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Autore: MadHatter96    08/06/2012    2 recensioni
"… sì, quello è un ragazzo! Avrà circa la mia età: è abbastanza alto, dei capelli biondi tagliati a caschetto irregolare gli ricadono sugli occhi color ghiaccio e un crocifisso gli ricade sul petto. Questa visione mi fa provare una sensazione di sollievo, supportata anche dalla tavoletta di cioccolato che sgranocchia: per me il cioccolato è sempre stato un simbolo di allegria..." (MelloxSayu)
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mello, Sayu Yagami, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Destino
 
Capitolo 17
 

POV MELLO

“A te non deve interessare chiaro?”  Sayu… per favore ascoltami! Ti porterà solo guai!
“Certo che mi interessa! Quella lì vi ammazza!” Il mio cuore perde un battito. Non deve pensare a noi! Deve pensare a sé stessa, non ci arriva? Altrimenti rischia anche lei di rimetterci la pelle… non può, non voglio!
Non so cosa farei se morisse… io non posso permettere che una persona così… come descriverla? Io l’ho rapita, le ho fatto del male… e ora è preoccupata per la mia incolumità. Non posso permettere che le succeda qualcosa, nessuno la deve toccare.
“Lei non è Kira, Sayu!” Cerco di convincerla, devo farle capire… deve capire di stare lontana, al sicuro.
“Ma è dalla sua parte!” Ha ragione, quando si ha a che fare con un fedele di Kira c’è sempre del rischio, che abbia o non abbia un Death Note… ma è per questo che lei non si deve immischiare.
Chiudo velocemente gli occhi valutando se è giusto o no fare quello che sto per fare per poi riaprirli subito.
Ti ricordi Sayu, quando ti ho rapita? Il Mello che ti ha rapita?
Sappi che io non sono così… però… devo farlo.
È giusto così.
Alzo la voce fino a gridare: “Sayu dannazione, non complicare le cose!!”
“Mello… sta’ calmo.” La voce di Matt è solo un sottofondo.
“Sei tu che le complichi!” Alza la voce anche lei ma vedo perfettamente che non è abituata.
La vedo così fragile… avrei voglia di abbassare lo sguardo e chiederle scusa, come ormai sono abituato a fare con lei.  Ma non posso. Devo proteggerla, devo assicurarle la salvezza. Almeno a lei, lei ha fatto così tanto per me senza accorgersene. Non lo ammetterò mai, anche perché forse non ne avrò il tempo… ma senza di lei la mia vita sarebbe stata di gran lunga peggiore, non avrei mai avuto una persona da… amare.
L’unica pecca è quella di averla incontrata troppo tardi.
Lei torna al suo tono di voce abituale “Mello, io mi sto solo…”
La sua dolce voce, so consa vuole dire. E non posso fare a meno di provare una tenera gioia nel saperlo.
Ma non posso dagliela vinta! Lo devo fare per lei…
“Preoccupando?!” Grido prepotente su di lei. Mi sento come un leone contro un cucciolo di cervo. Le sto facendo paura? Non vorrei… ma se questo la farà allontanare da me… è meglio così.
Se lei per me è la salvezza io sono la disgrazia. Non posso essere egoista.
Scatto verso di lei e le afferro i polsi facendola sbattere sulla parete. Ho paura a stringerla, come se si potesse spezzare da un momento all’altro.
“Preoccupati per te ragazzina!” Questo è un pensiero sincero. È quello che io voglio che faccia.
Le ho sempre detto di abbandonarmi e di fare la sua strada. All’inizio perché non la ritenevo importante anche se lo era… ma ora…
“M-Mello…” Chiama il mio nome. Quanto vorrei dirle quello vero.
La vedo fragile e perfetta allo stesso tempo. La vorrei abbracciare come avevo fatto due settimane fa… vorrei posare le mie labbra sulle sue come stavamo per fare.
Ma non posso, non ne ho il diritto.
Merda, se non fossi stato così… stronzo, forse avrei potuto…
Ma no, lei è troppo angelica per uno come me.
“Non cercare di intenerirmi, tanto sai che non ce la fai!” Le grido lei chiude gli occhi come per non sentire le parole che ho appena urlato. Sì, mi sto comportando come mi comporterei con chiunque altro.
Come mi sono comportato anche con lei quando l’avevo conosciuta.
Sento Matt che cerca nuovamente di fermarmi. Lo ignoro.
“Lasciami fare! Lascia che faccia quello che voglio! Tu non ti devi intromettere chiaro?!” Lei ha gli occhi umidi.
Perdonami Sayu, lo sto facendo per te, perché tu… mi hai regalato una vita vera.
Lasciami pure morire… ma tu salvati.
I suoi occhi insicuri si infiammano, era questo il mio obbiettivo… eppure…
“Stupido…” Dice a denti stretti. Io la guardo come per sfidarla. L’ho fatta arrabbiare… vorrei dirle perché mi sto comportando così, ma annullerei l’effetto.
“Ti fai ammazzare, non lo capisci?!”  No, è arrabbiata perché non vuole che mi facciano del male. Mi mordo la lingua quando sento una sensazione di sollievo pervadermi il petto.
Non devo sentirmi sollevato… lei.. deve allontanarsi.
“ Chissenefrega!” Urlo. È vero… non mi importa di morire. Non se so che lei è salva. Lei vuole che Kira sia catturato, e io morirò per questo.
