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Autore: ticci    08/06/2012    2 recensioni
Una proposta che può far risentir accettato un uomo tormentato, più che dagli altri, da se stesso.
Partecipa al contest: "Scegli la casa ed il personaggio" indetto da TheGhostOfYou sul forum di efp, classificandosi dodicesima
Sesta classificata, a pari merito, su 31  partecipanti, al "My edit contest" di Chibylilla sul forum di efp
 
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, James Potter, Remus Lupin, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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UNA NUOVA OPPORTUNITA'


“Grazie Remus, per avermi ricevuto in una così calda giornata estiva”.
“Si figuri, professore. Si accomodi”.
Ancora non capiva il motivo della visita del vecchio mago. Era rimasto molto stupito quando, la settimana precedente, aveva ricevuto un gufo, con un messaggio dove gli veniva fissato un appuntamento da Albus Silente.
Da quanto tempo che non parlo con lui. Quando è stata l’ultima volta che ci siamo visti? Ah, sì… al funerale di Lily e James.
“Mi scuso per la semplicità della mia casa, ma è l’unica cosa che posso permettermi. Però posso offrirle dell’Acquaviola fresca. La desidera?”.
“La accetto molto volentieri. Oggi fa molto caldo. Ti ho portato degli Zuccotti di Zucca. Ricordo che ti piacevano molto!”
“La ringrazio”.
È vero. Da ragazzo ne andavo molto goloso.
Dopo qualche colpo di bacchetta, Remus sistemò sul semplice tavolo i bicchieri colmi dell’unica bevanda che possedeva. Il professor Silente ne prese in mano uno, e alzandolo brindò: “Alle nuove opportunità”.
Remus si unì al brindisi del vecchio insegnante, non capendo appieno le parole del mago, ma non si pose domande: era abituato alle sue stravaganze.
“Oh! Ci voleva proprio! Come andiamo, ragazzo mio?”: domandò, dopo ver bevuto con gusto l’Acquaviola, Albus.
“Direi bene… lei?”. Remus non era mai stato un abile conversatore. Preferiva ritirarsi, per stare solo con se stesso.
Meglio che le persone non sappiano chi, o meglio, cosa sono.
“Non c’è male, anche se l’età comincia a farsi sentire”: rispose, allegramente il mago.
Poi aggiunse: “Come ogni anno, in questo periodo, sono alla ricerca di un nuovo insegnante per Difesa Contro le Arti Oscure”.
“Che cosa è successo al precedente?”
“Al professor Allock? Penso che abbia… dimenticato… perché gli piaceva insegnare”: rispose, allegramente, il professor Silente.
Seguì un momento di silenzio, in cui Lupin si guardava nervosamente le mani, mentre l’insegnante osservava, con curiosità, la stanza.
Ho capito dove vuole andare a parare.
“Professor Silente, se pensa di chiedere a me di ricoprire il ruolo di docente in Difesa Contro Le Arte Oscure, sono costretto a rifiutare”.
“Sei sempre stato un uomo molto perspicace, Remus! Sì, sono qui per chiederti di diventare un nuovo insegnante di Hogwarts!”.
“Come può chiedermi una cosa simile? Si è dimenticato cosa sono? Vuole mettere in pericolo tutti i suoi studenti, una volta al mese?”.
È assurdo! Come può aver solo pensato di scegliere me! Io, in mezzo a tutti a quei giovani ragazzi, che potrei condannare a diventare… MOSTRI, come me… con un semplice morso!
“So benissimo CHI sei, Remus. Sei un brav’uomo, e un mago molto abile. Potresti aiutare molti giovani maghi a sviluppare il loro potenziale, con la pazienza, la conoscenza, e le abilità che possiedi. È da diversi anni che manca un insegnante qualificato e preparato come te”.
“Mi lusingano molto le sue parole, Preside, ma si è dimenticato del mio problema mensile…”.
“Ah sì! Come diceva James Potter? Il tuo piccolo problema peloso?”.
Remus sorrise al solo ricordo.
James.
Silente aggiunse: “Ho pensato a tutto io. Sei riuscito a frequentare la scuola senza problemi, riuscirai anche a insegnare. Hai sentito parlare della Pozione Antilupo?”
“Sì… e so che è difficilissima da fare”: disse Remus.
Se ne era documentato, quando aveva letto la notizia su un giornale. Occorrevano molti ingredienti, e la sola dimenticanza di uno di questi, poteva renderla inefficace. La pozione non impediva la trasformazione in lupo mannaro, ma, almeno, permetteva di rimanere lucidi ed evitare, quindi, di uccidere o ferire altre persone, senza nessun motivo. Remus quando aveva letto l’articolo, ne era rimasto entusiasta, ma allo stesso tempo spaventato. Entusiasta perché, qualora funzionasse, non avrebbe mai più corso il rischio di uccidere o contagiare innocenti vittime; spaventato perché affrontare la trasformazione a mente lucida, doveva essere più dolorosa del solito.
Solo Merlino sa, quanto straziante sia la metamorfosi.
Ogni volta che il potere della luna lo induceva a trasformarsi, sentiva che la sua bestia prendeva il sopravvento, schiacciando in un angolino il suo vero io, inerme di fronte alla forza, alla ferocia, alla potenza di quel lato del proprio essere, che tanto odiava.
