo la ragazza a braccetto.
“Oh sì, decisamente troppo. Sei davvero sicuro di lavarti?”
“Ripeto, non siete divertenti” rispose Niall scuotendo la testa.
“Ed io ripeto, dovresti cambiare sapone” commentò Alison.
“O cominciare ad usarne uno” concluse Nicole in un cenno d’assenso.
I tre ragazzi scoppiarono a ridere varcando l’alto cancello dell’istituto.
Alison guardò Niall, il suo migliore amico dall’asilo. Erano cresciuti insieme, e anche se da sempre tutti avevano insinuato ogni tipo di pettegolezzo su di loro, tra i due ragazzi c’era solo una fantastica amicizia.
E poi c’era Nicole. Nicole era tutto per Alison. C’erano sempre l’una per l’altra e non avrebbero saputo vivere separate. In molti invidiavano il loro rapporto, mai una gelosia o un dubbio, due ragazze nate per stare insieme.
Formavano uno strano trio insieme. Niall e Nicole erano i migliori amici di Alison, ma non erano migliori amici tra loro. Certo, si volevano un gran bene, ma se non ci fosse stata Alison probabilmente non si sarebbero nemmeno mai conosciuti. La gente si divertiva addirittura a scommettere chi Niall avrebbe scelto tra le due, o se avessero mai fatto una cosa a tre. Ma a loro non importava.
I tre ragazzi furono subito inghiottiti dalla grande e rumorosa folla di studenti radunati in cortile, intenti a scambiarsi abbracci e saluti.
“Ho mai detto quanto odio questo posto?” disse Niall storcendo il naso.
“Solo oggi? Una cinquantina di volte!” rispose Alison alzando le sopracciglia. Arrivarono davanti ai loro armadietti, gli stessi dal primo anno, tutti e tre vicini. Nicole sorrise aprendo con facilità il suo.
“Andiamo ragazzi, non è poi così male. Sento che questo è il nostro anno” guardò il biondo e la ragazza senza smettere di sorridere. Il trio chiuse gli armadietti con un colpo secco e si avviò lungo l’affollato corridoio.
“Oh mio Dio!”
Alison si fermò di colpo al centro del corridoio, facendo oscillare i libri che teneva sotto braccio.
“Che c’è?” le chiese Niall allungando il collo e cercando di seguire il suo sguardo.
“Quella è Quinn Chadwick!”
“Oh, la ragazza nuova?” chiese Nicole guardando con interesse una ragazza appoggiata al muro.
“La conosci?” domandò Niall ad Alison, mentre la ragazza continuava a fissare Quinn con gli occhi spalancati.
Alison tornò alla realtà scuotendo la testa. “Bè, più o meno. Si è trasferita qui a inizio estate, viene dalla Scozia. Era iscritta alla mia stessa palestra, e pesava almeno venti chili in più!”
“A quanto pare la palestra ha funzionato!” commentò Niall squadrando la nuova ragazza, che mostrava perfettamente il suo fisico scolpito in un paio di pantaloncini di jeans e uno scamiciato a fiori, il tutto incorniciato da una lunga treccia di capelli biondi.
“Quanti anni ha?” chiese Nicole sempre più interessata. Non c’era persona o storia in quella scuola che lei non conoscesse.
“La tua età, senior!” rispose Alison tirando un altro pugno sulla spalla di Niall, per canzonarlo del fatto che lui era al suo ultimo anno, mentre lei e Nicole erano solo al terzo, delle semplici junior.
La campanella trillò e i tre ragazzi si salutarono diretti nelle rispettive classi, trascinati dall’immancabile folla di studenti eccitati ma stanchi.
Alison rimase ancora qualche istante a fissare Quinn. C’era qualcosa in quella ragazza che la attirava in modo strano. La bionda alzò gli occhi celesti e li incrociò con quelli castani di Alison. La sua bocca illuminata dal lucidalabbra s’incurvò in un sorriso, pochi secondi prima di sparire tra la folla.
 
