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Autore: Charizard FIRE    28/12/2006    10 recensioni
Naruto è un ragazzo ninja di 17 anni, che scopre l'esistenza dell'accademia dei ninja e decide di iscriversi: incontrerà nuovi amici, nuovi nemici, difficoltà e...amori!
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara , Naruto Uzumaki, Neji Hyuuga, Sasuke Uchiha
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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--L’ACCADEMIA DEI NINJA---

L’iscrizione (primo capitolo)

Questa storia è un po’ un mix tra Naruto e Harry Potter…spero vi piaccia!

 

 

Il sole di Giugno tramontava già sulle colline del villaggio della foglia, portandosi dietro il cielo azzurro e sereno, lasciandone al suo posto un altro, roseo preannuncio della notte.

Due ragazzi in riva al fiume giocavano…o meglio…lottavano instancabili. Uno dei due aveva capelli scuri e occhi chiari, un bel fisico asciutto e una giacca nera sopra i pantaloncini azzurri; l’altro era un po’ più alto: indossava una giacca e un paio di pantaloni arancioni, aveva i capelli biondi, gli occhi blu, un petto muscoloso quanto le braccia, e degli stranissimi baffi da volpe sul volto. I due avevano appena fatto conoscenza, e, essendosi scoperti entrambi amanti delle arti marziali, si erano subito lanciati una sfida. Il primo era veloce, ma non abbastanza bravo rispetto all’altro ragazzo, che alla fine lo atterrò con un calcio ben assestato. A questo punto il primo ragazzo, si alzò da terra e andò a stringere la mano all’altro. “Complimenti,” disse “ sei davvero bravo! E dire che finora avevo sempre pensato che nessuno potesse battermi…hai mai pensato di iscriverti all’accademia dei ninja? Io avrei sempre tanto voluto farlo, ma la mia famiglia non ha abbastanza soldi, e inoltre non posso allontanarmi, i miei fratelli hanno bisogno di braccia forti per lavorare i campi! Perché non provi tu? Affinando le tue tecniche potresti davvero diventare un ottimo ninja, di primo livello! Ma sbrigati, le iscrizioni si terranno domani!”. E dicendo questo, si allontanò, tornando verso casa.

L’altro che era rimasto immobile, shockato dalle parole dell’avversario, raccolse una sacca appoggiata ad un albero e si incamminò.

‘Sì, devo decisamente farlo!’ pensò mentre attraversava il viale ‘La sola idea di poter studiare le arti marziali e magari anche un po’ di arti illusorie e magiche, mi elettrizza a tal punto che…che…’ non riuscì a finire la frase; le parole gli si bloccarono in gola: ‘Ma con quali soldi mi potrei pagare l’iscrizione?!...questa sacca è l’unica cosa che io abbia mai posseduto, è già tanto che dentro ci siano dei viveri che ho, oltretutto rubato! Devo trovarmi un’occupazione, così da poter avere il denaro sufficiente per iscrivermi! Ma per adesso sarà meglio dormire un po’ su una qualunque panchina, ci penserò domani…’.

Naruto Uzumaki era un ragazzo di 17 anni. Era stato abbandonato da piccolo, per la presenza sulla sua pancia di uno strano simbolo a forma di spirale, per il quale tutti lo emarginavano. Così era cresciuto “in cattività”, isolato dal resto del mondo, e aveva imparato così a difendersi. All’età di 13 anni decise che non poteva più vivere da solo nella foresta, che doveva vedere la luce del sole, avere a che fare con le altre persone; andò nel villaggio della foglia, il posto in cui era nato, e aveva iniziato a rubare per sopravvivere. Un giorno ascoltò un vecchio raccontare storie sui ninja, e gli nacque dentro il forte desiderio di diventare uno di loro. Cominciò ad allenarsi molto per irrobustire il fisico e per imparare tecniche speciali di lotta. E adesso stava per diventare uno studente di accademia.

