Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Missconfusione    11/06/2012    2 recensioni
E alla fine è la memoria,solo lei quella che ti riconduce sulla via del ritorno..
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

MEMORY GAMES

Capitolo 1.

<< Poi arrivò quel momento,quell'urlo straziante che tagliò completamente il silenzio della notte.

Il dolore,le zanne appuntite laceravano lentamente la pelle di quel collo pallido e caldo..Il tempo non passava,era buio e nero tutto quello che riuscivo a vedere.Niente di più,niente di meno.Non capivo nulla.. >>.Il Dottor Wilson mi si avvicinò di più e con una lucina bianca mi guardò dritto in un occhio,poi nell'altro e sospirò. << Ora basta signorina Colt,è davvero troppo.Lei non vuole dire la verità?perfetto.Lei rimarrà qui per.. >>. Il poliziotto lo fermò con un cenno del capo e mi si avvicinò con aria curiosa. << No..non vedo perché non debba essere vero quello che racconta la ragazza!Insomma,non è stata diagnosticata nessuna malattia e nessun disturbo mentale.Non è quindi “pazza”,i segni sul collo ci sono e sono piccoli e profondi..dovrebbe essere il primo a crederle Dottor Wilson! >>. Mi sorrise e l'infermiera fece un passo verso di me << Io sarei d'accordo se solo esistessero i vampiri >>. Tutti si misero a ridere,compreso il poliziotto e gli altri dottori che sedevano sulle sedioline bianche agli angoli della piccola stanzetta ospedaliera.Se non pensavano che ero pazza,perché ridevano?Ognuno lì aveva un qualcosa di strano e per me i pazzi erano loro.Non si decidevano mai su nulla,credevano solo in quello di cui erano certi,in quello che vedevano.Non lasciavano spazio alla fantasia e nemmeno al soprannaturale.Ma io non è che ci credevo,semplicemente dopo avere vissuto certe cose..non potevo fare altro che dare una possibilità all'impossibile..Ma del resto li capivo;nemmeno io avrei creduto a me stessa.

Mi appoggiai allo schienale del letto su cui ero stata “obbligata” a passare ben 6 giorni della mia inutile vita e chiusi gli occhi lasciando cadere qualche lacrima;forse per disperazione o tristezza o stanchezza o rassegnazione,fatto sta che finalmente il silenzio tornò a regnare nella piccola stanzetta che fino a poco prima si era riempita di omini in vesti bianche e poliziotti vogliosi soltanto di ridere.

Nonostante se ne fossero finalmente andati,non aprii gli occhi per dei minuti.Non avevo voglia di dormire,volevo stare sveglia ma non volevo guardare ancora quell'orribile posto deprimente in cui mi trovavo.Mi tornò in mente del morso,della ferita sulla parte sinistra del collo..Mi passai molto lentamente la mano sul punto in cui c'era la ferita e sentii un tessuto strano,morbido,dai contorni lucidi e rettangolari.Probabilmente era un grosso cerotto che mi avevano adagiato sulla ferita per non portare scalpore o paura all'interno dell'ospedale più ambito di New York.Si,proprio così,scalpore e nient'altro,perché ci avrei scommesso qualunque cosa che la ferita si era già cicatrizzata e non aveva bisogno un cerotto.Avrei tanto voluto reagire,uscire da quel posto e scappare.Ma come avrei fatto?e dove sarei potuta andare?Non ricordavo del mio passato,non ricordavo nulla dei giorni prima.L'unica cosa che tornava alla mente ogni volta,sotto forma di incubo,era il ricordo di un morso,di un dolore terribile sulla pelle del collo,del buio..E poi i dottori,ricordavo la faccia di ogni singolo dottore che mi faceva domande su domande,che mi guardava con fare curioso e interessato al massimo.Non ricordavo se avevo una famiglia,una casa,quanti anni avevo e come mi chiamavo.Il vuoto completo nutriva i pensieri della mia mente e tante domande senza risposta si creavano in segreto giorno dopo giorno,ora dopo ora,minuto dopo minuto,secondo dopo secondo..Una cosa la sapevo:ero una femmina,di cognome facevo Colt e mi pareva anche di avere sentito che i dottori leggevano qualcosa di me,forse mi chiamavo Maggie o un nome simile.Niente era sicuro,niente mi donava un attimo di relax senza che la testa si riempisse di confusione.Nemmeno la notte era tranquilla;gli incubi c'erano sempre e mi svegliavo nel buio,sudata e spaventata e non trovavo mai il conforto di nessuno al mio fianco.Che non fossi importante per nessuno?Molto probabile..Mi lasciai andare nel sonno,e anche se era giorno,in un ospedale non c'era niente da fare se non dormire e annoiarsi.Specie quando ti credevano pazza,non ricordavi nulla di te e del tuo passato e ti obbligavano a rimanere chiusa in una stanzetta dalla luce opaca.Mi svegliai poco dopo,con il tocco leggero di una bambina che mi accarezzava la mano pendente dal letto.Guardai l'orologio,erano le 16:32 di un pomeriggio come tutti gli altri e finalmente qualcuno mi era venuto a trovare.Osservai sorridente la bimba che indossava una veste celeste ospedaliera e delle pantofoline lilla.Sorrideva anche lei e sembrava spensierata;gli occhioni azzurri e profondi nascondevano però un velo di tristezza,leggero e segreto.I capelli erano dello stesso biondo lucente dei miei,lunghi e boccolosi.Mi somigliava,dovevo ammetterlo.Mi strofinai gli occhi che erano ancora impastati dal sonno e mi tirai un po' su mettendomi seduta.

