Mi stava supplicando. Supplicando, dico. Sirius che mi supplica, quando mai? “No” gli ripetei, deciso ad ignorarlo. “Soltanto per questa volta!” esclamò. “Solo? Mi sbaglio se dico che me l’hai chiesto come minimo altre mille volte?” domandai ironico. Sirius si grattò la testa, un po’ in imbarazzo. “Sì, hai assolutamente ragione, vecchio mio, ma questa volta … questa volta sarà diverso” dichiarò. “L’hai sempre detto, ma mai è finita così” “Eh, beh, dettagli …” “No” risposi per l’ennesima volta, girandomi per andarmene alla Sala Comune. “James, ti farò qualsiasi favore, ti pagherò tutti i dolci di Mielandia che vuoi, ti aiuterò con Lily …” Mi fermai un attimo, impietosito: “Lily? Che ne sai tu più di me di Lily?” “Beh, potrei …” “Amico, lascia stare. Sono stanco, ora vado a dormire, Pulcioso: domani devo ripassare Divinazione” “A quest’ora, Cornuto? Attenzione, domani devi alzarti presto!” “Lasciami in pace! Dovresti provare anche tu a studiare un po’, di tanto in tanto. Sai, ho deciso di diventare una persona migliore.” Lui sgranò gli occhi. “James, che ti hanno messo gli elfi domestici nel succo di zucca, questa sera? E’ da vari giorni che ti comporti così, non ti riconosco più, non trovo più il James malandrino che eri …” “Forse perché ho deciso di cambiare, Sirius. E anche a te non farebbe male cambiare aria”. “Vattene pure, James, chi sei tu per dirmi questo? E io che pensavo di conoscerti! E’ per la rossa, vero? E’ vero, è bella, simpatica, intelligente... ma … James, tu vuoi davvero cambiare la tua vita per lei?” “Sì” risposi deciso prima di smaterializzarmi. * Lei era lì. Bella come il cielo d’inverno, con in mano un romanzo. “Ciao, Evans!” la salutai. “Ah, ciao Potter. Sei qui per torturare qualcuno fra quelli del primo anno?” “Ehm, non esattamente. Sai, io mi chiedevo se tu … cioè, solo se puoi, ma soprattutto se ti va … Non è che potresti aiutarmi in Trasfigurazione? Perché io ho studiato, ma non sono riuscito a capire molto gli appunti, e ti giuro che mi sono impegnato questa volta, ma …” Lily aveva la faccia più bianca di un fantasma. “Tu mi stai chiedendo una mano a studiare Trasfigurazione. Il celebre Ramoso mi sta forse chiedendo un aiuto, rinunciando alle sue marachelle con Felpato?” “Io e Sirius abbiamo litigato” risposi io “per la prima volta”. La faccia di Lily era a dir poco sbalordita. “Stai … dici sul serio?” “Non sono più il James che conoscevate, come ha detto Sirius. Così, magari, quando lo vedrai con i tuoi occhi … forse potresti innamorarti di me!” ipotizzati ridendo. “Sei sulla buona strada, Ramoso. Dunque, Trasfigurazione. Cos’è che non hai capito?” “Ehm, in verità non ho proprio digerito l’ultimo capitolo.” Studiammo per alcune ore, interrotti dalla pioggia novembrina che picchiava sulla finestra: un suono, comunque, piacevole e rilassante. “Quindi è impossibile che una formula del genere funzioni, no?” domandai ridendo. “Esattamente, vedo che hai capito, James” sorrise lei. “E’ tutto merito tuo, sei unica, Evans” “Oh, non è vero, sei tu quello che ha fatto tutto” “Ma non ce l’avrei mai fatta senza di te.” Le nostre facce si stavano avvicinando, la luce delle fiamme che danzavano nel caminetto accanto… E poi entrò Sirius. Alquanto arrabbiato, tra l’altro. “Pensavo fosse tutto uno scherzo, ma a quanto pare, mi sbagliavo. Addio, Ramoso”. E quello che fu il mio migliore mi lasciò lì, con una sbalordita Lily Evans e gli appunti di Trasfigurazione sparsi sul tavolo.