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Autore: Seiya Drew Scop    11/06/2012    3 recensioni
L'avvincente storia di un amore nato in rete, ostacolato fin dal suo nascere dall'enorme distanza materiale che separa i due.
Cosa accadrà? Riuscirà davvero un social network a superare le barriere che li separano? Può davvero l'amore vincere su tutto o a volte i sentimenti non bastano?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.
 



''Un pacchetto di Lucky Strike, grazie.''

A dire la verità non avevo mai fumato. Mai provato nemmeno quando i miei amici mi dicevano che per sballarmi dovevo aspirare un po' di roba. Che cazzate. Io ero il re delle seghe mentali anche senza prendere quella merda. 

Però in quel momento avevo bisogno di qualcosa che mi facesse aria tra i pensieri. Sarebbe stata meglio un'esplosione del cervello ma nessuno l'aveva ancora scoperta. Mi sarei accontetato di farmi due tiri di sigaretta e aspettare con ansia il volo che finalmente mi avrebbe portato lontano da tutto quel marciume che mi offuscava la mente. Il volo per Brighton era in programma per le 15.30 e quelli erano i miei ultimi minuti in territorio italiano; l'unica cosa che ancora mi univa a lei. 

Non avrei mai immaginato di trovare tutto quel coraggio per abbandonare la mia città, i miei amici, la mia famiglia, le partite fino a notte fonda giocando a poker. Non avrei mai pensato di ritrovarmi all'aereoporto con solo una sacca sulle spalle e un biglietto tra le mani. Non avrei mai supposto che una ragazza mi potesse fare così male da spezzare il fiato. Non lo credevo possibile fino al primo momento in cui l'ho conosciuta. E' stata ciò che di più bello ed entusiasmante avessi mai incontrato ma allo stesso tempo è stata una ferita in pieno petto. E io non sarei mai riuscito ad odiarla. 

Cercavo di autoconvincermi che non meritava nemmeno un mio pensiero quel giorno, ma non potevo nascondere che mi appariva il suo sorriso ogni mattina e ogni sera prima di chiudere gli occhi. Era una presenza fondamentale per la mia vita, l'unica cosa di cui era realmente certo. Avevo bisogno di lei e della sua acidità. Vivevo delle sue parole e cercavo in ogni canzone il suo profumo, anche se ce lo avevo 24 ore su 24 impresso nelle ossa.

Chi l'avrebbe mai detto che il duro e senza cuore Dario si sarebbe innamorato pazzamente di una che nemmeno lo cagava?

Non riuscivo a darmi pace. Era un susseguirsi di emozioni sentirla anche contro il mio volere. Più le scrivevo e più stavo male, più la cercavo e più lei spariva. Ma più tentavo di dimenticarla e più scoprivo di amarla perdutamente. 

