“Ho
detto che non lo so!”
sbottò Jack fissando Neferet con uno sguardo carico di odio:
“E’ la millesima volta
in due minuti che me lo chiedi!”
Calò
il totale silenzio:
non appena Jack si era specchiato e Dragone aveva decretato il suo
“Abbiamo un
problema” era scoppiato il finimondo: tutti i ragazzi si
erano messi a
strillare le loro ipotesi somigliando in modo incredibile ad un pollaio
in
rivolta mentre Dragone e Lenobia cercavano di farli stare zitti;
dall’altro
lato io, Jack e Neferet non avevamo spiccicato parola fino a quando la
nostra
Somma Sacerdotessa non gli era letteralmente saltata addosso, bloccando
Jack al
muro ed ordinandogli di confessare, perché a suo parere
doveva per forza
essersi votato a qualche divinità maligna per avere un
Marchio simile.
Jack
sembrava non essere
spaventato, ma solo arrabbiato e per uno strano motivo anche io lo ero,
anche
se riuscii in qualche modo e frenarmi: il fatto di provare le stesse
emozioni
del mio ragazzo mi faceva sentire strano; poi successe: Neferet,
esasperata, lo
schiaffeggiò e io lo sentii
nel senso
che percepii proprio lo schiaffo arrivarmi dritto sulla guancia anche
se in realtà
nessuno mi aveva toccato.
Il
presentimento più
brutto che avessi mai provato si impossessò di me e forse
sarei anche potuto
scappare strillando come una ragazzina se proprio in quel momento non
avessi
incrociato lo sguardo di Jack: anche lui sentiva, capiva e
sapeva… era fin
troppo evidente dal modo in cui mi fissò, a metà
fra lo spaventato e il curioso;
gli restituii lo sguardo, carico delle stesse emozioni.
“Neferet,
calmati… forse
il ragazzo non sa veramente niente.” stava dicendo in quel
momento Dragone,
avanzando verso la donna e tirandola indietro con forza.
“Come
può non sapere!?”
“Anche
io non capivo all’inizio:
ero arrivata qui con il semplice contorno del Marchio e il giorno dopo
mi sono
svegliata che era completo: nessuno sa cosa Nyx abbia in mente quando
fa certe
cose…” intervenne Zoey, e lei in effetti era una
vera esperta di stranezze
visto che era la prima novizia ad avere un Marchio completo, la brama
di sangue
anche se ancora matricola ed un’affinità con tutti
e cinque gli elementi; non
si era fatta mancare nulla, insomma…
“Io
sono la sua
Sacerdotessa, so come la dea agisce!” per un attimo temetti
che si sarebbe
messa a sputacchiare da
quanto era
arrabbiata e questa convinzione crebbe quando Lenobia
ribatté dicendo che, per
quanto fosse vicina alla dea, nemmeno lei leggeva nella sua mente;
andando
contro ogni mia aspettativa, però, Neferet tacque, forse
accusando il colpo e
non trovò più nulla da ridire.
A
quel punto tornò di
nuovo a regnare il silenzio, ma era terribilmente fastidioso
perché tutti si
lanciavano occhiate preoccupate, incuriosite e spaventate
contemporaneamente:
era fin troppo evidente che non solo la nostra dea aveva messo mano nel
Marchio
di Jack visto che il lato sinistro non aveva niente a che fare con
lei…
“Nessuno
di noi riesce a
capirci qualcosa?” fece il biondo sbuffando quando a
rispondergli fu solo il
silenzio.
“Allora
cercheremo in
biblioteca!” decretai io capendo i suoi pensieri, di nuovo.
Tutti,
professori inclusi,
annuirono e fecero per allontanarsi in direzione della biblioteca,
obbedienti
come cagnolini, quando: “Porca puttana!”
strillò Jack con un’adorabile vocetta
acuta che però mi perforò entrambi i timpani.
“Davvero
un bel modo per
essere accolti…” rimanemmo pietrificati al suono
di quella di voce, che, per
quanto nuova, riconoscemmo tutti,
forse
mossi da un istinto talmente profondo da essere per noi sia naturale
che
estraneo.
“Nyx…”
sussurrò
Zy, che, come ci aveva raccontato,
aveva già avuto a che fare con la dea, mentre tutti ci
voltavamo: lei era
veramente lì, fra noi, gruppo compatto, e Jack, solo.
Era
bellissima nella sua
semplicità, con la pelle diafana, bianca quasi come il
vestito di seta leggera
che indossava, i cappelli biondissimi, lunghi fino alla vita stretta e
i lineamenti
dolci, gentili.
