The
GazettE's Pets
02. La Pazienza Di Koron
A volte con questa gatta ci vuole una pazienza monumentale.
Davvero.
Per mia fortuna il Dio dei Cani mi ha donato una pazienza infinita.
Ce ne vuole tanta anche con il mio padroncino, intendiamoci.
Quando mi ha detto che Kai aveva adottato un’amica per me, francamente
ho pensato ad altro. Diciamo anche sperato.
Lo adoro, ma è senza testa, per quanto mi sforzi di difenderlo anche
con Tsuki.
E’ un creativo, un artista, una J-rock star. Si scorderebbe i pantaloni
se non glieli portassi sul letto la mattina.
Le sue fans, le stesse che mi fanno complimenti e versetti quando mi
vedono con lui, mi massacrerebbero a bastonate se immaginassero che non esce
nudo di casa per colpa mia. Ma son dettagli. E resteranno fra di noi, vero?
Stamani poi… per poco ci ha chiusi fuori casa, tutti e due! Mi ci è
voluta tutta la forza che ho per impedirgli di uscire di casa con le chiavi
della cantina!
Senti, tu che ci fai qui? Da dove salti fuori?
Sì, parlo con te. Ti ho vista subito, appena entrato in casa del
Leader, come lo chiama il mio padroncino.
Adoro Kai, sono poche le persone che illuminano lo sguardo del mio
padroncino così.
Posso affermare che gli altri non ti vedono. Se il mio padroncino ti
avesse vista avrebbe sicuramente chiesto a Kai cosa ci facevi a casa sua!
Beh, benvenuta, se già non te l’ha detto Tsuki.
Non se la passa bene, forse ha accantonato le buone maniere. Ah no?
Meglio. Sono arrivato secondo.
Anche tempo fa si è trovata con quell’affare di plastica al collo, ma
ora è un po’ più grandicella, lo gestisce meglio.
Salvo rimanere incastrata sotto i mobili. Quale misterioso universo può
nascondersi sotto il mobile che sta lì da quando è entrata in quella casa? Non
poteva aspettare a ficcarcisi senza quel tubo intorno alla testa?
Quella fuori di testa, perdona il gioco di parole. Non è fuori di testa?
Tu non l’hai vista fare la funambola sulla ringhiera della terrazza! Non ho mai
visto quei cinque così perfettamente sincronizzati: si sono precipitati verso
di lei per “salvarla”.
No, non puoi capire. Per poco si sono ammazzati loro e lei neanche era davvero in pericolo. Anzi: ha usato la testa
del mio padroncino come intermezzo per raggiungere il tavolo!
Fermo restando che Kai abita ad un piano terra leggermente rialzato, addirittura
io so che i gatti cascano sempre sulle zampe e Tsuki, per quanto giovane, non
fa eccezione. Io se provassi una manovra come quella (ringhiera-testa del mio
padroncino-tavolo), sicuro mi ammazzerei! E forse ammazzerei anche il mio
padroncino‼
E’ così fuori di testa, a mio modesto avviso, perché sa di poter
contare su nove vite. Anche se non so quante ne ha già bruciate.
Che stavo dicendo?
Ah sì… incastrata a coda all’aria. Quando sono entrato e l’ho vista non
so cosa mi ha trattenuto dal collassare dalle risate. E’ sempre così composta,
anche quando gioca o salta. Vederla in quella posizione è stato troppo
divertente.
Deve essere stato il tono di Kai a fermarmi: era stravolto. Beh, anche
il mio padroncino si preoccupa per me, ma l’angoscia nella voce di Kai mi ha
fermato il cuore.
Saliamo in macchina e Tsuki è chiusa dentro una gabbia di plastica.
Il mio padroncino mi sistema sulle sue gambe, ma ho il presentimento
che adesso non è lui ad aver bisogno di me.
Con un piccolo salto passo dietro.
Uff, stavo per finirti addosso!
«Koron, stai attento, se il guinzaglio si incastra da qualche parte ti
strozzi!»
«Stai tranquillo!»
