«Si, è il suo lavoro. Vuoi fare una foto con lui?» la piccola annuì.
Tirò fuori dalla borsa una fotocamera e fece un paio di scatti appena la figlia fu di fianco all’uomo.
«Ronnie, la fai una foto con me?» chiese poi alla sorella più grande, che, non resistendo agli occhi dolci della bimba accettò con un sorriso.
Si misero entrambe in posa accanto all’uomo vestito come da protocollo.
«Cheeeese» dissero poco prima che la mamma scattasse.
Adorava far felice la sorellina, era una delle persone che amava di più al mondo.
«Andiamo a mangiare qualcosa?» propose la madre.
«Si! Ti prego sto morendo di fameeee» esclamò la sorella minore.
«Ronnie, per te va bene?» chiese alla maggiore che annuì in risposta.
Dopo un bell’hamburger ripresero a girare Londra.
D’un tratto Ronnie si bloccò. L’aveva rivisto, dopo tutto quel tempo. Portava gli occhiali da sole ma era impossibile non riconoscerlo. Era assolutamente sicura che fosse lui.
Rimase a fissarlo finchè lui non se ne accorse, la salutò. Sicuramente non aveva capito chi era. Tutto era cambiato. O meglio, lei era cambiata. Era stata tutta colpa di quello stupido ragazzo. Stupido. Egoista. Menefreghista. Irritante. Insopportabile. Bellissimo.
Le aveva rovinato tre anni di superiori, ma non riusciva a negare di essersi innamorata di lui, e questo era quello che le dava più fastidio.
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Ciaos!
So di avere
già una storia in corso però ieri sera mi è venuta un’illuminazione (?)
Questo è
solo il prologo e so che fa un po’ schifo però spero abbiate pietà di una
povera anima e mi lasciate qualche recensione.
Ci si vede
col primo capitolo!
»Ga.