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Autore: Osbourne    10/06/2012    1 recensioni
Lexy un giorno troverà qualcosa che la inbatterà in un'avventura inaspettata.
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scendo dalla macchina, mi ritrovo lungo un sentiro buio con il vento che mi punge il viso. Palazzo 3 scala B,  diceva il biglietto. M'incammino nei più ocuri misteri di quel luogo. Che avrei fatto dopo? Che avrei fatto se l'avessi trovato in pericolo? Come avrei agito? Basta preoccupazioni!
Non sapevo cosa mi aspettava, ma la cosa non mi preoccupava. L'avrei aiutato in qualsiasi modo...


Infilo le mie converse. Entro in macchina, accendo una delle mie marlboro light pronta per un'altra noiosa e monotona giornata di lavoro. So già cosa mi aspetta e non mi stupisco di vedere sempre le stesse facce, ci si abitua a tutto prima o poi..
Mi chiamo Lexy, ho 25 anni e lavoro in una libreria per bambini. Non ho finito gli studi, non mi è mai piaciuto studiare ed avere rapporti con i miei compagni idioti. La mia famiglia non si può definire una vera è propria famiglia, mia madre si è suicidata quando ha scoperto il tradimento di mio padre con una zoccoletta da quattro soldi, non so ora dove sia, e la cosa non m'interessa più di tanto .Nessuno mi ha mai capita, o forse sono io che non mi sono fatta capire.
A volte penso che neanche le persone più vicine a me mi capiscano, e penso di avere ragione.. ognuno indaffarato con la propria vita.
Riconosco di non sembrare una persona buona e socievole, ma ciò non m'importa, non m'interssa piacere a tutti.
« Buongiorno, Lexy. »
« Ciao Derek. >>  Saluto il ragazzo delle consegne, un tipo abbastanza strambo direi.
« Come butta? >>
« Tutto bene Derek, grazie. E a te, come va?»
« Non mi lamento. »
Entro in negozio. Vedo Deborah impegnata a contare banconote, dice che un giorno diventerà ricca sfondata e che comprera una casa a Beverly Hills per stare in mezzo ai vip. Lei è la '' Boss'', come la chiamo io, molto materna e protettiva devo dire, ma ti fa lavorare sodo, anche questa  è da precisare.
« Buongiorno Miss Deborah»
« Oh, ciao cara. Mettiti subito a lavoro, ci sono tante cose da fare oggi, è un giorno speciale.>>
Ecco, appunto! Oggi viene l'autore di un libro, un certo Jason Parker, non so chi sia ma per quanto ho sentito dire dalla ''Boss'' non credo abbia avuto una vita altrettanto felice; anche se non capisco perchè abbia scelto proprio una libreria per bambini per presentare l'anteprima del suo libro. Comunque sia, sono affari suoi!
*Diiiin*
Suona il campanella del negozio; Miss Deborah va ad aprire.
«Salve Signor. Parker, non l'aspettavamo così presto! »
« Buongiorno Miss, scusi. Lo so, sono in anticipo ma ho preferito venire prima piuttosto di ritardare all'anteprima»
« Ha pefettamente ragione. Si accomodi pure»
«Grazie Miss»
« Ooh, chiamami pure Deborah »
Un tipo abbastanza insolito, non somiglia per niente ad altri autori che ho conosciuto, niente a che vedere con i spilungoni in giacca e cravatta; portava dei larghi pantaloni neri, una maglietta dei Doors e indossava delle scarpe rovinate,  sembravano ricoprete di fango..  
Avevo dei lunghi capelli che arrivavano alle spalle occhi verdi magnetici, e uno sguardo da misterioso. Bhè, di certo non sembra per niente uno che scrive libri o adirittura uno che sappia scrivere. Me ne torno a lavoro, va! Vengo pagata per questo, no??