Non voglio che si preoccupi per me.
«A volte ho davvero l’impressione che mi risponda!» dice il mio
padroncino.
«Io sono convinto che Tsuki mi risponde a tono!» ribatte Kai «E fra
l’altro vuole sempre avere l’ultima!»
Sono intelligenti.
Comoda? Mh, ottimo.
«Sai che per poco mi sono scordato le chiavi di casa in casa? Non capivo come mai Koron non
voleva uscire, quando mi ha trascinato fino al tavolo del salotto le ho viste!
Avevo preso quelle della cantina!»
«Ruki, fai di me un uomo felice e tieniti per te certe informazioni,
ok?»
«Tranquillo Kai… ci tengo alla mia reputazione.»
«Mh, forse ti ho sottovalutato, Koron.»
Mi sembra abbattuta, la gattina.
Non so come comportarmi. E’ la prima volta che la vedo così.
Ci mancava solo la gabbia.
«Stai là dentro perché potresti scappare… secondo loro.»
«Tu stai al guinzaglio per la stessa ragione.»
Mi accoccolo accanto a lei per guardarla attraverso la parte
bucherellata.
Ti spiace se ti uso come sponda? Grazie infinite.
«Almeno ti fa sentire meglio il trattarmi male?»
Silenzio.
«Poco fa abbiamo leticato, stai invecchiando ad un
ritmo preoccupante.»
Non è il momento adatto per renderla partecipe del particolare che un
anno dei suoi equivale a sette nel conteggio dei miei. No, direi di no.
La cosa ha sconvolto il mio padroncino, ha detto che così invecchio
sette volte più velocemente di lui.
«Poco dopo mi hai lasciato bere la tua acqua, l’ho
preso per un armistizio.»
«Ti faccio così pena che hai deciso di essere
accondiscendente?»
«Paziente è la parola giusta. Stai male, sei costretta
a tenere quel coso, ti hanno dato una medicina cattiva e messa in gabbia. Per
me sarebbe abbastanza per una giornata. Davvero senti la mancanza di qualcuno
che ti complichi la vita adesso?»
«Ma stanno per uccidersi a vicenda?» chiede preoccupato il mio
padroncino «Koron chiacchiera così solo con lei!»
Lo vedo girato verso di noi.
In effetti non ho l’abitudine di parlare da solo e per quanto cerchi di
renderlo partecipe dei miei pensieri, il mio padroncino non è sempre ricettivo.
Pensa sempre che abbia fame o che voglia uscire.
«Sembra quasi che cerchi di consolare Tsuki» dice Kai.
«E Tsuki fa la sostenuta. I ruoli si sono invertiti con i nostri
amichetti a quattro zampe!»
Li sento ridere.
Incrocio lo sguardo di Tsuki e la vedo… sorridere. Per quanto un cane
possa riconoscere il sorriso di una gattina mezza sommersa da un aggeggio di
plastica.
L’ho vista ridere fino quasi a piangere quando ha visto Keiji per la
prima volta.
E’ così piccola.
Credo davvero che possiamo diventare amici, forse già lo siamo in un
certo senso, ma a volte anche io sbaglio, perché mi diverto a punzecchiarla
sapendo perfettamente quanto è orgogliosa.
«Ok Koron. Fino a quando non mi rimetto sulle zampe,
va bene?»
«Affare fatto bambina.»
«Significa che ti sfogherai con Keiji?»
«Ovviamente. E tu mi darai una zampa.»
Beh, sei la testimone di un miracolo.
Stai comoda, sei sicura? Fra poco siamo arrivati.
«Mah, chi li capisce è bravo» dice il mio padroncino. «Sembra stiano
conversando in un salotto. Per quanto devi dare quelle medicine a Tsuki?»
«Fino a domenica, ma quella che ha preso oggi deve prenderla solo
domani. Per fortuna.»
«E la schiuma che per poco ti sei scordato a casa?»
«Quella per tutta la settimana. Però Tsuki è contenta di quella. Quel
massaggio deve essere un sollievo visto che non può grattarsi. Oh accidenti,
spero che Reita abbia del cotone in casa!»
