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Autore: otaku_life    10/06/2012    0 recensioni
Un episodio può cambiare completamente la tua vita. Ed è quello che accade al protagonista di questa storia, Ash Ketchup.
Genere: Commedia, Parodia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Informo i gentili lettori che la parola “sciopero” ha deciso di scioperare per manifestare il proprio dissenzo nei confronti degli autori delle fanfiction mondiali. “Sciopero” è stanca di venire sfruttata per poi essere pagata con dei buoni pasto. Quindi la parola “sciopero”, nel caso comparisse in questo episodio, verrà sostituita da un cuoricino. Ci scusiamo per il disagio.

E adesso passiamo a riassumere quello che è accaduto nel capitolo precedente. Dio, grazie ai suoi poteri divini, mi ha mandato all’interno di un manga per compiere una missione: cambiare il finale della storia rendendolo un lieto fine. Dopo alcune ore passate alla ricerca del protagonista de “La lista dei cattivi”, ovvero Lucio Yagami, mi ritrovo casualmente davanti a lui.

Capitolo 3 – La forza dell’amicizia

Non ero preparato ad una situazione del genere. Colui che stavo cercando da più di mezza giornata era lì davanti ai miei occhi e attendeva in silenzio una risposta alla sua domanda: “Per caso ci conosciamo?” Dovevo pensare a qualcosa e in fretta. “Non mi riconosci?” sputai fuori per rompere quel silenzio imbarazzante. “Sono io, Asdrubale. Eravamo amici del cuore alle elementari.” Avevo appena commesso un grave errore. L’emozione mi aveva giocato un brutto scherzo. Era impensabile che una idea del genere potesse funzionare. “Asdrubale, da quanto tempo! Mi avevano detto che eri andato a lavorare nel Pacifico su una piattaforma petrolifera” rispose entusiasta. Stentavo a crederci: Lucio aveva sul serio un migliore amico delle elementari con quel nome assurdo? Oppure voleva semplicemente nascondere il fatto di non ricordare una cosa tanto importante come l’amicizia?

Dopo avermi abbracciato per un quarto d’ora, Lucio riprese la parola: “Stavo tornando a casa proprio in questo momento. Avrei dovuto prendere il treno e farmi un bel viaggetto, ma a quanto pare c’è ♥. Vuoi venire a casa mia? Facciamo una chiaccherata come ai vecchi tempi” propose con un sorriso un po’ strano. Sembrava quasi che nascondesse qualcosa. E non stavo parlando del suo lavoretto part-time.

Casa Yagami era situata proprio nella strada che avevo occupato per l'intera giornata. Appena entrati fummo accolti calorosamente dalla madre e la sorella minore, un’adolescente molto carina. Il padre invece doveva essere a lavoro, dopotutto era una persona particolarmente impegnata nella gestione di una piccola azienda di giocattoli. Salimmo le scale ed entrammo nella sua stanza.

Un trionfo di colori mi aveva preso alla sprovvista. La camera era completamente addobbata e circondata da miniature di babbo natale, piccoli presepi, abeti, lucine lampeggianti e qualsiasi altra cosa legata al Natale. Degno di nota era il poster raffigurante Babbo Natale con la scritta in basso “la Befana non esiste”. Mi accomodai sul letto, mentre Lucio si mise a sedere alla scrivania. “Asdrubale, come te la passi? Narrami le tue vicende da quando la scuola ci ha impedito di continuare momentaneamente la nostra amicizia.” Non impiegai molto a pensare a una storia verosimile. “Come hai già saputo, ho lasciato la scuola per lavorare su una piattaforma petrolifera. La paga era buona, ma la vita di mare era troppo dura per me, quindi decisi di tornare a casa. Purtroppo però non avevo e non ho tuttora una casa dove tornare. Ho trovato da poco un lavoretto come gelataio, ma lo stipendio non mi basta nemmeno per prendermi un appartamento in affitto. Sono solo ed affamato…” raccontai entrando completamente nella parte. “Che storia triste, mi dispiace tanto. Ma mi sono sempre chiesto una cosa. Quali sono i gusti più richiesti in gelateria?” chiese eccitato. “Cocco e banana, senza ombra di dubbio. Ma anche il Puffo è molto apprezzato.” Presi fiato e andai subito al sodo. “Comunque non è di questo che volevo parlarti. Lucio, conosco il tuo segreto…”

I suoi occhi erano cambiati. Sembravano tristi, ma allo stesso tempo eccitati. “Oh oh, c’era qualcosa che mi puzzava…e non erano le mie ascelle. In questo caso…”

[ Fine terzo capitolo ]

Note dell’autore: mi scappa la cacca, quindi sarò il più breve possibile. Recensite o droppo! xD
  
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