Sì, è e sarà sempre parte di me, a prescindere da qualsiasi cosa io faccia o decida di fare. Come posso passeggiare tranquillo nei corridoi di Hogwarts e condannare altre persone a vivere come vivo io, con la perenne paura che le emozioni, le sue emozioni, prendano il sopravvento?
Silente osservava attentamente il mago invecchiato troppo velocemente, di fronte a lui, e disse: “Severus riesce a farla”.
“Piton? Non credo che se sappia che è per me, la farebbe”.
“Tu credi?”.
“Già.”
“Mi risulta che tu non abbia mai agito contro di lui, come invece facevano Sirius o James”: disse, gentilmente, il vecchio mago.
“Sì, ma non ho mai neanche impedito loro di farlo”: rispose Remus, trattenendo un sorriso, ricordando i lunghi battibecchi con i suoi migliori amici, ogni volta che li rimproverava quando li vedeva compiere qualcosa contro le regole o di stupido.
“È giunto il momento di superare le avversità tra voi. Sei sempre stato un uomo onesto, Remus, quindi puoi ammettere che Severus è molto abile con le pozioni”.
“Come fate a essere sicuri che sia giusta, eseguita così? Non ci possiamo permettere che sia sbagliata”.
“Non sei l’unico licantropo che conosco, Remus. L’abbiamo provata su di loro e ha sempre funzionato. Te lo garantisco io”.
Dopo qualche minuto di silenzio, in cui Lupin rifletteva sulle parole del mago, Silente aggiunse, con un vago tono divertito: “Sul posto, dove potrai recarti, durante la trasformazione, non ci sono problemi. Userai lo stesso dei tuoi anni a Hogwarts. Agli abitanti di Hogsmade farà piacere sapere che i vecchi fantasmi che la popolavano, sono tornati”.
Remus sorrise.
La Stamberga Strillante. All’inizio odiava quel posto, dove doveva recarsi da solo, e all’oscuro di tutti. Era un segreto in più da custodire. Ma poi quando James, Sirius e Peter avevano scoperto la sua natura sovrannaturale, avevano deciso di non abbandonarlo, di aiutarlo ad affrontare le terribile notti di luna piena con lui, diventando Animagus.
Non era più solo mio, ma era il nostro segreto.
Ricordava le ore trascorse a parlare con i suoi amici, per raggiungere il Platano Picchiatore senza farsi vedere dai professori, dai Prefetti, dai Capo Scuola o da Gazza. Come diceva sempre Sirius, quando Remus fu nominato Prefetto, divenne più semplice uscire, o evitare le punizioni.
Sirius.
“Professore, ha letto della fuga di Sirius Black da Azkaban?”
“Curioso che quando ti parlo della Stamberga Strillante, tu pensi a Sirius Black!”.
Remus arrossì. Silente scoppiò a ridere e disse: “Tranquillo. I tempi in cui posso punirvi sono passati, da molto. Comunque, sì, ho letto. Stupefacente. Ho sempre saputo che era un mago valoroso!”.
“Lei è tra i pochi maghi che lo crede innocente?”
“Sì. Non avrebbe mai tradito James e Lily. Per lui, voi eravate, e continuate a essere, come fratelli. Tu cosa credi, Remus?”
“Non lo so. Mi aiuta a credere che sia stato lui, per dare un significato alla morte di James e Lily Potter. Però, nel profondo so che non è vero”.
“Segui sempre quello che ti dice il cuore, Remus. Sempre”.
Dopo un po’, Remus domandò: “Di Harry non mi racconta niente?”.
“Come?”
“Harry, il figlio di James, il Bambino-Che-È-Sopravvissuto? Dovrebbe aver iniziato la scuola un paio di anni fa”: chiese Remus.
Ricordava ancora la gioia nel volto di James, la prima volta che l’aveva visto con il braccio il neonato, e il timore che provò all’idea che James non avrebbe più voluto vederlo, per paura di contagiare il piccolo Harry.
Anche quella volta mi sbagliavo. Mi sei sempre stato vicino.
Lily e James lo chiamavano tutte le settimane, nei diversi luoghi in cui erano costretti a nascondersi. Il piccolo incominciava a riconoscerlo e a sorridergli ogni volta che lo vedeva. Quel semplice gesto, gli bastava per riscaldargli il cuore, e alleviargli le sue pene. Remus era arrivato a una difficile conclusione: non avrebbe mai avuto figli, per paura di trasmettere la licantropia ai suoi discendenti. Tuttavia, James permetteva a lui di godere un po’ della felicità della sua famiglia, e a Remus andava bene. Si sentiva membro di una famiglia.
Dicevi sempre che eravamo un’unica famiglia.
Chi vi ha tradito? Con voi è morta una parte di me.
“È molto in gamba. Ha ereditato i pregi di entrambi i genitori. Se verrai a insegnare, lo vedrai sicuramente”: disse, gentilmente, il vecchio preside.
Poi aggiunse: “Ora devo salutarti, Remus. Grazie per la disponibilità. T’invito a pensare attentamente alla mia proposta di lavoro. Ho detto che conosco molti maghi, di cui molti licantropi, ma a pochi affiderei i miei studenti. Tra questi, ci sei tu. Tra una settimana, ti manderò un gufo per sapere cos’hai deciso. Nelle migliori delle ipotesi, ci rivedremo il 1° settembre”.
“Ci penserò su. Mi fa molto piacere che abbia pensato a me. Le farò sapere, professore” e allungò la mano per stringere quella del vecchio mago. Quest’ultimo rispose con una forza, nonostante l’età avanzata. Dopodiché si Smaterializzò, e Remus rimase solo con i suoi pensieri.
 
