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Autore: AcrossTheSea    10/06/2012    1 recensioni
I cattivi sono tornati, I buoni.. ci stanno provando anche loro. Questa ff è più o meno quello che mi aspetto di trovare in Avengers 2, bhè che altro dire... forse sono pazza, dal primo capitolo non si capisce, perfortuna, ma spero lo stesso che vi piaccia. Buona Lettura!
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Heimendall indicò una sfera dorata incastonata nel ponte. Natasha e Steve sapevano che su Asgard usavano il cubo per spostarsi da un regno all'altro, Thor glielo aveva raccontato, Heimendall era il guardiano di quel passaggio, gli stava indicando la posizione del Tesseract! Si guardarono negli occhi e annuirono alla strategia d'attacco ideata a gesti. Prima che potessero attivarla però il guardiano si alzò in piedi in direzione del cubo.

Thanos si girò di scatto, dietro di lui uno stupido asgardiano si muoveva come se niente fosse all'interno del Bifrost.

Gli lanciò un colpo che avrebbe dovuto colpirlo in pieno petto, ma l'attacco non gli arrivò addosso, una barrirea invisibile fino a quel momento lo protesse.

Dopo tutto l'impegno e la fatica impiegati in queli incantesimi il dio degli inganni odiò profondamente Heimendall per aver svelato anche l'ultimo di essi. La cupola dorata si distrusse in minuscole sferette di luce e scomparve lasciando evidente la cella che nascondeva fino a pochi istanti prima. Loki sorrise con astio alla sua sfortuna e alla stupidità dei suoi alleati.

Thanos si girò di verso il dio del caos divertito dal suo piano miseramente fallito.

"Una misera gabbia di vetro? Che carina! Cosa speravi di farci?"

"Quello non.."

Loki interruppe Stark con un ringio.

"E' una trappola che si rispetti. Ma se ti fa così paura un semplice barattolo..."

"Muhahah! E di cosa dovrei avere paura?! Patetico mago!"

"Sei intrappolato alla fine del ponte dell'arcobaleno, circondato da i più potenti eroi della Terra che hanno persino umiliato il tuo esercito di Chitauri, non hai vie di fuga e non sai dove sia la gemma che cerchi. Sei sconfitto!"

Sapeva di mentire, se Thanos non fosse stato rinchiuso nella cella gli avrebbe uccisi tutti senza sforzasri troppo. Ma lui, il dio delle bugie se doveva essere quella la sua fine decise di godere un'ultima volta nel mentire a qualcuno. Poi non era ancora morto, stava cercando di distrarre il nemico, infondo aveva sempre un piano.

"Muahahaha!!! Che stupido!! Tu mi dirai dov'è la Gemma. E questi..."eroi" valgono meno di un insetto!!"

Fece un giro su se stesso per osservare i nemici che aveva difronte, patetici, insignificanti, ne trovò altri tre dietro il guardiano del Bifrost. Persino due donne osavano sfidarlo! Sarebbe stato ancora più divertente sentirle strillare.

Per dimostrare le sue parole il titano scagliò un altro colpo su Heimendall prima che questo potesse terminare di recuperare il Tesseract.

Il guardiano cadde immobile sul bordo del ponte, non poteva fare più niente.

Thanos lanciò una sfera infuocata contro i midgardiani, un debole uomo con una tuta celeste persino più ridicola degli abiti asgardiani, una donna con un completo nero aderente ed i capelli rossi ed un'altra con una canottiera sporca di sangue e dei pantaloni arancioni flourescente.

I Vendicatori si rifugiarono dietro lo scudo di adamantio del Capitano, scordandosi completamente dell'alleata accanto a loro.

Quando l'esplosione del colpo contro lo scudo terminò Vedova Nera si ricordò del suo patto con il dio, proteggere la donna. Non sapeva dov'era che fine avesse fatto, c'era ancora troppo fumo. Alzò lo sguardo dove l'aveva vista l'ultima volta, era ancora viva, senza un graffio. Un muro di ghiaccio aveva protetto anche lei, come aveva fatto con Occhio di Falco poco prima.

Loki aveva un braccio sollevato nella sua direzione ed un esspressione angosciata.

