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Autore: LisaAngius    10/06/2012    1 recensioni
FF liberamente ispirata al film l'ultimo dei templari. Vi prego commentateeeeeeee
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ultima battaglia II

 

Alice guardò il Marcus che stava fermo  al suo fianco e poi i monaci davanti a lei

“Marcus tu pensi di poter lottare con loro?”

Il monaco la guardò preoccupato impugnando una spada

“C-credo di si Alice”

Jasper scosse la testa guardando prima Alice poi il suo vecchio maestro

“Gente a dirla tutta manco a me piace l’idea che dobbiamo fare del male a quei poveretti…in fondo sono solo stati ipnotizzati”

Ian annui lentamente

“Ragazzi non possiamo fare altrimenti purtroppo, speriamo che non facciano nulla che possa costringerci a ucciderli”

“Aspettate un momento…”. Sussurrò Alice

Si sistemò davanti ai tre compagni osservando con attenzione i monaci

“Che vuoi fare?”. Chiese Jasper allarmato vedendo i monaci che cominciavano ad avanzare

Alice ridacchiò

“Oh nulla di preoccupante, solo che Simòn non è la sola a sapere fare certe cose”

La ragazzina sussurrò alcune parole e i dieci monaci si bloccarono di colpo

“Che hai fatto?”. Chiese Marcus spaventato, facendo qualche passo in avanti

Alice fece scattare la mano fermando il monaco

“Ho solo avuto accesso alle loro menti, sta fermo devo finire il lavoro!”

La ragazzina si avvicinò ai monaci e continuò a parlare a bassa voce toccandone uno di tanto in tanto, i dieci monaci caddero addormentati.

Jasper fissava la scena allibito, se Alice era stata in grado di mettere  a terra dieci monaci in un secondo cosa poteva fare di loro Simòn? Come potevano sperare di aiutare Alice se la sua nemica avrebbe potuto ucciderli tutti con la stessa facilità con cui lei aveva addormentato i monaci?

“Wow bel trucco!”. Commentò Ian con un basso fischio

La ragazzina rise

“Oh è stato un gioco da ragazzi!”

Jasper storse il naso

“Spero che Simòn non lo faccia con noi”

Alice gli battè un colpetto sulla spalla intuendo i suoi pensieri

“Jasper loro avevano la mente già soggiogata da Simòn inoltre voi siete protetti da me!”

Il capitano sbuffò roteando gli occhi

“Oh che bello! Protetto da una donna!”

Marcus lo trucidò con lo sguardo

“Jasper Noir il tuo orgoglio lascialo perdere ora!”

“Ragazzi su andiamo non c’è molto tempo!”. Esclamò Alice

La ragazzina li guidò all’interno della cappella. Simòn era seduta su una delle panche

“Salve Alice, bello vederti!”

La ragazzina la fissò con odio

“Non posso dire altrettanto purtroppo”

Il viso della bionda si atteggiò a un broncio indispettito

“Ma che maniere piccola! Mamma non ti ha insegnato che non si risponde così?”

Alice fece uno scatto in avanti pronta ad avventarsi contro la donna ma Jasper fu più svelto e riuscì ad agguantarla per un braccio

“Ma sei matta Alice? È quello che vuole!”

La donna scoppiò a ridere

“Come siamo protettivi Jasper, ma tu sai bene che non c’è nulla che puoi fare per aiutarla, puoi solo guardarla lottare..e morire”

Alice aveva perso la minaccia di Simòn perché era distratta a osservare i suoi occhi, era successo qualcosa in quegli occhi avrebbe potuto giurare che fossero diventati castani per un istante e lei conosceva una sola spiegazione per questo: quello era un corpo preso da uno spirito estraneo!

Questo cambiava le cose, avrebbe dovuto mirare a cacciare la strega che si era impossessata di quella ragazza cercando di non ucciderla e soprattutto di non rischiare di venire presa a sua volta.

“Chi ha detto che sarò io a morire?”. Chiese con aria di sfida, mentre la sua mano stringeva con più forza possibile quella di Jasper

Fortunatamente il soldato comprese al volo e non fece nemmeno una smorfia

“Cosa c’è?”. Chiese avvicinandosi all’orecchio di Alice

La donna davanti a loro fece una risata oltremodo divertita

“Pensi davvero di battermi piccola?”

La ragazzina sorrise serena

“Niente è impossibile no?”

Si sporse leggermente verso Jasper sussurrando velocemente una parola: “posseduta”. Jasper capì quello che intendeva e si affrettò a riferire il messaggio

La donna rise di nuovo oltremodo divertita dall’audacia che stava dimostrando la ragazzina, Alice dentro di se esultò: suo padre le aveva insegnato che uno dei segreti per vincere in battaglia è sapere più cose di quelle che sa il suo avversario  e lei ne sapeva una in più di quella strega al momento: Simòn non poteva sapere che lei aveva capito con cosa aveva a che fare

“Vedi Alice, anche i tuoi amici sanno che non vincerai, guarda come sono spaventati!”. Affermò sarcastica la donna

Alice ghignò. Lei sapeva che era stato il messaggio che Jasper aveva trasmesso a spaventarli

“Vedi io ho un alleato che tu non conosci ancora”. Sussurrò

La donna rise

“Assì e chi?”

“Ce l’hai dentro di te”. Sibilò cominciando una lenta cantilena

Grazie Alice

La coscienza che toccò la mente della ragazzina la spaventò a tal punto che per poco non perse il controllo dell’incantesimo per la paura che fosse la strega che si stava impossessando di lei

Chi sei?

Io sono Simòn, quella vera non quella che hai conosciuto, ho diciassette anni come te, avevo sentito la leggenda secondo cui una strega terribile era nascosta sotto forma di spirito dalla nostra gente…volevo ucciderla e invece lei mi ha battuta

 

La giovane rabbrividì di paura. Se quella era la leggendaria strega di cui aveva sentito parlare, sarebbe morta o peggio, nel giro di poco tempo

 

Non temere Alice ti aiuto io La rassicurò la ragazzina capendo quello che lei provava

 

Tutto quello che i tre compagni di Alice videro furono la ragazzina che cantilenava e la strega davanti a lei che pareva afflosciarsi di minuto in minuto, poi ci fu una sorta di schiocco e tutti furono sbalzati in avanti.

Quando si furono ripresi Ian si guardò attorno. Davanti a lui Simòn li fissava perplessa

“Dove mi trovo?”

Ian la fissò perplesso

“Nell’abbazia…non ricordi nulla?”

“No ero in cerca di una strega e….”

“Alice”

L’urlo disperato di Jasper fece voltare tutti, la ragazzina giaceva a terra e dalla sua fronte scendeva un sottile rivolo di sangue

 

 

 

 

  
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