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Autore: MegamindArianna    10/06/2012    2 recensioni
'Un giorno importante che Megamind ha voluto amorevolmente ricordare a Roxanne. Tutto fila liscio? La giornata prosegue bene? No... Una nuova avventura coinvolge la nostra reporter! Ma sarà una bella cosa?' Spero vi piaccia! Fatemi sapere
Genere: Sentimentale, Suspence, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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A tutte le unità! A tutte le unità! Raggiungeteci! Passo!” gridavano i poliziotti ai walkie-talkie.
 
Parcheggiai l’auto fuori da una transenna che avevano usato per impedire alla folla di entrare nella piazzola avanti alla Metro Bank. Tantissime persone stavano ammassate su di quelle per poter vedere la scena.
 
“Guardate! C’è la signorina Ritchi!” gridò un uomo mentre mi indicava. Mi ritrovai dei microfoni sotto il naso. “Miss Ritchi? Come si sente in questo momento?” mi domandò una donna bassina di fronte a me.
 
“Confusa…” risposi frastornata. “Cosa sta succedendo?” e tentai di allungare il collo per vedere dietro a tutta quella gente.
 
“Come, Miss Ritchi? Non ha sentito nulla al telegiornale?” rispose accigliata. La folla si divise per farmi passare. Superai tutte quelle persone per poi andare ad appoggiarmi tremante alla transenna. In lontananza c’erano tre persone, tutte avvinghiate e intente a coccolarsi pubblicamente, senza alcun cenno di imbarazzo.
 
La nebbia leggera mi offuscava la vista. Strizzai gli occhi e mi sporsi più in avanti. Ciò che riuscii a vedere mi trapassò il cuore come una freccia avvelenata. Cominciai a piangere e urlare.
 
Erano un uomo e due donne. Le ragazze erano una bionda e l’altra con i capelli di un colore strano. Lui era calvo… e aveva la pelle azzurra.
 
“Fatemi passare! Fatemi passare!” urlai alle guardie e scavalcai quella transenna, colpendoli a destra e a sinistra mentre tentavano di fermarmi.
 
“Megamind!? Perché mi fai questo!?” gridai bloccandomi. Strinsi i pugni per evitare di strapparmi il cuore dal petto e lanciarglielo contro. Mi inginocchiai a terra avanti a tutta quella gente per piangere e contorcermi dal dolore nello stomaco. Stavo per morire; me lo sentivo.
 
Megamind mi stava tradendo con quelle due pubblicamente e in più era tornato a stare con i cattivi. “Perché…?” biascicai in un sussurro. “PERCHE’!?!?” urlai infine con molta più forza, attirando l’attenzione di tutti, compreso il ‘trio dei maledetti’.
 
Una voce soave e delicata mi impedì di muovermi. “Oh… Roxanne… ti stavamo aspettando…” disse una delle due ragazze. “Non sai quanto abbiamo atteso questo momento. Abbiamo sempre desiderato di avere questo bel ragazzo in nostra compagnia e grazie a te ora ce l’abbiamo.” E girò il mento di Megamind verso di lei. Era la ragazza dai capelli biondi e mossi. Aveva un fisico pazzesco, snello e slanciato da un paio di scarpe con il tacco da dieci centimetri. Portava una minigonna che copriva leggermente le cosce delicate, una maglietta super-scollata che mostrava le curve perfette del seno di taglia quarta. Gli occhi erano neri, assetati di sesso e odio. L’altra era come lei, uguale, tranne per i capelli che erano corti e lilla.
 
“Allora, Roxanne? Come va? Megamind ci ha parlato tanto di te.” E sorrise compiaciuta. “Forza ragazzaccio! Dille ciò che ci hai confidato.” E gli diede un leggero colpetto sulla sua testa. Poi si riaggrappò saldamente al suo braccio.
 
Lui, con uno sguardo quasi perso, rispose “Sei una donna scontrosa, brutta e anche ficcanaso, come tutte le reporter qui presenti.” E mandò in avanti un dito con fare accusatorio.
 
Potevo sopportare ogni suo insulto, ma solo se lui scherzava. Quelle parole mi ferivano così profondamente da farmi male come un pugnale conficcato in un fianco. “No… Megamind…”
 
“Roxanne, non ti voglio più. Ora ho altri giochi con cui giocare.” E afferrò le due ragazze per i fianchi che risero beffarde.
 
Cominciai a tremare. Avevo percepito qualcosa che non andava, che qualcuno si stava prendendo gioco di me. Non pensavo si trattava di Megamind. 

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