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Autore: Zarhi    28/12/2006    1 recensioni
""Ti amo Ginny". Hermione disse quelle parole all’improvviso, completamente coperta dalla cenere e con la veste lacerata…poteva sembrare una frase dettata dalla difficoltà del momento, ma non era così. La ripeteva ogni giorno allo specchio da più di un anno, da quando Harry era morto..."
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Ginny Weasley, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Essere un auror”

“Essere un auror”

 

Capitolo 1:

 

“Ti amo Ginny”. Hermione disse quelle parole all’improvviso, completamente coperta dalla cenere e con la veste lacerata…poteva sembrare una frase dettata dalla difficoltà del momento, ma non era così. La ripeteva ogni giorno allo specchio da più di un anno, da quando Harry era morto. Era accaduto durante quella che doveva essere la battaglia finale contro Voldemort, davanti agli occhi di una Ginny ferita e disperata, che aveva visto il suo ragazzo spegnersi per sempre senza riuscire ad intervenire. Da allora la sua vita era stata un inferno…i mangiamorte cercavano di riportare il vita il Signore Oscuro in ogni modo, seminando morte e distruzione ovunque. Pochi istanti prima la casa dei Weasley era stata rasa al suolo, e nei mesi precedenti Charlie e Percy erano stati uccisi crudelmente in uno scontro. “Ti amo Ginny” lentamente Hermione pronunciò di nuovo quelle parole, guardando intensamente la ragazza dai capelli rossi negli occhi…scoprendo che stava piangendo. Singhiozzava disperata, e non aveva il coraggio di abbracciarla. Sapeva che sarebbe stato difficile, ma valeva la pena di rischiare. “Ti amo Gin…” cominciò a ripetere, ma fu interrotta da un tono brusco e violento. “Sei sicura di volermi amare? Sai cosa significa? Non ho niente da offrirti, non ho più una casa, non ho un lavoro…la mia famiglia è distrutta! Davvero mi vuoi? Credi di riuscire a sopportare la mia vita? Hai idea di cos…” Ginny non riuscì a completare la frase, quella che era stata fino ad un attimo prima la sua migliore amica la stava abbracciando. Era una stretta salda, ma allo stesso tempo delicata…come se fosse stata consapevole che avrebbe potuto spezzarsi da un momento all’altro, fra le sue braccia. Non avrebbe saputo definire la sensazione che provava mentre Hermione l’avvolgeva con la sua veste da auror, ma era piacevole…per qualche breve istante si era sentita tranquilla, nonostante tutto. “Si, ti voglio davvero. Da sempre. È per questo che ho lasciato tuo fratello, e che sono disposta a dedicarti la mia vita...voglio stare con te Ginny. Non mi interessa cosa comporterà, insieme possiamo risolvere tutto. Ti prego, se anche tu provi lo stesso per me, se pensi di poterlo provare, ti prego…lo devo sapere” la più grande parlò, calma e decisa, senza mai lasciare andare l’altra, accarezzandole lievemente i capelli. Che bei capelli aveva Ginny…morbidi, di un colore caldo e brillante…l’aveva sempre pensato. E mai avrebbe immaginato di riuscire a parlarle dei propri sentimenti, il rischio che correva sarebbe stato troppo elevato. Ma quando aveva assistito alla distruzione della Tana, quando aveva visto la rassegnazione nei suoi profondi occhi azzurri…non aveva resistito. Se esisteva un modo per renderla felice come un tempo spettava a lei metterlo in atto, provarci almeno. E quello era il suo tentativo, l’ultima speranza. Ginny era leggermente più alta di lei, aveva il capo poggiato sulla sua spalla destra e sembrava non riuscire a muoversi…ne percepiva a stento il respiro. “Ti amo Ginny” disse ancora una volta, dolcemente, come se pronunciare quelle parole fosse l’unico scopo della sua vita. Ma l’altra non parlava, non si muoveva, sembrava sotto shock. Hermione cominciava a sentirsi agitata, sentiva che quell’ultima opportunità si stava sgretolando sotto i suoi piedi…aveva paura. “Anch’io”. Era stato solo un sussurro, eppure era giunto al suo cuore come un grido. La più grande tremava leggermente, un po’ per il freddo un po’ per la tensione…forse l’aveva solo immaginato. Ginny la guardava intensamente, le dividevano solo pochi centimetri, teneva il viso di Hermione fra le mani e lo accarezzava dolcemente. “Ehi…guardami. Anche io ti amo” quel suono proveniva dalle sue labbra, la più piccola dei Weasley stava parlando davvero. La amava…non poteva crederci, le aveva appena detto che la amava. L’auror cominciò a piangere, silenziosamente, con la testa che quasi le scoppiava. Aveva atteso quel momento per mesi, ed era arrivato. Ginny la stringeva forte come aveva sempre sognato, dandole dei dolci baci sulla guancia…a contatto col suo corpo si sentiva a casa. Hermione sentì che l’altra sfiorava le sue labbra con le sue, soffermandosi per qualche attimo…il suo cuore quasi smise di battere. “Ti amo Hermione, ti amo, grazie. Se non fosse stato per te sarei tra le macerie e non tra le braccia della donna che amo…grazie” Ginny sorrideva, come non faceva da tantissimo tempo, sembrava quella che la accompagnava durante le lunghe passeggiate nel parco di Hogwarts. Quello sguardo pieno di una gioia che sembrava persa per sempre risvegliò la più grande, che prese l’altra per mano e la guidò verso una passaporta a pochi metri da loro, che le avrebbe portate al San Mungo. Avevano entrambe bisogno di essere curate, l’esplosione aveva procurato alla maggior parte dei presenti numerose ferite…e i mangiamorte si erano smaterializzati prima che riuscissero ad individuarli. Nonostante fosse il comandante della squadra di auror in servizio aveva portato Ginny al San Mungo abbandonando il luogo del disastro…sapeva che probabilmente le sarebbe costato, ma non le importava. Aveva lasciato il comando a Ron, era bravo e sapeva cosa fare. Doveva occuparsi della sua vita, non aveva tempo per il lavoro…amava la sua occupazione e ci teneva a non perdere il posto, ma Ginny era la persona più importante della sua vita e non avrebbe permesso a niente e nessuno di farle del male. Non più. Per loro era cominciata una nuova vita, una nuova vita insieme…e l’aveva giurato a sé stessa: Ginny sarebbe stata felice, come meritava.

Il giorno dopo erano entrambe nella sala d’ingresso del San Mungo, e Hermione le consegnò delle chiavi dorate dicendo “Sono le chiavi di casa, sai già dov’è…mi raccomando stai attenta se attraversi Diagon Alley. Io devo andare al Ministero a fare rapporto, tornerò tra un paio d’ore spero. Ti amo”. Piacevolmente sorpresa da quel gesto, Ginny la ringraziò arrossendo, e si preparò per smaterializzarsi e apparire a casa di Hermione. Non la vedeva da molto tempo…

 

 

  
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