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Autore: Manila    09/06/2012    1 recensioni
Heero, Relena, un invito a cena e tanti ospiti indesiderati...
STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA. SONO MORTIFICATA E SARO' LIETA DI FORNIRVI SPIEGAZIONI IN VIA PRIVATA. A PRESTO!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heero Yui
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                    -  Girlpower  -
 



Da buona perfezionista, Relena non ha lasciato niente al caso. E’ tutto praticamente perfetto:la posizione del tavolo, la luce delle candele, la distanza dal camino, la musica di sottofondo, addirittura la temperatura dell’acqua. Per non parlare della precisione millimetrica che separa la forchetta dal coltello dal cucchiaio, quasi maniacale…Beh, certo, il gatto che ha preso a giocare con le tende impastandole non è decisamente il massimo ma posso sempre vendicarmi sulla sua padrona domani, no? Ignoro la bestiaccia per evitare di ucciderla e mi concentro sui rumori provenienti dalla cucina, un’orchestrina di sfrigolii, piatti e pentole che si poggiano sulle superfici, che vengono immerse in acqua, che vengono riempiti di cibo e così via. Dopo qualche altro minuto, la principessa entra in soggiorno spingendo un carrellino pieno di vivande, le quali vengono divise in porzioni e servite in tavola. E’ sorprendente la disinvoltura con cui si muove, pensavo che essendo sempre vissuta in case di lusso con servitù al seguito, la ragazza non sapesse gestire una situazione simile e invece devo decisamente ricredermi. Inoltre temevo che mi avrebbe offerto piatti da nobili, ovvero quella roba con nome altisonante la cui dose è pari alla grandezza di un occhio di pernice, ma da quanto la mia vista mi concede di vedere, le quantità sono più che accettabili. La prima cosa che mi piazza davanti è un antipasto.
- Cucina italiana!- annuncia tutta sorridente e io faccio fatica a trattenere la bava che vuole uscirmi dalla bocca, soprattutto se ripenso a ciò che ho dovuto mangiare nello spazio. Prende posto di fronte a me e mi augura buon appetito, stappa una bottiglia di vino e riempie i nostri calici. Un piccolo brindisi e siamo pronti a cominciare a mangiare.  Dopo circa dieci minuti posso tranquillamente affermare che alla fine di questa cena raggiungerò sicuramente il Nirvana, è tutto delizioso! Non faccio in tempo a pensare che mi sto godendo la serata, quando l’inno ufficiale del regno di Sanc Kingdom comincia a diffondersi per la stanza e solo quando vedo qualcosa illuminarsi e vibrare sul mobile accanto al camino, capisco che è stato il telefono ad interrompe l’idillio che si era creato. Ecco un altro geniale regalo del fratellino : il cellulare con inno incorporato. Che pensiero delizioso da regalare alla tua sorellina in occasione dell’ennesimo trattato di pace firmato con una colonia particolarmente ostile…Un po’ dispiaciuta , Relena beve un bicchiere d’acqua per facilitare la discesa del boccone che ha appena fatto e controlla il display del suo cellulare. Scusandosi, si pulisce la bocca col tovagliolo e risponde.
- Pronto? Ciao Dorothy! Veramente non sono a Palazzo…Posso controllare domattina se vuoi…-   Oh no, la maniaca della guerra… Ma non era impegnata in una serata di gala? Che sia successo qualche incidente diplomatico? Improbabile, la chiamata sarebbe arrivata da palazzo, mentre lei sembra da qualche altra parte. Attento Heero, quella donna è capace di tutto ed ha una mente diabolica. Scommetto che il suo scopo sia un altro, è impossibile che una persona che ricopre la sua carica e che sia tanto in confidenza con la principessa, non sappia dove e con chi sia. Non ha chiamato qui per puro caso. Gatta ci cova… La domanda di Relena conferma i miei sospetti
- Rareba, dici? Beh, è stato qui nel primo pomeriggio, prova a contattarlo direttamente a casa sua! Non risponde? Allora prova col cercapersone! Non risponde neanche lì?...- e giù a dispensare consigli su come contattarlo. Quatre Rareba Winner che non si fa trovare. Quello ha la vocazione del martire, quindi se Dorothy non riesce a trovarlo da nessuna parte ci sono due motivi: uno, anche lui è uguale a tutti gli altri uomini ed ha un limite di sopportazione che la ragazza ha ampiamente superato; due,  si è addormentato. Ebbene sì, è un ragazzo gentile, disponibile, bene addestrato ma se si addormenta da qualche parte lo si può tranquillamente dimenticare. Forse è per questo che lui e Trowa stanno bene insieme: se il francese si mette a suonare il flauto, lui non ne ha alcun fastidio perché se dorme non lo sente. E’ capace di non dormire per giorni interi ma se parte è la fine.-Beh, ecco…veramente… Sono a casa di Heero- la voce di Relena si fa titubante. Il suo sguardo incrocia il mio ed il mio sangue comincia a ghiacciarsi nelle vene. La mia ragazza conclude la chiamata con un 
-Va bene. A dopo, Dorothy-
Va bene cosa? E che significa a dopo?