La mattinata passò in fretta, era il primo giorno di scuola e i professori non si azzardavano a spiegare il minimo concetto a quegli studenti sfaticati.
Alison, Niall e Nicole si ritrovarono al loro solito tavolo per la pausa pranzo.
“Ah, quanto è bello tornare alla vecchia routine: stessi armadietti, stesso tavolo, stessa Mrs Brown che sfoga le sue tensioni sessuali su di noi...”
Le due ragazze risero alla battuta dell’irlandese.
“Ammettilo, tutto questo ti mancherà” commentò Nicole addentando la sua fetta di pizza.
Il ragazzo non rispose, si limitò a sorridere guardandosi intorno e afferrando il suo doppio sandwich.
“Ehi, ma quella non è Quinn?” chiese Nicole mandando giù il boccone.
Alison e Niall guardarono nella direzione indicata dalla bionda, e videro Quinn Chadwick seduta a un tavolo da sola, sorseggiando un frullato dal colore verdognolo e dall’aspetto per niente invitante.
Alison si voltò verso i suoi amici, alla ricerca di uno sguardo apprensivo in risposta ai suoi occhi da cucciolo.
“Vai!” risposero i due ragazzi in coro tornando a dedicarsi al proprio pranzo.
La mora sorrise e si avvicinò al tavolo di Quinn.
“Ehi Quinn” disse alla ragazza in un ampio sorriso.
Quinn la squadrò da sopra gli occhiali da sole per qualche secondo e poi ricambiò il sorriso.
“Alison, ciao!” rispose spostando le gambe dalla panchina per farle spazio.
“Vedo che sei sola, che ne dici di unirti a me e ai miei amici?” chiese invece indicando il tavolo dove Nicole e Niall chiacchieravano e ridevano.
“Ti ringrazio, ma ho appena finito il mio pranzo” rispose centrando perfettamente il bidone con il bicchiere che conteneva il frullato.
Alison inarcò un sopracciglio. “Non cercare scuse con me e vieni subito a sederti con noi”.
“Davvero Alison, non è necessario” disse Quinn sorridendo. “E poi ora devo andare” concluse alzandosi e sistemandosi la borsa sulla spalla. “Ci vediamo!”
Alison rimase immobile per qualche secondo e poi sbuffò. Si voltò e tornò al suo tavolo, seduta tra i suoi migliori amici, a mangiare il suo delizioso pranzo. Cos’altro poteva desiderare di più?
La campanella suonò dopo pochi minuti e i ragazzi si salutarono, dandosi appuntamento come al solito davanti al cancello.
Le ore successive furono tali e quali quelle della mattina, noiose e inutili. Il trillare della campanella che segnava la fine delle lezioni risvegliò l’intera scuola, e subito tutti gli studenti si affrettarono a lasciare i loro banchi.
Alison e Nicole si recarono tranquillamente all’uscita e si appoggiarono al cancello in attesa di Niall, mentre Alison scrutava la lunga fila di studenti cercando di non farlo notare all’amica.
“Stai cercando lei vero?”. La domanda riscosse Alison, che spostò subito lo sguardo verso la bionda.
“Eh? Oh, no.. Stavo solo cercando Niall, voglio andare a casa” mentì cominciando a giocare con un sasso sul marciapiede.
“Eccomi, andiamo?” L’inconfondibile accento irlandese di Niall Horan fece alzare lo sguardo alle due amiche.
“Ehm, lui chi è?” chiese Alison leggermente nervosa, indicando con il mento il ragazzo di fianco a Niall.
“Oh lui è Zayn Malik, frequenta il mio stesso corso di chimica e di algebra” rispose il biondo sorridendo “abita vicino a casa mia, così ho pensato di chiedergli di venire con noi”.
“Certo, un ragazzo in più non fa mai male” disse Alison sorridendo e cominciando a camminare con Nicole, che non smetteva di fissare il ragazzo da quando si era avvicinato.
Lui le sorrise in risposta e subito lei si voltò arrossendo violentemente.
“Carino vero?” commentò Alison ridacchiando sottovoce, mentre la bionda si limitò ad annuire.
“Allora Zayn, non sembri inglese, da dove vieni?” chiese Nicole rompendo quel silenzio imbarazzante.
“Bè, sono nato a Bradford ma, in effetti, i miei genitori vengono dal Pakistan, si sono trasferiti qualche anno prima che io nascessi” rispose lui con tranquillità camminando affianco a Niall.
I quattro ragazzi continuarono a chiacchierare finché arrivarono di fronte a casa di Nicole. La ragazza salutò i suoi amici con un abbraccio veloce e Zayn con un timido cenno della mano, per poi filare di corsa dentro casa.
“Ci vediamo questa sera!” le urlò Niall mentre chiudeva la porta, sperando che lei lo avesse sentito.
“Oh, Zayn, perché non ti unisci a noi? Questa sera ceniamo da me per festeggiare l’inizio di questo nuovo meraviglioso anno scolastico” chiese il biondo, ironizzando sulle ultime parole.
“Certo, siete sicuri che non disturbi?” chiese il moro in risposta.
“Tranquillo, la mamma di Niall cucina sempre troppo!” commentò Alison massaggiandosi la pancia.
Niall si fermò dopo qualche passo. “Io sono arrivato, allora ci vediamo questa sera” disse abbracciando Alison e ammiccando verso Zayn.
“A dopo ragazzi!” disse la mora salutando i due vicini di casa, per poi avviarsi da sola verso casa sua.
Alison camminava distrattamente, guardando il cielo di settembre che pian piano si schiariva illuminando le basse case della periferia londinese, senza accorgersi della ragazza che singhiozzava appoggiata alla staccionata della sua casa.
La mora si fermò di colpo. “Quinn?”
 
 

 

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