Non voglio sembrare la solita ingenua che scrive sempre le solite storie già raccontate da milioni di persone. Vorrei essere l’eccezione, quella che per una volta racconta una storia “originale”, tutta sua insomma.
Del tipo “Ehi, oggi sono uscita con la mia ragazza ed è andata alla grande!”.
Invece no.
In ogni storia c’è sempre uno o più antagonisti che ti mettono i bastoni fra le ruote, fanno di tutto per vederti crollare e distruggono ogni tuo ideale.
Vorrei avere una storia originale.
Vorrei ESSERE originale.
Ma no, nasco diversa, ma vivo da copia.
Come una fotocopiatrice impazzita, usciamo fuori già con un destino uguale e chi sgarra viene considerato feccia umana. Anzi no, feccia cartacea.
Io sono così, ma nonostante ciò vorrei comunque raccontarvi la mia storia.
Che renderò più originale possibile.
 
“Sono nata in un paesino… No? Ah scusi, allora inizio in un’altra maniera.
Serena, questo è il mio nome. Uno dei miei più grandi sogni è quello di scrivere un libro, ma per ora mi soffermo solo sulla scrittura quotidiana, è un sogno quasi irraggiungibile. Amo due cose: mangiare e Rebecca. Sono lesbica. Sì, sono diversa.
No, non me ne pento.
Come ho conosciuto Rebecca? Bella domanda. Il Karma mi ha aiutata un po’ nelle ricerche e me l’ha presentata come una “scrittrice anonima”. Sì, una di quelle che dice “Ciao, sono Rebecca” “Ciaaaao Rebecca.”
Ora le sembrerà di sentire la solita storia banale, ma dai, ora cercherò di essere più originale.
Senta qua.
Cavalieri, dame, forze oscure, libertà, sacrificio. Queste storie fanno parte appunto della storia stessa, ma sento che mi appartengono.
Io, il cavaliere che sacrificherebbe la propria vita per la dama Rebecca che, impaurita, si nasconde dalle forze oscure e chiede aiuto per essere libera.
Carino vero? Le dirò che non è proprio finzione.
Ogni giorno questo cavaliere combatte contro i nemici per difendere la propria patria, cerca di conquistare il cuore dell’amata dama, anche se il suo è freddo come il pieno dell’inverno.
Troppe volte è stato sconfitto e portato nel castello con ferite gravi, ma non è mai morto, come molti si sarebbero aspettati.
Mentre la dama era preoccupata per le ferite del cavaliere, era preoccupata anche per la sua sorte: riuscirà a sopravvivere in mezzo a queste forze oscure che la minacciano?
Non se la sente di combatterle, si sente inferiore, debole, fragile. Vorrebbe che il cavaliere l’aiutasse ma ogni volta ne esce ferito.
Ma poi il cavaliere ragionò e decise di scendere in battaglia.. sa con cosa? La bocca e la volontà.
Aveva finalmente capito che con le armi non si risolveva nulla e che le parole feriscono più di una spada.
Alla fine della storia, la dama sposa il cavaliere che, contento, le promette che non l’abbandonerà mai neanche quando il sole si spegnerà o il cielo crollerà sulle loro teste. Così, questa è la dimostrazione che il vero amore esiste e che nessun nemico può spezzarla.
Il cavaliere ama la dama.
Serena ama Rebecca.”
“Scusa Serena” disse lo psicologo “Ma che fine fanno le forze oscure?”
Sorrisi, piena di allegria.
“Muoiono.”