Letters
to Finn.
20
Maggio 2013.
Ciao
Finn,
L’altro giorno mi sono
ritrovato a pensarti, involontariamente, mentre facevo un compito di
chimica.
In genere non lo faccio. In genere non ti penso. Non perché
tu non mi manchi, o
altro. Solo che non mi va di stare male perché non ti vedo
più e perché non ti
immagino col sorriso che sono abituato a vedere, solo per quello. Per
quanto mi
riguarda sono orgoglioso di te, sono contento che
nell’esercito ci sia una
persona che so che conserverà la sua umanità. Ora
non mi va di riempire questa
lettera di critiche alla tua scelta. Forse non sono la persona
più giusta per
criticarti. Ma sono sicuro che alla fine non siamo poi tanto diversi.
Entrambi
abbiamo lasciato che qualcuno decidesse per il nostro futuro e se io ce
l’ho
fatta a tirarmi indietro in tempo, tu hai lasciato che tuo padre
scegliesse per
te. In ogni caso, lasciamo perdere, va bene? Ci saranno altri momenti
in cui
parlare di tutto questo gran casino che è la tua vita.
Voglio parlare un po’
dei ricordi che io e te abbiamo assieme. Spero di ricordartene qualcuno
che col
tempo è andato perso. Per me ogni amicizia instaurata a
scuola è importante.
Siete stati i compagni più importanti della mia vita e
sinceramente voglio
conservare questi rapporti per sempre. Ogni tanto sento Puck, tramite
telefono.
Ci diciamo sempre che non appena tornerai faremo una grandissima
rimpatriata e
che ti faremo ubriacare finché non chiamerai il generale
dimettendoti.
Sinceramente non so se ci si può dimettere dal tuo status di
soldato, ma noi c’immaginiamo
sempre così le situazioni. Molto spesso sento anche Rory,
Sam e Blaine i quali
sono ancora al McKinley. Mi fa piacere sentire la loro voce, anche se
la
persona che mi manca di più, trovandomi lontano da lui, per
quanto riguarda
l’ambito amichevole è Artie. Mi manca confrontarmi
con lui e parlare con lui.
E’ sempre stato il mio migliore amico. Eravamo come te e
Puckerman, ci
coprivamo le spalle a vicenda e ci piaceva farlo, si. Sono
convintissimo che il
nostro miglior anno sia stato il primo, d'altronde ci siamo conosciuti.
Mi
viene davvero impossibile dimenticare il nostro sguardo
all’interno dello
spogliatoio. Eravamo molto spaventati da Ken Tanaka, e a dire la
verità io
nemmeno pensavo fosse all’altezza di insegnarci qualcosa.
Voglio dire, andiamo,
l’hai visto? Secondo te che fine ha fatto? Ho sentito che
è entrato in un
brutto circolo di droga… Ma comunque. Dio, ti ricordi quanti
erano i giri
minimi per entrare in squadra? Io credo di aver perso il conto durante
il
trentatreesimo. Tu giravi, giravi, giravi. E non so come cavolo hai
potuto
farcela. Mi ricordo che il primo pensiero che ho fatto, quando ti ho
visto è
stato ‘Se questo mi cade addosso, muoio!’ Non puoi
biasimarmi, hai visto la
stazza che hai? Sicuramente è buono che tu ce
l’abbia nell’esercito.
La prima festa, te la
ricordi Finn Hudson? Se ci penso ancora rido. E’ bello non
essere l’autista
designato, eh? Poveri ed innocenti ragazzi che eravamo. Non reggevamo
l’alcool
per niente, ma è stato fantastico soprattutto
perché stringemmo li il nostro
legame.
“Sembri Jackie Chan.”
Scoppiammo a ridere entrambi. Ubriachi, certo.
Ma divertiti, si, particolarmente. Il mio ricordo preferito, Finn,
è quando
arrivasti da me chiedendomi quasi in ginocchio di aiutarti a ballare.
I
gotta be free, I just
gotta be free
Daring to try, to do it or
die
I've gotta
... be me.
Gran
bell’insegnamento
quella volta. Born this way, ti ricordi? Fantastico.
Mi manca moltissimo tutta quell’aria di
tranquillità che si respirava al Glee. Mi
mancate voi in generale a dire la verità. Mi mancano le
feste sobrie e quelle
un po’ meno. Le volte che ci incontravamo fuori scuola,
magari al bar, per bere
qualcosa e discutere della scaletta per le provinciali. Mi manca
giocare a
football con voi, ballare davanti a voi. Mi
manca fare parte di qualcosa che mi rende speciale.
Mi manca la normalità che
ero abituato a vivere quando stavo a Lima. Qui è tutto molto
bello, è vero.
Incontro praticamente gente nuova ogni volta che metto il naso fuori
dalla
parta. Il corso di danza è molto bello e le materie
interessanti, ma eravamo
più interessanti noi… come
gruppo.
Soprattutto lavorare come un gruppo. Qui ognuno lavora per se e il
detto chi fa da se, fa per tre non
funziona.
Le conversazioni sono
monotone, a nessuno interessa mai ciò che dici. Inizia ad
interessare solo se è
qualcosa che li riguarda e io, lo sai benissimo, sono un tipo
silenzioso di
mio. Non ho stretto amicizie significative, che potranno essere portate
avanti…
Mi sento solo, ed è la verità. L’unica
e sola verità. Sto scivolando in una
voragine chiamata solitudine, che mi stringe il cuore e mi fa avere
paura.
Tu non ti senti mai solo,
Finn? Chi stringi la notte se hai paura? Hai ancora la tua copertina di
quando
eri piccolo? Mi manca vederla, mi manca anche sentire le tue lamentele,
vedi
tu! Che fai per divertirti li? Voglio dire, ci saranno dei momenti in
cui
smettete di essere soldati e tornate ad essere semplici ragazzi di
vent’anni,
quasi. Vorrei tanto scriverti di tornare a Lima, ma tanto non mi
troveresti. Io
ti aspetto, in ogni caso, se vuoi qui alla mia università.
Non è complicata,
anche una testa di zucca come tu puoi farcela.
Con
questo chiudo, devo
tornare a studiare e a prepararmi per il musical. Si fanno un sacco di
musical
qui, che meraviglia. Spesso riesco anche ad ottenere le parti
principali. Sono
sempre molto orgoglioso di me, quando mio padre attraversa lo stato per
venire
a vedermi, mi fa sentire completo.
Con
tantissimo affetto, Mike Chang.
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damnhudson’s
corner.
Ho
finito la scuola, ho
finito la scuola, yayayayay(?). Anche se mi tocca avere a che fare con
matematica per tutta l’estate sono soddisfatta visto che non
è che io abbia
studiato molto quest’anno, quindi mi è andata
più che bene e mi accontento. J