Finalmente sono arrivate le vacanze di primavera. Sono stata invitata a casa di Jole e Bruno, ci saranno anche Demon e Alex; almeno avrò qualcuno con cui parlare.
Premo il campanello.. mi apre Jole.. mi stringe in un caloroso abbraccio, uno di quelli che solo lei sa' dare ; è la migliore per me, lei è la migliore e basta. Non puoi fare altro che adorarla, è un istinto natura per chi la conosce.
Saluto anche Bruno. Vado dtritto in salotto; è già arrivato Demon, vado a salutarlo.
«Hey Demon, ciao! »
«Ciao Lex>>
« Non mi hai più richiamata ieri»
«Si scusa, sai com'è '' lavoravo'' »
«Si, Demon.. grazie, non voglio sapere altro. »
Scoppiamo in una grande e lunga risata, la gente ci guardo con gli occhi spalancati, non capendo quello che stava succedendo. Secondo me ci hanno presi per pazzi.
Demon è il mio migliore amico, fa il chitarrista in un gruppo metal in creca di successo ma senza alcuna speranza. La sua unica passione: Forse è meglio che non lo dico!
Mi guardo inorno per scrutare le facce degli invitati, non sembra gente simpatica, tutti tipi aristocratici con la puzza sotto il naso. Non capisco perche Jole e Bruno abbiano amici del genere.
E' arrivato anche Alex con la sua nuova ragazza.
« Possiamo andare a tavola ora>> gridò Jole. Entusiasta del suo lavoro di cuoca provetta.
« Finalmente! Avevo una fame da lupi » Replicò Demon.
E' sembra il solito, non cambia mai.
Anche questa giornata e finita, una gornata diversa dalle altre, passata con le persone che meritano.. apparte gli aristocratici dico.
Sono le 10:00 di sera.  Apro la chat, chissà se qualuno oggi non mi abbia mandto qualche e-mail.. Niente.
Me ne torno nel mio bel divanto comprato a basso prezzo, con i saldi della stagione. Questo si che è un affare.
Ripenso alla mia vita, non è che mi lamenti.. anzi. Non credo che mi manchi qualcosa, anche se Jole dce che dovrei uscire con qualcuno, con qualche uomo intende. Ma non mi va, perchè dovrei farlo? Non ho bisogno di qualcuno che mi dica '' ti amo'' al mattino, oppure che mi porti la colazione a letto. Per fare cosa poi? perchè devo uscire con qualcuno, di cui già so che non m'importa niente? Ah già, vero. La platonica unione delle anime.. cose si dice no? Persone che si tengono per mano, che si amano alla follia e poi boom.. l'amore finisce, si inizia ad odiarsi e volersi del male a vicenda. No grazie, rinuncio volentirei!

Le vacanze sono finte, si ritorna a lavoro.  Saluto Derek, saluto Deborah.. e la mia giornata ha inizio.
«Lexy!! Lexy!! »
« Sii, Miss Deborah, eccomi. »
«Oh, cara.. non ti dispiacerebbe prendermi un bel caffè macchiato in questo bar vicino l'angolo vero?
«Certo che no Miss, vado subito »
« ehm, Lexy! »
« Si Miss »
« Non ti dispiace prendermi anche qualcosa da mangiare? ho un certa voglia.. »
« Certo Miss. Devo pagare io?? »
« Cara, te li darò quando tornerai dal bar »
Ecco. Lo sapevo, chi è quella che ci rimane sempre fregata? Io! per tutte le volte che sono andata in quel bar mi spetterebbe un doppio stipendo.
Entro al bar, c'è un dolce profumo di caffè e dolci di varie tipo, quasi quasi mi viene fame anche a me..
« un caffè macchiato per favore »
« Subito signorina »
Mi giro a guardare il bar, è un bel posto.. non c'è molta confusione si sta bene e in pace. Il mio sguardo si prolunga verso l'ultimo tavolo vicino la finestra, ma quello è.. è il Signor Parker. Sembra che mi abbia visto.. sta venendo verso di me.
« Ciao. »
«Ciao. »
«Sei Lexy, giusto? la ragazza che lavora nella biblioteca di Miss. Deborah. »
«Esatto! E lei dovrebbe essere il signor Parker. Miss. deborah è rimasta molto affascinata da lei. »
«Grazie. »
« Non mi ringrazi, non le ho fatto io il complimento. »
« Il suo caffè Signorina. Fanno  3 $ in tutto. »
« Ecco a lei. Arrivederci.. >>  Mannaggia a Deborah.
« Mi scusi signor Parker, ma ora devo proprio andare. La Boss mi aspetta.
« Certo, capisco. E stato un piacere vederla Lexy, buona giornata.
« Si, ciao »
Che strano, come faceva a sapere il mio nome? Eppure non ricordo di averglielo mai detto, neanche ci ho parlato quando è venuto l'ultima volta in libreria.. ma.. allora... Mi sto facendo troppi problemi inutili, sarà stata Miss. Deborah a dirglielo, quell'impicciona. Certe volte è peggio di Jole.

