Dopo pochi minuti Damon è nuovamente di fronte ad Elena, questa volta vestito e presentabile. Si siede accanto a lei, sollevandole le gambe per metterle sulle proprie, come ogni volta. Ma la ragazza, al contatto della mano del vampiro sulla sua gamba, si alza, cominciando a passeggiare su e giù per la stanza. Damon si rabbuia e continua a mantenere lo sguardo su di lei, nonostante l’umana faccia esattamente l’opposto.
Sapeva che sarebbe stata dura dopo averle detto la verità, ma non credeva di poter stare tanto male.
Un  fatto era non averla mai avuta ed essere costantemente rifiutato, un fatto era invece averla avuta e persa.
Prende il cellulare dalla tasca dei pantaloni e compone il numero di Stefan.

“ Chi stai chiamando? “ Domanda Elena, guardandolo, finalmente.

“ Stefan. Non possiamo vederlo se lui non vuole. “ Risponde secco il vampiro.

“ Se sa che voglio venire anch’io… “ Comincia la ragazza, prima di essere interrotta dal suo interlocutore.

“ Non gli dirò che ci sei anche tu, ovviamente. “ Si alza, passandole accanto, diretto al mobile bar.

“ Ti ho detto che ti porterò da lui e lo farò. “

Si sente ferito, ancora più ferito, dalla precisazione della ragazza. A quanto pare Elena dubita di ogni sua parola.
E lei, dal canto suo, si pente di aver fatto quella precisazione. Nonostante tutta la rabbia che prova per lui, non avrebbe voluto peggiorare la situazione, vede benissimo quanto Damon stia soffrendo.. Eppure non riesce ad evitarlo. Non riesce a chiedere scusa, non riesce a rimangiarsi quello che ha detto. Non riesce a dire nulla che non suoni anche vagamente come un segno di pentimento. Rimane semplicemente zitta, distogliendo lo sguardo dal vampiro e riprendendo a passeggiare per la stanza.

Perché una parte di lei vuole punirlo quasi quanto vuole ritrovare Stefan.

“ Sei in ritardo. “ La voce di Stefan risuona nelle orecchie di Elena. Damon ha messo il viva voce.

La ragazza quasi stenta a riconoscerla, così fredda e glaciale, così… mostruosa. Questo è l’unico aggettivo che le viene in mente.

“ Ho dormito più del solito. “ Risponde Damon dopo il primo sorso di bourbon.

“ Deduco da ciò che tu non abbia detto nulla ad Elena. “

Damon fissa per un attimo la ragazza negli occhi: ancora il gelo, la rabbia, il disprezzo.

“ No, non le ho raccontato nulla. “

E la vede dunque rilassarsi sotto i suoi occhi. Era in tensione, credeva davvero che Damon l’avrebbe tradita ancora: un altro colpo al cuore.

“ Bene. Ci vediamo a casa tra due ore. “ E senza aspettare risposta Stefan riattacca.

Damon finisce il suo drink,  ponendosi quindi davanti ad Elena, fermando il suo continuo camminare.

“ Ecco fatto. “ Le dice distrutto, per poi uscire dalla stanza.

 



POVE ELENA

Il cuore di Elena è terribilmente accelerato per tutto il tempo della conversazione tra i due fratelli. E perde un battito quando Damon, distrutto, pronuncia quelle ultime parole prima di lasciarla sola.
Avrebbe voluto fare qualcosa, qualsiasi cosa. Urlargli contro tutto quello che pensa, cominciare a litigare, qualcosa! Qualsiasi parola sarebbe andata bene perché forse, alla fine di quella conversazione, sarebbero stati meglio tutti e due.
Ma non ci riesce. Non riesce a parlare con lui, né riesce a sentire cosa lui ha da dirle. Il suo rifiuto è talmente assoluto che si stupisce di sé stessa, e di Damon, che sembra già essersi arreso.