 -Scusami!- mi chiede Relena, riprendendo posto a tavola e finendo di mangiare gli spaghetti agli scampi che stavamo gustando prima dell’interruzione. Le rispondo con un’alzata di spalle e mi concentro sul cibo. Tra una forchettata ed un’altra lei mi racconta del dramma della povera Dorothy, tanto innamorata di Rareba ma probabilmente non capita dal ragazzo, così carino ma così…Bello addormentato. Chiacchiera tanto, parla con una voce dolce, un tono modulato, usando parole appropriate, sempre misurate. L’unica differenza tra questi discorsi e quelli che fa in situazioni ufficiali e queste è che con me riesce anche a scoppiare a ridere, come ora, che le confesso i miei dubbi sulle vere intenzioni di Rareba di testare Dorothy per valutare se sia degna di entrare nel suo futuro harem. Proprio nel momento in cui sto per farmi comparire qualcosa di simile a ad un sorriso sul viso, il campanello prende a squillare. Relena si alza per andare ad aprire e io comincio a pregare che non sia chi credo.
- Sono riuscita a svegliarlo, sono riuscita a svegliarlo!!!- la voce dall’ingresso si trasferisce in soggiorno e Dorothy entra saltellando al collo della principessa. Se è riuscita svegliarlo perché sta qui a rompere le scatole a me?
- Ciao Heero!-mi saluta con la sua solita aria da femmina aggressiva.
- A quanto vedo in questi mesi di assenza hai conservato le tue abitudini selvagge…- osserva riferendosi alle scarpe non proprio elegantissime , alla camicia sbottonata senza cravatta e ai capelli un po’ scarmigliati. Potrebbe comandare un esercito se volesse, ce la vedo bene nel ruolo di generale che bacchetta un soldato facendogli notare che non ha rasato bene la barba …
- E tu non hai perso la tua invidiabile femminilità - le rispondo -Sarà questo che spaventa Rareba? - la provoco esplicitamente facendo leva sul suo non proprio tranquillo temperamento. La sua espressione, infatti, muta e lentamente le vedo spuntare i denti da licantropo che nasconde dietro le labbra. Ci manca solo che si metta a ringhiare. Scommetto che  se da dietro le nuvole comparisse una bella Luna piena, assisteremmo ad una completa metamorfosi
-Ehm, dicevi che sei riuscita a svegliarlo?- interviene Relena / peacemaker interrompendo la nostra guerra fredda. La ragazza sembra cascarci e si butta in un incredibile racconto di come abbia svegliato Aurora.. .ops , Rareba suonando insistentemente il campanello. In pratica la signorina Di Catalonia non era impegnata in qualche attività lavorativa ma stava a casa cercando disperatamente di trascorrere una serata tranquilla col biondo pilota Gundam, il quale era ignaro di ogni cosa e si era già addormentato. A conti fatti ciò significa che i presenti nel palazzo non sono solo Wufei e Noin, ma poco importa di quei due visto che non danno fastidio ( anche se devo ancora indagare sulla presenza del cinese in casa mia), piuttosto, devo sloggiare da qui la signorina. Dato che Rareba è al piano di sotto, che ci fa qui?  E’ lei stessa a svelare il mistero poiché conclude il suo racconto con un - Cosa mi suggerisci d’indossare?-.
Mi casca la forchetta da mano, producendo un fastidioso rumore che interrompe le due ragazze,le quali puntano lo sguardo su di me. Dorothy guarda la forchetta, poi squadra me da capo a piedi, poi torna su Relena e, col tono da riccona snob tipico della sua classe sociale , afferma -Te lo avevo detto che era un selvaggio!-.
Non ho il tempo di risponderle a tono che la signorina si dilegua affermando che prima di tutto deve concentrarsi su cosa indossare ma promettendo che sarebbe tornata per avere l’ok dalla principessa.
Deluso dal fatto di non averle potuto staccare il collo a morsi afferro il mio bicchiere e bevo un lungo sorso di vino bianco sperando che mi faccia dimenticare presto la visita indesiderata di quella vipera. Relena mi porge una forchetta pulita, si mette a sedere e, in silenzio, finiamo di mangiare gli spaghetti ormai tiepidi. Quella maledetta strega non poteva rivolgersi ad un consulente d’immagine per decidere come vestirsi? E poi selvaggio a chi? Prendo a masticare rabbiosamente come se la pasta abbia le ossa, poi ripenso a ciò che mi ero ripromesso in auto : nessuno dovrà rovinarmi questa serata, a costo di far ricorso alla violenza. Sospiro cercando di scrollarmi un po’ di rabbia di dosso e cerco di dare un contegno all’intenso laborìo delle mie ganasce.