Sta sera andrò a vedere Demon con la sua band, ha insistito tanto perchè lo adassi a vedere. Fare quattro passi e prendere una boccata d'aria non mi farà male..
Sono pronta per uscire, apro la porta ma trovo sotto i miei piedi un biglietto , lo raccolgo.. ha un strano adoro di erba bagnata, eppure non ha piovuto in questi giorni..  mha; sarà meglio che vada ora, non vorrei fare tardi.. al biglietto penserò dopo!
Arrivata al pub vedo Jole e Bruno che  si incamminano all'entrata, non pensavo di trovare anche loro qui, bhè, meglio.. Demon avrà sicuramente riferito l'invito a tutti. Entro nel locale,  scruto subito un grande odore di alcool, solo a sentirlo mi gira la testa.
C'è Demon che sta suonando una roba strana, a me sembrano soltanto gente che grida; mi avvicino al tavolo dove ci sono Jole e Bruno..
« Hey ragazzi »
«Ciao Lexy mi salutarono tutte e due con un sorriso, anche se quello di Bruno mi spaventa di più.
« Non ti fare sentire » Disse Bruno, l'avevo detto io che nel suo sorriso ci sarebbe stata una battuta provocatoria.
«Scusatemi, ma il lavoro mi tiene impegnata. »
« Esci con qualcuno? »La solita domanda di Jole.
«Jole!!! » la solita risposta.
«Scusa scusa, non ti dirò più niente. Promesso! »
«Si, come l'hai promesso altre mille volte amore. » Replicò Bruno.
*Ridiamo*
« Guardate chi c'è.. Alex! »
Ora si che siamo al completo. Affianco c'è una ragazza non più alta di lui, capelli lunghi fino al seno di un color rame, occhi grandi e luminosi.. sembrano un po' spaventati; mi sembra normale, entrare in questo pub è traumatico.
« Ciao ragazzi, vi ricordate di Jessica? »
«Certo! Ciao Jessy, come stai? >> Jole è sempre premurosa con le altre ragazze. Anche troppo!
«Tutto bene grazie. »
«Hey Lexy, non ho ancora avuto modo di presentartela, lei è Jessica, la mia ragazza. »
«Ciao Jessica, è un piacere conoscerti. »
«Anche per me Lexy. »
«Ragazzi, io e Jessy vi dobbiamo dare una notizia al quanto meravigliosa.. »
« Dai Alex, non farci stare sulle spine.. >> gridiamo insieme io e Jole.
« Ok,ok. Ebbene, io e Jessica ci siamo fidanzati. Abbiamo deciso di sposarci. »
« Woow, Alex.. ma è veramente una notizia.. woow! » Accidenti, ci vuole coraggio a sposare una ragazza che conosci da poco tempo.
« E bravo Alex, hai trovato una ragazza che ti sopporti e che ha deciso di sopportarti per tutta la vita.. >> Bruno e le sue solite battute simpatiche.
« Gia, Jessica. Dicci come fai... » M'intrometto anch'io in questa conversazione  ''simpatica''.
* Risate*
«A così è?? » Replicà con una risata Alex.

