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Autore: JukeAtena    10/06/2012    5 recensioni
FF su Bulma e Vegeta. Parte appena dopo l'arrivo di Future Trunks e parla dei momenti fra loro che non sono mai stati trattati nel manga. So che ne esistono tantissime su questa coppia, ma ho voluto condividere la mia versione, come mi piace pensare sia nato il loro amore. La storia si basa sul manga e non sull'anime (gli eventuali riferimenti all'anime riguardano Dragon Ball Kai). Ho cercato di essere il più possibile fedele alle caratteristiche dei personaggi e spero di esserci riuscita. Comunque è la mia prima FF e spero vi piaccia! In tal caso lasciate un commento!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Chiedo scusa per il ritardo, ma fra esami e il trambusto del terremoto (abito in Romagna, per fortuna da me niente danni) ho pensato poco a questa fanfiction. Inoltre sono indecisa su molte parti che ho già scritto e penso che le rivedrò. Fatemi sapere che ne pensate di questo capito. Grazie a chi legge/segue la storia e a chi commenta!


Erano tornati a casa senza scambiarsi una parola. Bulma aveva paura di rovinare quel momento romantico, ma ovviamente ci aveva pensato Vegeta in seguito, sparendo non appena arrivarono davanti casa, lasciando Bulma da sola. Ma lei non ci aveva fatto nemmeno troppo caso, era troppo scossa da quello che era successo. Quella notte non chiuse occhio ed ebbe tempo per pensare. Vegeta l’aveva baciata. Vegeta l’aveva baciata senza motivo. Era forse per questo che era andato a cercarla?
‘Ma perché l’ha fatto? È stato molto romantico... Non ho mai provato sensazioni così intense per un singolo bacio. Forse sarà stato solo il momento… Il suo sguardo, com’era intenso.... E com’era bello sotto la pioggia… Ma che sto dicendo? Ma perché mi fa questo effetto?’
Bulma non aveva mai pensato a lui in quel modo o comunque non aveva mai pensato potesse nascere qualcosa fra loro. L’aveva sempre trovato attraente, aveva un corpo scolpito e occhi così profondi dove certe volte credeva di perdersi. Ma la sua anima era altrettanto buia. ‘Non mi posso innamorare di un assassino, il suo obiettivo è uccidere Goku e poi sterminare tutti i terrestri. Come posso innamorarmi di un uomo così?’
Nonostante questa verità incontrastabile non riusciva a smettere di pensare a lui e a quel magico momento. Ormai non importava nemmeno più la sua “impresa” nel trovare sé stessa. Cominciava a capire di cosa aveva bisogno, ma ancora stentava ad ammetterlo. Nonostante ciò non riusciva a comprendere cosa avesse spinto Vegeta ad un atto simile, così discostante dalla sua natura. Bulma non capiva, ma forse non cercò nemmeno di comprenderlo troppo, quella sera aveva vissuto sensazioni così intense da non preoccuparsi affatto dei “se” e dei “perché”. Eppure era stato solo un bacio… ‘Perché mi fa sentire così?’
 
La mattina seguente Bulma scese a fare colazione e trovò Vegeta intento a prepararsi un caffè. Erano ancora soli in casa. Lei gli si avvicinò
“Lascia faccio io” gli tolse dolcemente la caffettiera dalle mani e dopo avergli fatto un ampio sorriso gli preparò il caffè. Lui si sedette al tavolo senza dire nulla, lei gli diede il caffè, se ne prese una tazza e si sedette accanto a lui. Vegeta non la ringraziò e non la degnò di uno sguardo. Bulma lo guardò con espressione sognante.
“Che hai da fissare?” chiese Vegeta dopo poco
“Niente, ti guardavo” rispose felice.
“Allora smettila, mi irriti”
“Ok scusa” la sua risposta l’aveva lasciata un po’ sorpresa, ma dopotutto pensò fosse normale, lui si rivolgeva sempre a tutti in quel modo.
Ci fu qualche minuto di pausa, Vegeta si alzò, poi Bulma ruppe il silenzio.
“Ma non ti va neanche di parlare di ieri sera?”
“Senti stupida donna, non mi seccare!” rispose Vegeta irritato scansando violentemente il braccio su cui lei gli aveva posato la mano. Prese e se ne andò lasciando Bulma sconvolta.
 
“Io non lo capisco!” Bulma si stava sfogando con una delle sue migliori amiche. Si chiamava Fumiko e si conoscevano dai tempi delle superiori, era una delle poche amiche di cui si poteva fidare. Ovviamente non le aveva raccontato tutti i particolari, per esempio che Vegeta era un assassino venuto da un altro pianeta per conquistare la Terra, però nulla le vietava di raccontarle i particolari della loro situazione sentimentale. “Avevamo litigato, io lo ignoravo e lui era sempre freddo. Ieri sera esco a fare un giro e lui mi viene a cercare senza presunto motivo. Si presenta lì, fa tutto il galante e il romantico sotto la pioggia, mi bacia e poi mi tratta così?”
“Ma allora ti piace? Non me ne avevi mai parlato prima d’ora”
“Sì, lo so. Se devo dire la verità non avevo mai pensato a lui in quel modo. Ma ieri sera è stato talmente incredibile che…”
“Ma sei sicura che vi siete solo baciati?” disse ridendo l’amica.
“Ma certo, la solita maliziosa!” anche Bulma scoppiò a ridere. “E ora non so come comportarmi… lo ignoro e lui mi bacia, faccio la carina e mi tratta male! Cosa devo fare?”
“Ma quindi ne sei innamorata?”
“Non lo so”
“Se lui non ti interessa allora queste tue paranoie non dovrebbero avere motivo di esistere”
“Hai ragione…”
“Sei cotta a puntino! Ah ah!”
“A quanto pare” rispose Bulma accennando un sorriso con una vena malinconica.
“E quindi cosa pensi di fare?”
“Non lo so…”
“Bè se davvero ti interessa secondo me dovresti buttarti”
“Buttarmi?”
“Ma sì, prendilo in contropiede. Cerca di capire quello che prova e stupiscilo. Se ti ha baciata ci sarà un motivo. Potrà essere anche uno stronzo come dici tu, ma qualcosa dovrà pur provare per te, o non avrebbe agito in quel modo!”
“Forse hai ragione, proverò a chiarire la situazione”
 
La sera stessa avevano deciso di uscire assieme, sarebbero andate a divertirsi. Erano vestite in modo provocante e con un trucco vistoso, ma pur sempre senza perdere la loro classe. Anche Fumiko era molto bella, meno formosa di Bulma, leggermente più alta e con i capelli castani. Bulma indossava un vestitino nero corto, scollato sulla schiena e molto aderente; Fumiko invece aveva un vestito sulle sfumature del viola che in vita si faceva molto ampio, ma rimanendo pur sempre corto.
Andarono prima in un pub e poi a ballare in un locale, Fumiko non aveva bevuto perché doveva guidare, ma Bulma, al contrario, si concesse qualche drink. La sua amica la riaccompagnò a casa. Entrò e trovo Vegeta seduto su una poltrona:
“Ti sembra l’orario di tornare questo?”
“Cosa ti importa? Mica sei mio padre” disse Bulma un po’ brilla
“Dove sei stata?” chiese Vegeta irritato
“A divertirmi” Bulma andò al piano superiore mentre tratteneva a fatica una risata, lasciando Vegeta irritato da solo nel salotto. Si stese sul letto e crollò ancora vestita.
  
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