Non credeva che lo avrebbe fatto, non è da lui mollare in questo modo.

Non è da lui rinunciare senza combattere.

Non è da lui non cercare neanche di riprendere il discorso.

Non è da lui essere così distrutto.

Quello stato era di gran lunga peggiore di quello in cui l’aveva visto dopo l’apertura della cripta, quando il vampiro aveva scoperto la verità su Katherine.

“Damon “ Lo chiama, mentre corre verso la sua stanza da letto, prima di pentirsene. Deve dirgli che..

Ma Damon la blocca a metà del corridoio, mettendole una mano sulle labbra e spingendola dentro una delle stanze degli ospiti. La schiaccia contro il muro mentre, con  l’indice della mano libera le fa segno di tacere e, lentamente, le libera le labbra.
Senza emettere un solo suono, con il solo movimento delle labbra, le fa capire “ Stefan è qui “.
Elena sgrana gli occhi, seguito da un cenno di assenso della testa.
A quel punto Damon, ancora stretto a lei, la bacia. Elena rimane sorpresa da quel gesto, inaspettato. E per quanto vorrebbe scaraventarlo dall’altra parte della stanza ed urlargli contro, non riesce a fare altro che ricambiare quel bacio.

Un bacio pieno di amore.

Un bacio pieno di passione.

Un bacio pieno di sensi di colpa.

Un bacio che solo Damon può dare.

Un’emozione che solo lui sa farle provare.

“ Ti amo. “ Le fa capire nuovamente con il movimento delle labbra, prima di sparire dalla stanza.

Elena lascia che quel muro la regga ancora per qualche secondo, la mano destra sulle labbra.

Damon l’aveva baciata.

Lei aveva baciato lui.

Lei era ancora innamorata di lui.

Questo le era adesso perfettamente chiaro. Ma la rabbia, il dolore, erano ancora lì, come anche Stefan.

Quindi scaccia questi pensieri, rimandandoli, e si mette distesa sul pavimento, l’orecchio ben premuto sul legno. Non riesce tuttavia a sentire nulla.
A quel punto sente vibrare il cellulare: Damon.

Vuole davvero che lei senta…

Accetta la chiamata, portando il cellulare all’orecchio, senza dire una parola.

 
 


POV DAMON

“ Credevo arrivassi tra due ore. “ Precisa subito Damon, il suo sorrisino sulle labbra.

“ Volevo essere sicuro che non stessi mentendo. “ Ribatte Stefan, versando da bere per sé e per il fratello.

“ Su Elena? “ Domanda il maggiore prendendo il bicchiere che gli viene offerto.

“ Esattamente. “ Risponde il minore, cominciando a bere dal suo di bicchiere.

“ Non è qui. “ Damon si mette comodamente seduto sul divano, le gambe sul tavolino di fronte a lui.

“ Sento il suo odore Damon. “ Precisa Stefan, sollevando un  sopracciglio, scettico.

“ E’ la mia ragazza, è normale che senti il suo odore sparso per casa, non credi? “ Domanda Damon con estrema naturalezza.

“ Già, hai ragione. “ Stefan si arrende, cominciando a camminare per la stanza.

“  Non avevi detto di volerla vedere? “ 

“ Si… “

Tristezza. La voce di Stefan non era atona ma velata di… tristezza.

“ Dopo la nostra chiacchierata ti dirò dove puoi trovarla. “ Damon finisce l’ennesimo bicchiere della giornata.

“ Posso trovarla da solo se vuoi “

Preoccupazione.

“ Da squartatore a fratello preoccupato per i miei sentimenti.. non credi di esagerare adesso? “ Damon non ne può proprio più di tutta quella situazione, di tutto quel senso di colpa che si
porta dentro. Ma ha una missione da compiere, anzi due: uccidere Klaus e permettere ad Elena di vedere Stefan senza che questo interferisca con la prima. Quindi maschera tutta la sua angoscia e tutti i suoi sensi di colpa dietro al solito sorrisino.