La luce del mattino trafisse gli occhi di Naruto, che si svegliò assonnato. Doveva assolutamente trovare i soldi per iscriversi all’accademia. Mentre pensava a come fare, gli passò davanti un uomo con un gilè verde, i capelli bianchi e una mascherina nera davanti alla bocca. A Naruto venne subito in mente di derubarlo usando una delle tecniche imparate: si mosse velocissimo, avvicinandosi silenziosamente all’uomo, finchè non gli fu talmente vicino da provare ad estrargli il borsello dalla tasca del gilè, sempre molto silenziosamente e soprattutto velocemente, ma l’uomo fu inaspettatamente molto più veloce, lo prese per un braccio e lo scaraventò a terra. “Mi hai preso per uno sprovveduto ragazzo?” chiese aiutandolo ad alzarsi “A cosa ti servono i soldi? Per mangiare?”. Naruto rispose “No, signore. Mi piacerebbe iscrivermi all’accademia dei ninja, ma sono povero e non ho i soldi…”. “Ah è così, eh? Stai tranquillo, io ho molti soldi, e mi sembra che tu ti meriti proprio di entrare in quella scuola, a giudicare da come ti muovevi velocemente! Ecco ti do io i soldi che ti servono!”. “Ma, signore io non so quanti soldi servano, e ora che ci penso, non so neanche dove si trovi l’accademia…”. “Allora: io so già quanto denaro ti servirà, e per quanto riguarda il sito della scuola, ti indico io dove trovarla!”.

L’uomo indicò la via a Naruto, gli diede le monete, per poi continuare per la sua strada. Naruto gli fu molto grato.

L’accademia si trovava in cima ad una collina fuori dal villaggio: era gigantesca, fatta da alte mura bianche e pennacchi col simbolo della terra del fuoco, il grande continente che ospitava numerosi villaggi come quello della sabbia, dell’acqua, del suono, della nebbia, o appunto della foglia. Un gruppo di ragazzi e ragazze stava fermo davanti al portone. Naruto si avvicinò e chiese “Scusate è qui che si tengono le iscrizioni?”. Una ragazza con i capelli biondi e ricci, legati in due corti codini, si avvicinò e sbuffando esclamò “Beh, certo, secondo te cosa stiamo aspettando se non che ci aprano per iscriverci?”. “Smettila Temari, non perdere tempo con questo idiota!” disse pacatamente un altro ragazzo avvicinandosi: questo aveva i capelli corti rossi, e un paio di spaventose occhiaie…in spalla portava una specie di sacco marrone con delle buffe scritte incomprensibili. A questo punto un altro ragazzo con i capelli blu scuri cadenti in due ciocche davanti al viso, si mise in mezzo, seguito a ruota da altri due ragazzi e una ragazza: il primo dei due maschi aveva i capelli scuri lunghi, legati con un codino, il secondo aveva anche lui i capelli scuri, ma a caschetto, e vestiva di verde. Per quanto riguarda la ragazza poi, lei aveva i capelli rosa, abbastanza lunghi, e indossava un vestitino rosso. Il ragazzo dai capelli blu disse “Ehi, ehi! Che vi ha fatto di male?! Stava solo chiedendo informazioni! Chi diavolo siete voi per trattare gli altri così?”. Temari rispose: “Io sono Temari e lui è mio fratello Gaara, siamo del villaggio della sabbia!”. “Ah, si?” esclamò il ragazzo dai capelli blu “Ebbene allora io sono Sasuke, loro (indicando i due ragazzi) sono Shikamaru e Rock Lee, mentre lei (indicando la ragazza) è Sakura! Siamo tutti del villaggio della foglia! Smettetela di dare fastidio agli altri, razza di piantagrane! Beh, del resto cosa ci si può aspettare dal villaggio della sabbia!”.