* Driiin* suona la sveglia.
A lavoro anche oggi. Sento ancora l'alcool infondo alle narici, proprio non lo reggo.
Bruno farà da testimone ad Alex, mi sembra ovvio dopo tutto quello che hanno passato insieme; sono amici da quando erano al liceo e fin'ora nessuno è riuscito a separarli.
Quando siamo insieme noi cinque, ci piace ricordare i vecchi tempi, di quando prendevamo in giro la prof un po'  strana, un compagno scemo, a tutti gli scherzi e alle battute a volte anche crudeli che ci siamo detti. Ammetto che certe volte possono risultare pesanti, e assicuro che lo sono, però non so se riuscirei a essere quella che sono senza quei quattro  ragazzuoli.. e come se loro avessero ricompensato alla famiglia che non ho mai avuto. Sto bene quando sono con loro, forse perchè nonostante tutti i problemi, le discussione che abbiamo avuto siamo sempre riusciti a superarli insieme, non credo che riusciremo mai a stare lontani .. e come se fossimo attaccati da un filo invisibile che ci tiene attaccati l'uno con l'altra.
Jole per me è come una sorella, il nostro rapporto è speciale; qualcosa che non puoi descrivere a parole se non la vivi.
Bruno è un tipo che cerca di capire a cosa stai pensando, e anche se non lo vorrai dire cerca sempre di farti sputare il rospo. Come se capisse che hai qualcosa da racconatre ma non lo fai per  timore.. Con me succede  parecchie volte, ed è meglio così con il carattere che mi ritrovo, mi facilita il compito di dovregli spiegare le cose. Alex, bhè lui è un concentrato di simpatia e  antipatia, riesce a superarsi in entrambe le cose; ma dolce allo stesso tempo..
Non ha mai avuta tanta fortuna con le ragazze, ma ora che ha trovato Jessica, spero che possa essere felice, se lo merita tanto.
Infine c'è Demon, aspirante chittarista metal..  con lui mi diverto, soprattutto quando c'è qualche ragazza che gli piace, le sue preferite sono le biondone super-sexy.
Cazzo, è tardi.. Deborah mi uccide se vado a lavoro troppo tardi. Meglio che mi sbrighi.  
« Miss. Deborah, scusi per il ritardo.  »
« Ma cara, oggi è il tuo giorno libero..  »
« Cazzo, vero! Me ne sono completamente dimenticata, sarà ancora l'effetto dell'acool che mi fa dimenticare le cose.
Esco dal negozio, ma che faccio ora? Jole è a lavoro; Demon starà sicuramente dormendo, il ragazzo è stanco per il baccano di ieri.
Mmm.. ho trovato vado da Mamma Dorotea, la mia adorata parrucchiera.
« Ciao Dory. »
« Ciaoo Lexy, è da tanto tempo che non vieni a farmi visita. Uuh.. Qua c'è un grande lavoro da fare, ma che hai fatto la guerra con i capelli? »
« Lo so, sono rovnati al massimo.  »
« Tranquilla Lexy, sei venuta dalla regina delle forbici. »
Mi siedo in una delle poltrone comodissime della parruccheria.  Sento le mani che mi accarezzano la testa, è una sensazione piacevole, rilassante..
Formici in mano e via.. Dory incomincia a tagliare a più non posso, chissà cosa avrà in mente per me, lei è sempre origiale; mi piace.
« FINITO. »
« woow.. Dory, ma sei fantastica! Caspita, hai fatto un lavoro incredibile. »
Mi guardo allo specchio, non sembro neanche io. Mi ritrovo con i capelli color rosso-viola era ora che mi facessi il colore, erano diventati arancioni, bleah.
I capelli mi arrivavano alle spalle, tagliati in maniera irregolare.. Dory conosce i miei gusti, e su questo posso dire che non sbaglia mai.
« Grazie Dory, quanto ti devo? »
« Fanno 15 $. »
« Ecco a te Dory, e grazie ancora. »
« E' stata un piacere, e Lexy, fatti vedere più spesso. »
Esco dal negozio contenta per la mia nuova pettinatura. Finalmente a casa  mi siedo, vedo ancora il biglietto che ho trovato ieri.. stanotte ero troppo stanca per dare conto a un pezzo di carta, lo apro con delicatezza.. chissà cosa contiene..  un foglietto ripiegato in quattro, lo apro, e vedo su scritto..

'' Stai attenta, il pericolo è dietro l'angolo.''
  
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