«Sicuro ha i dischetti per struccarsi.»
«E’ vero. Ma per pulirle il pelo non saranno sufficienti… a meno che
non gli svuoti una confezione. Beh, ci arrangeremo con quelli, ok principessa?»
«Non preoccuparti. Quella schiuma è fresca. Mi piace.»
«Per fortuna mi è toccata una gatta collaborativa.»
«Ha graffiato Reita.»
«Accidenti Ruki, quella medicina deve essere amara come il veleno e
Reita quando doveva tenerla ferma non
l’ha fatto e quando doveva tenerla forte
l’ha lasciata andare!»
«Quindi è colpa di Reita?»
«Certo non di Tsuki!»
«Ti amo umano mio.»
«Fra poco siamo arrivati Tsuki, resisti.»
«Ok.»
«Io non so come fai ad affrontare una cosa del genere tutti i giorni.
Mi è toccato medicare Koron solo tre volte ed è un’esperienza che spero di non ripetere
più.»
«Beh, non te la sei cavata male.»
«Tolto che per poco mi ha staccato una zampa per medicarla,
è ad un passo dalla laurea!»
«Visto? Neanche lui è d’accordo! Credo di avergli staccato quasi una
zampa una volta. Si è nascosto sotto il…»
Tsuki solleva la testolina incredula. E la plastica va a sbattere
contro la parte superiore della gabbia.
«… letto e non è uscito per tutta la notte. Non ti dico lo strazio. Non
ho chiuso occhio.»
«Ehi principessa, tutto ok?» chiede immediatamente Kai.
«Devo solo prendere le misure! Ma ti capisce anche lui
allora!»
«Mh, ogni tanto. Indubbiamente per poco mi ha
azzoppato quella notte.»
«Forse non è stata una buona idea metterla nella gabbia…»
«Per la Dea Gatta, il mio umano è bravo. Non ti
preoccupare, mi sono mossa senza pensare, accidenti.»
«Ma ti sei fatta male?»
«No… uffa, non sono così goffa di solito! Non sbatto
contro ogni superficie disponibile!!»
Si sta innervosendo. Accidenti. Devo distrarla.
«Ma… perché lo chiami umano?»
«E’ ciò che è.»
«Come fai a saperlo?»
La vedo perplessa.
«Lo so. Come so che devo pulirmi, che quando mi scappa
devo andare nella cassetta con quegli strani cosini bianchi, che quando ho fame
glielo devo dire.»
«E come glielo dici?»
«Ho fame.»
«Come? Ancora?» chiede Kai.
«Cosa ancora?» chiede il mio
padroncino mentre Tsuki mi guarda soddisfatta cercando di aggirare quel coso
che le avvolge la testa.
Ci sono ottime possibilità che diventi strabica se non le tolgono quel
tubo in tempi brevi!
«Kai, da bravo, guarda la strada» dice il mio padroncino.
«Non è possibile, Tsuki ha fame. Non ho portato niente.»
«Come fai a sapere che ha fame?»
«Me lo ha detto.»
«Quando?»
«Quel miagolio che ha fatto prima…»
«Quale?»
«Ho fame.»
Però Kai ha ragione: mai vista gatta così collaborativa in vita mia.
Almeno con gli altri.
«Quello. Piccina, stai scherzando
vero?»
Tsuki soffoca un maestoso sbadiglio e parte quel suono che mi piace
tanto.
«Ah, per fortuna. Scherzava.»
«Scherzava perché fa le
fusa?»
«Certo, quando fanno le fusa i gatti stanno bene. Mi sono informato.
Starà facendo le prove per vedere se la capisco!»
«Veramente io so che fanno le fusa per tranquillizzarsi.»
«Beh, lasciati dire che funzionano alla grande: tranquillizzano anche
me!»
Ridono.
«Si chiama fusa quel rumore?»
«Il mio umano lo chiama così. Mi piace. E’ l’unica
cosa che ricordo bene della mia mamma.»