Stefan abbozza quello che sembra un sorriso “ Hai ragione. Elena deve rimanere fuori da questa storia e dalle nostre conversazioni, almeno finchè non risolveremo la faccenda Klaus. “

“ Mi sembra più che giusto. “ Concorda Damon.

“ Klaus ha scoperto che anticamente, proprio qui, è stata piantata una quercia bianca nel periodo in cui gli Originali erano nel vecchio mondo. “ Comincia dunque a spiegare Stefan.

“ Ma non ci sono querce bianche da queste parti. “ Ribatte Damon, confuso.

“ No infatti, non più. Ecco perchè dobbiamo scoprire che fine abbia fatto. E’ la nostra unica arma per ucciderlo. “

Damon non è ancora del tutto convinto, qualcosa non quadra. “ Tu come fai a saperlo? “

“ Me l’ha detto una strega, molto molto potente. Klaus è un abominio della natura Damon, le streghe lo vogliono morto. E si fidano di noi per portare a termine il compito. “

“ E perché pensano che rischieremo la vita per farlo? Vendetta?  Come mai si fidano di te? “ Damon è convinto che ci sia di più, nessuna strega affiderebbe un compito del genere a due
vampiri, specie se uno dei due è, attualmente e a tempo pieno, uno squartatore.

“ Perché Klaus non riesce a creare ibridi, e il motivo è che per farlo serve il sangue di Elena. “

Il maggiore dei fratelli Salvatore è letteralmente sconvolto. Aveva creduto che finalmente Elena fosse fuori da tutta quella storia, e invece c’era dentro come e più di prima.

“ Te l’ha detto la strega? “ Domanda quindi, desideroso di avere più notizie possibili.

“ Si, e mi ha rilevato di essere l’unica a conoscenza di questa verità. “

“ L’hai uccisa? “

“Si. “

“ Quindi Klaus non scoprirà mai quello che sappiamo? “

“ Mai. L’unico modo sarebbe quello di contattare la strega originale, quella che lo trasformò. Ma la stessa strega che mi ha detto tutto questo mi ha anche confessato che l’unico modo per contattarla è attraverso il ciondolo che io ho dato ad Elena. Quindi, niente ciondolo, niente verità. “

“ Mi stai mentendo? “

“ No “

“ Sono con te. “

Stefan risponde con un cenno affermativo del capo, guardando il fratello con aria complice. Ma dall’espressione di Damon capisce che c’è qualcosa che non va.

“ Cos’hai? “ Gli domanda quindi, sorpreso di non vederlo determinato ed eccitato come si aspettava.

“ Ti ho mentito. “

 



POV STEFAN

A quelle parole rimane sorpreso per poi capirne il significato pochi istanti dopo, quando comincia a sentire suoni di passi nella casa. Rimane comunque immobile, sicuro di chi sarebbe apparso da un secondo all’altro. Ed infatti eccola lì, con il fiatone e le guance rosse, all’ingresso del salone.

La sua Elena.

Lei non doveva vederlo, non avrebbe assolutamente dovuto! Questo rendeva tutto più difficile..

“ Stefan! “

All’udire il suo nome pronunciato da lei, il suo cuore morto perde un battito. Temeva di trovarla lì, ma aveva considerato la cosa tanto improbabile che si era rifiutato di pensare a cosa avrebbe fatto o cosa avrebbe detto se se la fosse ritrovata davanti.

Era convinto che Damon non le avrebbe detto la verità.

Era convinto che, dopo averla finalmente conquistata, Damon non avrebbe rischiato di perderla.

Era convinto che non avrebbe più visto ‘’quello sguardo’’ rivolto proprio a lui.

Era convinto di averla perduta per sempre.

Ma tutta quella speranza che adesso legge sugli occhi della donna che ha amato con tutto se stesso fino a dare la vita, lo disarmano e lo confondono.

Senza dire una parola sparisce dalla casa.