- … E per inciso … - è Relena ad interrompere il silenzio che si era creato - … Il tuo aspetto selvaggio è la parte che preferisco di te-. Sollevo lo sguardo su di lei e le dedico un sorriso sincero. La forza della mia ragazza consiste proprio nella sua spontaneità e nella capacità di saper dire la cosa giusta al momento giusto. Non è stata lei a conquistare lo spazio con l’intenzione di dominarlo, è lo spazio che si è lasciato conquistare dalla sua purezza.
La seconda portata è decisamente all’altezza del primo e mi lascio deliziare dall’orata al cartoccio e dall’infinità di contorni che ha preparato. Proprio quando credevo di potermi rilassare, il campanello mi ricorda che un buon soldato non deve mai abbassare la guardia. Mi alzo da tavola intenzionato  a linciare il nuovo scocciatore ma quando apro la porta mi blocco all’istante. Il tenente Noin mi guarda con una punta d’imbarazzo.  
- Bentornato, Heero - mi saluta rivolgendomi un sorriso gentile – Non era mia intenzione disturbarti ma … Vedi … Mi è finito il sale e dato che tutti gli altri ragazzi non sono in casa e i negozi a quest’ora sono chiusi non ho potuto fare a meno di rivolgermi a te- e con le guance un po’ rosse mi porge un barattolo. Tiro un sospiro di sollievo e non perdo tempo ad informarla che, purtroppo, sia Dorothy che Rareba sono in casa. La donna è talmente dispiaciuta di aver bussato che si rifiuta di entrare e aspetta sulla soglia che io le porti il sale,intrattenendosi per qualche minuto con Relena la quale si è alzata per salutarla. Nel momento in cui l’italiana ci augura una buona serata, vedo le porte dell’ascensore aprirsi e ne escono il mio collega biondo con attaccata al braccio quella strega la cui espressione non mi suggerisce nulla di buono. Si avvicina alla principessa mostrandole il risultato della lunga meditazione che l’ha condotta a scegliere un pomposo vestito che a me sembra più una palandrana. Rareba , dal canto suo, mi saluta con i suoi soliti modi educati e mentre mi chiede qualche dettaglio tecnico sul viaggio dal quale sono appena tornato, la signorina di Catalogna c’interrompe informandoci della sua ultimissima brillante idea.
- Avevo pensato che, visto che voi siete in due e lo siamo anche noi, e dato che sicuramente voi uomini avrete molto da discutere , potremmo unirci a voi e cenare insieme. Cosa ne dite?-
 Cosa diciamo, mi chiede … Stringo le labbra e parto con una serie di riflessioni:
1. Non ce lo ha chiesto davvero, ho capito male per colpa dello stress accumulato.
Sposto leggermente lo sguardo su Relena e mi rendo conto che ha un’espressione alquanto perplessa. Appurato ciò ne deduco che effettivamente un pensiero così contorto sia davvero passato per la mente della signorina Di Catalogna.
2. Sta scherzando.
Il mio sguardo ora si dedica alla sua persona così ridicolmente addobbata. Apro parentesi: non ha indossato una palandrana, decisamente no. Rettifico : quello che ha scelto per la serata è proprio uno scafandro! Chiusa parentesi. La sua espressione soddisfatta mi suggerisce che no, non sta scherzando. Male, molto male …
3. Rareba era allo scuro di tutto e scommetto che se mi soffermo ad osservarlo verso noterò sul suo volto un’aria imbarazzata e contrita.
Verifico e in cosa vado ad imbattermi? Nel suo sorriso che si apre da un orecchio all’altro come se la sua dama abbia avuto il coraggio di tirare fuori da quella boccaccia impertinente la più brillante delle proposte.
Elaboro le informazioni e il risultato della mia riflessione deve essere apparsa esplicitamente sul mio viso, visto che  il biondo dalle cento sorelle cancella all’istante quel sorriso beota che ha sfoggiato fino a pocanzi . Si gratta la nuca e mette a tacere Dorothy che intanto è ripartita a razzo con le spiegazioni sulla palandrana proveniente da non so quale colonia.
 - Ehm … Dorothy … - richiama la sua attenzione – Forse non è un’idea così esaltante- tenta di convincerla. Ammetto che mi fa un po’ pena, questa ragazza è una persecuzione e prego che non decida seriamente d’includerla nel suo ipotetico harem . Farebbe scappare tutte le altre mogli dopo due secondi. Questo, però, non mi smuove minimamente: devono togliersi dai piedi entrambi al più presto possibile!
- Che ne dici se cenassimo in quel nuovo locale vicino al palazzo?- le propone. La strega, dal canto suo, s’illumina, fa un po’ l’imbarazzata ma poi lo trascina all’ascensore ma non prima di aver fatto l’occhiolino a Relena.
Tiro l’ennesimo sospiro di sollievo mentre con Relena ritorno all’orata, ormai fredda anche quella…




 
Un sincero grazie a Jack83
  
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