Feci giusto due tiri di sigaretta per poi buttarla a terra e schiacchiarla con le mie snaeker beige. L'aereo era arrivato. Non avevo mai viaggiato da solo e non avevo mai deciso di andare alla ricerca di fortuna in un altro paese, ma fin da piccolino amavo l'Inghilterra. La credevo la mia terra natìa, la sentivo uguale a me e a volte, avevo la netta sensazione che mi completasse. Avevo un po' di timore ad iniziare una nuova vita in un altro paese di cui non conoscevo nulla se non la lingua, ma allo stesso tempo quell'idea mi eletrizzava. Sentivo dentro me l'adrenalina salire, come se volesse prendersi qualsiasi parte del mio corpo e della mia mente. Salii con la sacca sulle spalle le scale per arrivare all'aereo e scelsi il posto più vicino al minuscolo oblò. Volevo salutare con gli occhi l'Italia fino all'ultimo minuto. Nelle orecchie rimbombava sempre e solo la stessa canzone e uno stormo di emozioni mi percorse la mente. Strinsi i pugni lungo le gambe, mentre continuavo ad agitare il piede a ritmo di musica sul bianco pavimento. Dovevo essere più forte. Dovevo far vedere a Sofia che potevo vivere felice e spensierato anche senza di lei, ma lo sapevo benissimo anche io che autoconvincersi non mi avrebbe tolto da quella situazione frustrante in cui ero caduto 6 mesi prima. Era stato tutto così veloce, così sensazionale e nuovo che tutta quell'emozione mi aveva lasciato senza fiato. Tirai fuori dalla tasca esterna della borsa un libro. Lo fissai per qualche attimo e poi lo aprii. Non lo avevo mai letto ma sapevo che il famoso Nicholas Sparks era il suo autore preferito e mi ero promesso che avrei letto quelle pagine che le provocavano una tensione al cuore. Allo stesso tempo però sapevo alla perfezione che leggere quelle frasi era come averla di nuovo al mio fianco. Era come se lei mi parlasse attraverso un libro, che mi spiegasse il significato nascosto di tutti quei gesti e di tutte quelle scelte che tanto mi facevano male ma che mi incoraggiavano ancora a credere in noi. ''Non può essere finito tutto.'' Era la frase che continuavo a ripetermi mentre sfogliavo le pagine di quel libro che sembrava essere la fotocopia perfetta delle idee e delle parole di Sofia. Scorrevo velocemente le pagine, come se fossi alla ricerca della chiave per la mia felicità. Alla pagina 17 mi fermai. Sentii il cuore accellarare alla vista della nostra prima ed unica fotografia insieme. La presi in mano. Eravamo felici. Lei bellissima, mi abbracciava mentre un sorriso le illuminava il viso e io, io mi facevo stringere senza dire nulla. Avrei pagato oro per far fermare il tempo in quel minuscolo istante. L'unico giorno che potei vederla e sentirla mia davvero. L'unico giorno, dopo mesi di frasi interrotte dietro ad uno schermo. L'unica volta nella mia vita in cui capii davvero di essere perdutamente e fottutamente innamorato di lei. Non passammo molte ore insieme ma quella mezza giornata mi rallegrò il cuore. Eravamo perfetti, fatti quasi l'uno per l'altra. Scherzavamo e sentivo che a lei piaceva ridere insieme a me. Quanto avrei voluto  proseguire quell'abbraccio. Quanto avrei voluto fare quel gesto che testimoniasse tutto il mio amore per lei. Quante volte avevo provato ad immaginarla da dietro lo schermo. Volevo sentire i suoi battiti veramente e respirare i suoi occhi. Era bella. Era bellissima. Era la ragazza più fantastica che io abbia mai incontrato. Nemmeno se avessi provato a disegnarla sarebbe uscito un capolavoro di simile dolcezza e sincerità. Lei mi aveva catturato sin dal primo istante in cui aveva iniziato a scrivermi in chat. Io mi innamorai perdutamente di lei non appena capii che era l'unica persona con cui potevo davvero essere me stesso. Era così importante per me che avevo paura di perderla e iniziai a raccontarle mari di bugie. Bugie che però mi allontanarono da lei e non mi fecero più specchiare gli occhi nei suoi. 

L'aereo iniziò a decollare. Smisi di osservare quell'immagine e richiusi il libro sigillando la nostra foto all'interno. Non sarei riuscito a leggere nemmeno una pagina di quella storia. Sapevo che in un qualche modo era come se stesse parlando di noi ed io avevo paura ad affrontare la cosa. Avevo paura di perdermi di nuovo in un vortice senza fine da cui solo lei poteva salvarmi. Conoscevo il suo carattere, sapeva essere così dolce ma così aspra allo stesso momento. Sapeva essere crudele e poi tenera, sapeva incendiare dentro me qualsiasi desiderio possibile ed immaginabile ma non sarei mai riuscito ad odiarla. Era una sfida persa contro me stesso. Sapevo di amarla, di desiderarla, di volerla al mio fianco. Sapevo che mi faceva soffrire ma adoravo quel suo gioco di prepotenza. 

Appoggiai la testa contro lo schienale del sedile. Continuavo ad osservare la terra sotto. Sembrava un paesaggio plastificato, quelli con cui avevo passato la maggior parte della mia infanzia a giocarci con mia sorella. Uno spettacolo da mozzare il fiato. Aspettavo con ansia il confine italico. Dopo quella meta, non sarei stato più un suo prigioniero. Sofia doveva rimanere solo un ricordo lontano. Ma era anche l'unico pensiero che mi aiutava a vivere. 

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Questo racconto lo dedico a te e un po' a noi. Alla bellissima amicizia nata per caso.
Si vede che era destino iniziasse ed è destino che non finisca mai. 
Ti devo dire ''GRAZIE'' per tantissime cose e spero di fartelo capire quanto ti voglio bene.
Voglio bene a te perché sei una persona fantastica.
Voglio bene al nostro ''mondo'' e alle nostre idee.
Grazie davvero per essere l'amica preziosa che sei.
Ed ecco un altro e nuovo spettacolare lavoro insieme.

S.
  
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