Aveva
l’aspetto di donna,
ma c’era qualcosa in lei che faceva capire che era qualcosa
di più, perché una
creature simile non poteva essere solo umana…
Eravamo
lì tutti con le
bocche spalancate e decisamente sconvolti per il fatto che, alla sua
apparizione, Jack le aveva strillato dietro
“puttana”…
non
ci restava che sperare
che fosse comprensiva.
“Sono
molto comprensiva,
Damien,” fece lei ridendo con un suono cristallino:
“altrimenti non sarei qui!
sedetevi, per favore, perché ho deciso di spigarvi
ciò che è appena successo:
la situazione è sfuggita di mano persino a me e quindi ormai
è talmente
delicata che richiede il mio intervento. Con premesso però,
preferirei che
Neferet, Dragone e Lenobia lasciassero la stanza: non è
ancora tempo, per voi,
di sapere.”
Vidi
chiaramente le
espressioni deluse di Lenobia e Dragone, accompagnate da quella furiosa
e
frustrata di Neferet, me il trio di professori se ne andò
senza ribattere,
senza anzi spiccicare una sola parola e così rimanemmo solo
noi ragazzi con
Nyx.
Ci
sedemmo in cerchio come
bambini obbedienti intorno alla dea, che rimase dritta in tutta la sua
fierezza, reggendo uno scettro che poteva benissimo essere di diamante.
“Molto
bene ragazzi, so
che molto probabilmente ora sarete molto confusi, ma vi pregherei di
non
interrompermi.”
Noi
annuimmo tutti
(ammettiamolo, chi avrebbe avuto il coraggio di contrariarla?) e ci
preparammo
ad ascoltare quella che ancora non sapevamo sarebbe stata la storia che
ci
avrebbe cambiato la vita.
“Come
potete vedere, il
marchio di Jack è cambiato, ma in realtà la
spiegazione è molto più semplice di
quello che può sembrare: il veleno a quasi lo a quasi ucciso
e tu, Jack, ti sei
salvato solo grazie a Damien che ti ha offerto il suo sangue. In ogni
caso, tu
saresti comunque dovuto morire perché era destino che il tuo
organismo
rifiutasse la trasformazione.”
Ci
gelammo sul posto,
sconvolti, ma non aprimmo bocca e Nyx riprese, imperterrita:
“Bevendo da Damien
però, per la prima volta e per un motivo che va sopra alle
normali leggi della
natura fra voi due si è creato un Imprinting, cosa che
normalmente sarebbe
impossibili fra due novizi; questo nemmeno io me lo so spiegare con
certezza,
fatto sta che è successo. Ora, anche l’organismo
di Damien era destinato a
rifiutare la trasformazione, ma con il vostro Imprinting si
è creato un
precario equilibrio che fa in modo che finché
l’Imprinting ci sarà, entrambi
vivrete e non rifiuterete la trasformazione, ma non appena esso si
dovesse
spezzare, morirete entrambi, rifiutando istantaneamente la
trasformazione in
vampiri. Ecco spiegato il perché dei vostri pensieri in
contemporanea! Per
quanto riguarda il tuo Marchio, Jack, la spiegazione è
altrettanto facile: il
tuo fisico è stato fin troppo vicino alla morte, ma non per
cause naturali.
Sarebbe stata una morte data dal veleno, quindi dall’odio e
dal male; il tuo
corpo e la tua anima è quindi stato a contatto con la
Tenebra, con il male in
una delle sue forme più acute, ma dall’altra parte
a conosciuto anche il
profondo bene che il gesto di Damien ha portato nella tua vita: il lato
destro
del tuo Marchio rappresenta proprio questo, con i miei tipici simboli,
mentre
il sinistro ha il colore e i simboli del male. In centro poi i due
aspetti si
uniscono, proprio come sono legati con un nodo indissolubile nella tua
anima:
il bene e il male, in te, proprio in questo momento, stanno sostenendo
una
lotta all’ultimo sangue per avere la prevalenza sulla tua
anima ed hanno la
stessa identica forza; solo tu puoi decidere chi favorire…
questo è quanto. Ci
rivedremo, ragazzi.” così dicendo Nyx
scomparve rivolgendoci un sorriso dolce.
Noi
rimanemmo zitti,
immobili, pietrificati, fino a quando : “Ah,
cazzo!” sbottò Jack nello stesso
istante in cui Zy aprì la bocca per dire il suo tipico :
“Oh, cavolo!”
Ciaoooo!!!
Scusate il
ritardo per questo capitolo, ma ade la scuola è finita ad
avrò più tempo!!!
Spero vi piaccia!!! Un grazie speciale a Elizabeth Blackblood,
l’unica che ha
ancora il coraggio di recensire questo casino di ff!!!