Un licantropo che insegna ad Hogwarts? Se si sapesse, i genitori non manderebbero più i loro figli a scuola.
Sono un mostro, che convive con una bestia, che ha sete di sangue, che vorrebbe addentare la tenera carne di qualsiasi essere umano di cui fiuta l’odore. Non ho mai ucciso e contagiato nessuno, non solo perché è sbagliato, ma anche e soprattutto, per evitare di scoprire cosa si prova nell’avere il sapore del sangue altrui in bocca, fiutare la paura di chi sto per addentare sotto le mani, vedere una nuova bestia nascere negli occhi della mia vittima, inebriarmi della sua paura. E se tutto ciò mi piacesse? E se queste sensazioni prendessero il sopravvento, facendo scomparire così il mio lato umano? No, non posso rischiare.
Cosa continuamente mi ripetevano James, Sirius e Peter?
 
James: “Tu non sei come Grayback. Tu non avresti contagiato nessuno per vendetta. Tu non vai in giro a mordere, per puro piacere. Tu provi emozioni umane, come l’amicizia, l’amore, la gioia, ma anche la sofferenza, il dolore, la tristezza. Se la parte animale di te avesse il sopravvento, tutto ciò non lo proveresti. Sentiresti solo la sete di sangue della tua bestia, usando le tue parole. Tu sei prima di tutto un uomo”
Remus: “Ma io non posso separarmi da lei. È sempre con me”
Sirius: “E lo sarà sempre, Lunastorta. Devi solo convincerti che tu sei molto più forte di lei”
Remus: “Non durante la luna piena”
Sirius: “Durante la luna piena ci saremo noi, con te, sempre. Ti aiuteremo”
James: “Puoi contarci”
Sirius: “Peter?”
Peter: “Come dici tu, Sirius”
Remus: “Grazie”
James: “Non ringraziare, Lunastorta. Noi siamo amici”
 
Ragazzi, quanto mi mancate. Probabilmente senza di voi, la mia bestia avrebbe preso il sopravvento molto tempo fa, invece voi mi avete aiutato, mi avete fatto sentire accettato. Che cosa diresti adesso, James, se mi vedessi vivere così, ai bordi della città, senza vedere nessuno, per paura di farmi conoscere, per timore di mostrare lei.
 
James: “Lunastorta, devi lasciarti andare, permetti agli altri di conoscerti”.
Remus: “Come posso farlo?”
James: “Il tuo lato umano è decisamente meglio, rispetto a  quello del tuo ehm… piccolo problema peloso…”
Remus: “Non tutti sono comprensivi come te”.
James: “Non quelli che contano. Non precluderti opportunità, Remus, per paura di te stesso… sei un ottimo mago, e per di più Grifondoro!”
 
Non precludermi opportunità. Me lo hai ripetuto moltissime volte, quando abbiamo finito la scuola. E io che faccio? Il contrario di quello che mi hai sempre detto. Sì, James. Ho paura, ho tremendamente paura, di stare bene e ritrovarmi ancora da solo con me stesso e con la mia bestia, come negli ultimi anni, da quando tu sei morto, Sirius è stato imprigionato e Peter è sparito.
Riuscirò di nuovo a sentirmi prima di tutto uomo e poi licantropo? Senza di te e il tuo sostegno, è dura sopportare gli sguardi degli altri maghi quando scoprono la mia condizione, un misto di paura e orrore. Riuscirei a sopportare quello di giovani maghi?
E in Harry, quando scoprirà cosa sono?
Chissà perché Silente ha scelto me?
 