Altro dolente tasto. La mia mamma… io posso vederla ogni tanto, il mio
padroncino mi porta a trovarla… lei ha perso tutti, anche se ha guadagnato un
padroncino come Kai.
«Lo rifai per favore?»
Tsuki ricomincia.
Bene.
E fra poco mi divertirò un po’ con Keiji.
Ti piacerà quando lo vedrai, al di là dell’essere paranoico, è carino.
Tutto sommato la mia pazienza è ricompensata.
Almeno fino a quando Tsuki non si rimette sulle zampe.
E forse, chissà, andando d’accordo si accorgerà che è meglio così.
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NOTE:
Dea Gatta, ok… Dio Ca… meglio di no! Non potete immaginarvi la mia
espressione quando mi son trovata a scriverlo la prima volta. Va bene licenza poetica, ma ho trovato un mio
limite!
Dio dei Cani è preferibile!
Giusto per non perdere l’abitudine agli spoilers, vi preannuncio che
Keiji per par condicio avrà il suo Dio
dei Pappagallini! XDDDDDDD
Era… diciamo un anno che non mi divertivo così tanto a scrivere!
Sono a conoscenza che esiste l’opzione di rispondere alle recensioni
attraverso le recensioni stesse, ma sono una nostalgica e uso quell’opzione se
per esempio ricevo una recensione e non c’è un aggiornamento in tempi brevi.
Quindi…
_Aelite_: non preoccuparti per la recensione. XD *abbracc e
stritola e porge la medaglia*
Quando è in gabbia Perla non sta zitta un attimo, ma quando la metto in
gabbia è per portarla dal pediatra… e quella gatta impara molto
velocemente‼
Shinushio: no, non sei banale. Sottolinei concetti. XD
Dopo questo capitolo Tsuki ti sta simpatica? E… Koron? XD
Cucciola_81: grazie Cucciola! *abbracc*
Ho pensato che il fatto di far rivolgere il personaggio alla lettrice
fosse un po’ strano. Non ero sicura di come sarebbe stato preso. J
“…ma è come se Kai ce l'avesse davvero
la gatta ora…”, ecco, con questa
frase mi hai stesa. ‘azie! <3
kenia kenny: *stritola ma non preleva piume* arigatou‼
In realtà ho semplificato non poco, perché i gatti ci vedono come loro
simili più grossi. E’ anche per questo che guadagnarsi il rispetto di un felino
non è una passeggiata. -.-’’
Per esempio, quando si strusciano alle gambe, oltre a lasciarti il loro
odore addosso marchiandoti come loro proprietà, è segno che riconoscono che (in
quel momento) sei superiore a loro e stanno cercando di conquistarsi i tuoi
favori. Che poi Perla sia una paracula senza vergogna 24 ore su 24 anche quando
dorme, è un altro discorso‼! XDDDDDD
Di cani me ne intendo un po’ meno, per non dire affatto. Spero di non
aver tirato strafalcioni. Tu ne hai avuti vero? *cerca consulenza in ritardo*
Era quasi scontata una certa empatia fra te e Keiji… XDDDD
Porco_spino: prima cosa, benvenuta nel mio mondo!
Grazie per la recensione e i complimenti. *si inchina*
Temo di sembrare una perfetta deficiente quando dialogo con la mia
gatta. Lei mi risponde e di solito troviamo un accordo! XDDDD
Mio nonno mi ha detto che la tratto come un fidanzato, nel senso che mi
viene spontaneo rivolgermi a lei con “amore mio” ed è parecchio che non
inciampo su un essere umano che mi vada bene!
Adesso la situazione è un po’ spinosa perché devo impormi per medicarla
e rimetterle il collare…
Un ringraziamento anche a chi ha letto ma non ha recensito, a chi ha
aggiunto la creaturina alle preferite e alle seguite. Mi sento a casa. ;)
La prossima sarà la conclusiva! … Il protagonista sarà Keiji.
Devo solo revisionarla (e chi
mi conosce sa che valle della morte mi appresto ad attraversare…), quindi
prevedo un aggiornamento in tempi brevi!