“A me dannazione! Secondo te perché sono qui? Perché sono sempre stata qui?! Capisci Mello!” Mi ha detto di capire, ma io non posso. Io posso capire solo il mio comportamento… ma non il suo. Non capisco perché è qui al mio fianco, e non capisco perché ci tenga tanto a me.
“Io capisco soltanto che sei una stupida ragazzina!” Perdonami.
“Sai che ti dico?!” Ricomincia a gridare “Fa quello che vuoi! Vai da lei, rapiscila… anzi! Vai davanti a Kira a volto scoperto e urlagli il tuo nome! Fatti ammazzare! È questo che vuoi no?! A te piace! Certo, perché tu devi fare del male… allora fa soffrire altra gente! Sai che ti dico? Meglio così. Esci dalla mia vita e vattene. Vuoi morire?! Bene auguri!! Tutto quello che vuoi, non dico nulla! Solo una cosa… non farmi più così male!”
Il mio respiro si mozza. I suoi occhi allagati dalle lacrime mi guardano devastati.
Lei mi odia.
Le ho fatto male.
È giusto così.  Lei mi ha odiato… lei ha vissuto con il dolore per colpa mia.
Mi vuole morto… però perché… io volevo che se ne andasse da me, ma ora… ora vorrei solo che lei mettesse la mano sulla mia cicatrice e la accarezzasse, che appoggiasse la testa sul mio petto e mi dicesse ancora di non morire… ma lei non vuole più che io sopravviva.
Non le interessa della mia vita… non vuole più starmi vicino. È giusto così… era quello che volevo.
No, non l’ho mai voluto… era quello che era giusto per lei… ma io sono troppo egoista per volerlo.
Apro la bocca per parlare e dirle che mi rimangio tutto. Che l’unica cosa che volevo era garantirle la salvezza… ma il pensiero che così forse le farei ancora più male mi blocca.
Sento le sue mani premere contro la mia pancia: quelle mani che mi avevano accarezzato con affetto ora mi respingono.
Mi lascio cadere all’indietro… non ho la voglia di sostenere il mio corpo. La vedo oltrepassarmi in lacrime.
Rimango lì in silenzio.
“Sei uno stupido Mello.” Dice Matt.
“È giusto così.” Rispondo a bassa voce e quelle parole mi lacerano l’anima.
Lo sento uscire.
Io rimango immobile.
L’ho persa. Ma che diavolo dico? Non è mai stata mia.
Eppure mi ero illuso. Ho fatto finta di volerla allontanare, ma per tutto il tempo non ho fatto altro che sperare di fallire.
E per una volta che non volevo vincere l’ho fatto. Lei se ne è andata… e io non ho più nessuno… Matt… ma è giusto coinvolgerlo?
Per istinto mi alzo e mi dirigo verso la porta con la stupida speranza di potermela riprendere.
Mi fermo a metà scala: vedo lei, tremante tra le braccia del mio migliore e unico amico.
Sì, consolala Matt. Proteggila tu per me.
Io sto per morire… non posso fare altro. Anche se sopravvivessi a Kira… la mia esistenza sarebbe solo un dolore in più per lei.
Vorrei andare lì, rivendicare il possesso di lei avvolgendola tra le braccia, continuare il bacio mai avvenuto e sussurrarle il mio addio all’orecchio.
Ma non posso.
Matt… te la affido. Fa quello che avrei voluto fare io.
Tsk! Che tenero. Mi faccio quasi schifo!... Non è vero, non finché lo faccio per Sayu.
Ritorno nell’appartamento e guardo sotto la finestra. Matt per fortuna non ha portato via il camion.
C’era da aspettarselo… figurati se obbediva tempestivamente agli ordini. Meglio così.
Non so quando dovrò mettere fine alla mia vita… ma sarai il mio pensiero fino alla fine Sayu.
Sringo le mani sul mio ventre dove per l’ultima volta lei mi ha toccato.
Il respiro si fa faticoso e vedo la mia vista annebbiarsi.
Pongo rapidamente le braccia avanti dolorosamente sorpreso: è mai possibile?
No… non mi capitava più da quando sono entrato nella Wammy’s House.
Nemmeno quando ero un bambino. L’unico ricordo di quando mi è successo è stato quando…
Ma non ci sono dubbi. Una scia calda mi percorre il viso dalla parte intatta… forse anche sulla cicatrice ma io non posso sentirla.
Tocco con la punta delle dita l’acqua amara che da tanto tempo non usciva da me.
Sorrido ironico: Sayu… anche questo sei riuscita a fare?
Salto in piedi sul davanzale.
Addio Matt.
Addio Sayu… vorrei dirti altro ma sono troppo orgoglioso per farlo.
Spero per te che la teoria su Kira non sia vera anche se dubito fortemente su questo.
Salto sul tetto del camion come abbiamo fatto quando siamo andati al Disneyland.
Il camion è rimasto qui fermo sul retro per due settimane?
Mi rendo conto che sto solo cercando di distrarmi… perché ora non ci sono Matt e Sayu ad aspettarmi.
Potrei raggiungerli se volessi… ma non sarebbe giusto.
“Matt… per l’ultima volta… rimani tu con lei.” Mormoro, come se lui potesse sentirmi.
Vorrei averla accanto fino all’ultimo. Ma è così che deve andare… devo pagare.
Salgo sul veicolo mettendolo in moto con l’immagine di lei incisa dentro di me.
 
Continua…

Ok, capitolo sentimentalistico... forse troppo... ma per varie ragioni doveva esserci. Se no Mello sembrava un pezzo di pietra leggermente affusolata...
Comunque grazie a tutti :)
  
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