» Addestramento
Paralizzata dietro la porta dello scantinato, Anna guarda le braccia di sua sorella serrarsi attorno alla gola del padre.
Lo prende alle spalle, strisciando come un serpente pronto ad attaccare. Il suo viso è inespressivo mentre si sforza in ogni modo di metterlo in difficoltà.
Lui invece ghigna appena, senza sentire minimamente il peso di quel corpo da ragazzina. L'afferra per un polso, deciso, e la scaraventa per terra.
Quando Nina rialza gli occhi dal pavimento, scostandosi una ciocca di capelli che è andata a coprirle il viso, la vede.
Anna sussulta: sa che non dovrebbe essere lì – papà gliel'ha proibito – e sa quanto a sua sorella piaccia darle della spiona. Ma questa volta Nina resta in silenzio; si limita a rivolgerle un'occhiata fredda, indecifrabile, mentre si rialza con movimento fluido.
-Di nuovo- ordina severo Richard Williams alla figlia maggiore, mentre la minore sgattaiola via senza far rumore.
» Specchio
Scontrarsi con lei è un'abitudine che si ripete.
Non c'è più il brivido del primo incontro, l'ansia di conoscere le mosse dell'avversario, la difficoltà di inquadrarne lo stile. Eppure, nonostante per lei Nina sia ormai un libro aperto, nessun combattimento le richiede tanto impegno quanto le loro continue sfide.
Guardarla combattere è come vedersi allo specchio. Ma quello specchio in cui si riflettono i suoi calci precisi ed i suoi pugni veloci e aggraziati pare rimandarle sempre un'immagine migliorata della sua.
E ogni volta Anna non riesce a capire come, dopo tanti anni di esercizio, sua sorella riesca sempre e comunque ad eseguire le sue stesse mosse meglio di lei.