Sirius: “Dobbiamo inchinarci di fronte al nuovo Prefetto?”
Remus: “Smettila, Felpato. Chissà perché Silente ha scelto me”
James: “Perché sei molto intelligente…”
Sirius: “Studi molto…”
James: “Sei serio, per cui la tua autorità sarebbe rispettata…”.
Remus: “… e per tenere sotto controllo voi due!”
 
Silente vuole che protegga Harry? Ma da cosa? Chi teme? Che Sirius vada ad ucciderlo?  Mica credeva nella sua innocenza?
Non mi dispiacerebbe aiutare Harry, sarebbe un modo per ringraziare James per tutto quello che ha fatto per me. E chissà se assomiglia a James o a Lily. Speriamo abbia ereditato i suoi occhi. Quei magnifici occhi verdi, che non mi hanno mai giudicato, non hanno mai avuto paura di me, che hanno sempre creduto in me.
Ritornare ad Hogwarts. Non ho ancora trovato un posto in cui mi sia sentito così bene come in quei 7 anni. Lì, avevo degli amici che mi hanno accettato per quello che ero: James, Sirius, Peter e Lily.
Lì, ho imparato molte cose. Ricordo lo stupore che provai la prima volta che entrai in biblioteca. Quanti libri da leggere, da studiare, da assimilare.
Lì, per la prima volta, ero prima Remus e poi lupo.
Voglio sentirmi ancora così.
 
***
 
Professor Silente: “E ora, prima di guastarci il delizioso banchetto, alcuni avvisi che riguardano il nuovo corpo docenti. Sono lieto di annunciarvi il nuovo insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure: Remus John Lupin”.







GIUDIZIO DI THE GHOST OF YOU:

Grammatica, lessico, sintassi: Non ho trovato nulla di grave, però ho trovato qualche frase che stona. Te le segno sotto così le puoi correggere.
“Era rimasto molto stupito quando […] la settimana scorsa aveva ricevuto” sarebbe meglio mettere “la settimana precedente
“Curioso che quando ti parlo […] tu pensa a Sirius Black”. È corretto così: “ tu pensi a Sirius Black”
A parte quello e qualche virgola di troppo, non è male.

8/10


Stile: Ho letto la storia in modo scorrevole, nonostante mi sia fermata un paio di volte per le pause dettate dalle virgole. Hai un buon potenziale, l’unica cosa che ti consiglio è evitare di scrivere “Sirius:” “James:” quando devi descrivere un dialogo avvenuto nel passato. Piuttosto integra i dialoghi con “disse James” o “Esclamò Sirius”.

8/10

IC personaggi: Ho adorato il tuo Remus. Hai espresso bene il suo carattere particolare, il fatto che sia sempre diviso in due. Non riesce a vivere la sua vita come dovrebbe perché è troppo preoccupato di ciò che potrebbe fare, e si nega tante possibilità. Anche Silente è coerente con il personaggio che conosciamo.

10/10

Originalità: Ho letto tanto di Remus, ma mai sulla sua decisione di tornare ad Hogwarts e sul suo incontro con Albus. Solitamente si tende a parlare di lui con Tonks. Brava, bel lavoro!

9/10


Gradimento personale: Lettura gradevole, che mi ha fatto parecchio tenerezza; mi piace Remus e mi piace come l’hai descritto, con luci ed ombre che si alternano in lui.

4,5/5

 

Totale: 39,5/45


GIUDIZIO DI CHIBYLILLA “Una nuova opportunità” di Ticci.EFP
“Che cosa è successo al precedente?”
“Al professor Allock? Penso che abbia… dimenticato… perché gli piaceva insegnare”: rispose, allegramente, il professor Silente”

GRAMMATICA E PUNTEGGIATURA 9.5/10
STILE E FORMA 8.5/10
CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI 9.5/10
GRADIMENTO PERSONALE 9.0/10
TOTALE 36.5/40
Per prima cosa, ti chiedo scusa per aver usato la citazione meno rappresentativa dell’intera storia, ma mi è piaciuta troppo per poterla ignorare!
E ora passiamo alle cose serie: la storia è scritta bene, solo che avrei evitato lo stile copione (James:…; Remus:…).
Per il resto mi è piaciuta davvero: ok, il momento trattato non è forse il più interessante in assoluto, ma è proprio questa la cosa bella! Il fatto che tu sia riuscita a rendere interessante e commovente la vicenda, usando la visita di Silente solo come spunto per il resto.
Le riflessioni di Remus sono sempre di un certo livello, non c’è che dire, è un personaggio davvero profondo e difficile da interpretare.
  
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