“Sì, sì!” li interruppe un altro ragazzo “Io sono Neji, lei è Hinata, mia sorella!”. Appena nominata, la ragazzina si nascose dietro al fratello. Lui era vestito di bianco e aveva i capelli molto lunghi e scuri, mentre lei (vestita in modo simile) aveva i capelli blu corti. “Sì, e io mi chiamo Kiba!” l’ennesimo ragazzo uscì dal gruppo: aveva i capelli scuri e molto corti e gli occhiali da sole. A questo punto Kiba e Neji gridarono insieme “Vogliamo smetterla di presentarci?! Siamo qui per combattere, non per fare conoscenza!”

Un sordo rumore sorprese tutti quanti: il portone dell’accademia si stava aprendo! Un uomo uscì e disse ai giovani di seguirlo. Naruto lo riconobbe subito come l’uomo che gli aveva dato i soldi per iscriversi, infatti egli lo fissò e gli fece l’occhiolino. Mentre stavano entrando, Gaara guardò fisso negli occhi Naruto, e senza che nessuno si accorgesse, i due si scambiarono sguardi infuocati e molto intensi, quasi a voler preannunciare una loro futura rivalità.

L’uomo li condusse in un’enorme sala, con tanti tavoli vuoti, e un tavolo in fondo, a cui erano seduti molti uomini, vecchi e giovani; al centro del tavolo sedeva l’uomo più vecchio, con un grande copricapo bianco e rosso. Fu proprio lui il primo ad alzarsi e parlare. “Benvenuti alla famosissima accademia dei ninja! Sono lieto di accogliere anche questo anno tanti così bei baldi studenti. Vi avverto che spero siate consapevoli della vostra iscrizione a questa scuola: noi siamo molto severi, vi aspetta un anno molto denso di impegno e sudore, alla cui fine soltanto potrete conseguire il diploma di ninja. Intanto ringrazio il professor Kakashi Hatake per avervi accompagnato fin qui!”. Kakashi fece un inchino e andò a sedersi al tavolo. “Io” continuò il vecchio “mi chiamo Sarutobi e sono il preside di questa scuola, nonché 3° hokage!” Alla parola “okage” i ragazzi iniziarono a borbottare fra di loro stupefatti. Naruto aveva sentito dire che gli hokage, erano i ninja più forti di tutto il villaggio della foglia, quindi anche lui provò un certo stupore!  Il 3° hokage riprese “Per iniziare l’anno vi dobbiamo smaltire nelle quattro case di questa accademia; le case saranno il vostro, diciamo villaggio, fintanto che vivrete qui; dovrete lottare per difenderlo, dare sempre il meglio di voi per metterlo in buona luce. Le case sono: Volperossa, Orsoblu, Dragobianco e Sabbiad’oro. Il loro nome deriva dai vari tipi di chakra che possedevano i primi 4 fondatori della scuola. Per smistarvi non dovremo fare altro che organizzare dei piccoli incontri, in cui noteremo quali sono le vostre tecniche preferite in battaglia. I Volperossa prediligono l’attacco e la potenza in generale; gli Orsoblu preferiscono invece la velocità e la furbizia; I Dragobianco amano la difesa e l’illusione; infine i Sabbiad’oro adorano le tecniche di tortura o che comunque mostrino una certa abilità particolare.

Per tutto il pomeriggio si susseguirono gli incontri, finchè calato il buio, i ragazzi non vennero di nuovo adunati nella sala enorme; a quel punto Sarutobi li chiamò uno ad uno, dicendo loro in quale casa erano finiti. Gaara e Temari erano andati a Sabbiad’oro, Hinata e Neji a Dragobianco, Kiba, Shikamaru e Sasuke a Orsoblu, mentre Naruto era finito a Volperossa insieme a Rock Lee e Sakura. Ai ragazzi venne chiesto di passare davanti al tavolo principale per lasciare lì la quota di iscrizione, dopodiché, gli fu ordinato a ogni casa di ritirarsi nel proprio dormitorio.          

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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