Thanos sorrise malefico e soddisfatto.

"Interessante! Cosa abbiamo qui?!"

Il dio degli inganni si rese conto del terribile errore compiuto. Non salvare la vita a Eleonor, forse, anche, ma renderlo così evidente aveva fatto capire a Thanos che teneva a qualcosa.

Lo guardò facendo finta di niente, senza rispondere.

Pochi metri dietro di lei il ponte finiva, si sentì afferrare per un braccio, Natasha Romanoff la strattonò facendole segno di scappare dietro di lei e Steve.

Il titano si incamminò verso la donna girando intorno alla prigione.

Eleonor li seguì camminando mentre correvano dal lato opposto della cella rispetto a quello preso dal nemico, non riusciva a muoversi più velocemente, sentiva lo sguardo di quel mostro su di sè. Come un cacciatore affamato guarda una debole ma succosa preda. In casi del genere solitamente la natura della preda le impone di correre veloce e almeno tentare di salvarsi la vita, ma questa volta la paura prese il sopravvento. Camminava lenta come il predatore che la osservava cercando di capire cosa avesse che il dio trovasse così speciale in una patetica terrestre da ritenerla degna di vivere.

"Morirai nell'agonia debole umana!"

Era più una frase che Thanos diceva a Loki che all'umana. Voleva spaventarlo farlo soffrire, glielo aveva promesso. Il dolore non si prova solo fisicamente ma anche mentalemente e quello è il peggiore di tutti. S'infuriò non poco quando la midgardiana rispose.

"Non sei il primo che me lo dice. Ma ho sentito che la Morte è una bella compagnia!"

Da dove le erano uscite quelle parole? Dai racconti di Loki su Thanos, la sua amante ed il loro amore folle ed impossibile.

E il coraggio di dirle? Non credeva di possederlo, forse passare troppo tempo con il dio degli inganni le aveva causato una cattiva influenza. Si fermò senza volere quando vide la faccia irata del colosso. Si accorse di essere davanti alla sfera dorata contenente il Tesseract. Cosa poteva fare?

Qualcun'altro decise per lei.

Un fulmine colpì Loki che con estremo sforzo riuscì a toccare l'armatura di Stark.

Iron Man era di nuovo carico il Tesseract non serviva più.

Si girò a guardare il fascio di luce e il dio del tuono che arrivava volando, dietro di loro l'arcere arrivava a cavallo, si fermò un secondo più del dovuto ad osservarlo una distrazione imperdonabile.

Un dolore forte al collo. Thanos la reggeva sospesa per la gola e lei non poteva fare niente.

"Chi ti ha parlato della Morte?!"

Nessuna risposta, un il colpo da un reattore lo lanciò qualche metro più lontano facendogli perdere la presa.

Eleonor cadde seduta dolorante.

Loki la guardò pensieroso mentre, debole, si riprendeva dalle scosse elettriche che gli avevano attraversato il corpo.

Clint dietro a tutti prendeva la mira.

"Thor!"

Il fratellastro lo odiava ma in quell'occasione doveva ascoltarlo.

"Dobbiamo girare la cella, così che lattina ci spinga dentro Thanos."

Thor lo guardò con odio, ma il moro aveva ragione, doveva pensare prima al pericolo maggiore.

Si lanciò sul barattolo dai riflessi argentati e prendendolo per l'apertura che non era altro che l'ngresso a quella prigione la fece girare su se stessa. Lanciò un fulmine sul nemico.

Il passo pesante di un mostro verde fece muovere il ponte.

"Bruce calmati! Non puoi restare così!!"

Loki si accorse della presenza dell'arcere quando questo cercò di calmare il dottore.

Hulk capiva cosa stava succedendo, non poteva muoversi e se fosse tornato umano sarebbe stato inutile. Ma c'erano feriti, Natasha aveva una spalla che sanguinava pericolosamente e che nemmeno Barton aveva notato.

"Clint!!"

"Nat! Oh mio Dio!! Ma sei ferita!!"

Bruce decise di calmarsi, cercando di tornare alla forma umana avrebbe almeno curato l'agente Romanoff.

  
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