<< Posso? >>. La voce della piccola era così graziosa,sottile e leggera che avrei potuto riascoltarla mille volte ancora;Mi fece segno del letto,voleva salire sopra forse per essermi più vicina.Non la conoscevo e mai l'avevo vista prima,ma mi sembrava carina così allungai le braccia sorridendo per prenderla in braccio;con le mani la presi per i fianchi e con le sue piccole manine mi si aggrappò al collo.Le sue dita mi sfiorarono il cerotto che nascondeva la ferita..

-Flashback-

<< Avanti,avanti,avanti!correre,veloci!Va operata d'urgenza!Dottor Wilson?Dove cavolo è il Dottor Wilson?Ci serve un dottore al piano 3,subito!>>. << Stia tranquilla,andrà tutto bene.Come si chiama signorina?Se lo ricorda? >>. << Io..s-sono Maggie >>. << Ok,Maggie,andrà tutto bene!Come fa di cognome signorina Maggie? >>. Silenzio,la ragazza sulla barella sta per perdere i sensi.La bambina si avvicina cauta alla barella. << Maggie Colt >>. Una lacrima le riga il volto e la ragazza chiude gli occhi. << Ha perso i sensi!Dottor Wilson,finalmente! >>. << Chi abbiamo? >>.

<< Maggie Colt,sulla ventina d'anni,ha uno strano taglio profondo sul collo,ha perso molto sangue. >>. << Ok,veloci con questa barella!Lenny,tra quattro stanze,la quinta a destra.Sistematela lì,arrivo subito >>. << D'accordo,e della bambina chi se ne occupa? >>. << Quale bambina Lenny? >>.

<< Quella che..>>. La bambina è sparita. << Andiamo,andiamo,veloci!ancora qualche metro e siamo arrivati,muoversi! >>.

-Ritorno alla realtà-

La bimba mi guardò confusa,e io lo ero più di lei.Sorrisi per non dare nell'occhio e la sistemai sulle mie gambe tenendola con entrambe le mani e carezzandole i lunghi capelli biondi.

Sembrava sentirti a suo agio e al sicuro con me,si appoggiò sul mio petto guardando all'insu e osservando ogni punto che costituiva il mio viso.Scoppiai a ridere. << Sono così interessante? >>

Mi fece segno di “ sì ” con la testa,completamente sicura di sé e continuò a sorridere ed osservarmi.

<< Oh bene!Sono interessante.. >>.Mi chiesi perché avessi avuto quel flashback,proprio in quel momento e perché la bambina sapesse il mio nome e il mio cognome.Perché fosse sparita e perché ora indossava una veste ospedaliera;Nel flashback non si era fatta male,non aveva nulla.Forse sapeva qualcosa del mio passato..forse sapeva qualcosa di me.E io volevo sapere tutto il possibile,ne avevo il diritto,ma non subito.Non ero pronta per farmi sopprimere da una valanga di parole riguardanti la mia vita. << Com'è fuori il tempo?c'è il sole? >>. Non mi rispose,continuò a guardarmi come se fossi un cartone animato e non potesse perdere nemmeno un secondo della puntata. << Allora?hai perso la lingua? >> Presi a farle il solletico e lei si mise a ridacchiare facendolo a me;entrò di colpo sbattendo la porta l'infermiera del flashback,Lenny.Ci vide e si mise ad urlare attirando l'attenzione dei dottori che ci vennero a separare.La bimba non oppose resistenza,si accasciò tra le braccia di uno dei quattro dottori e si lasciò portare via.Il Dottor Wilson e un altro dottore mi si avvicinarono con una siringa nella mano;Qualcuno mi toccò il braccio,me lo strinse per tenermi ferma e una siringa si infilò lentamente nella pelle del polso destro.Cominciai a scalciare senza un motivo preciso e urlare.Il poliziotto entrò cautamente e si mise a ridere << E ora che c'è?magari volevi crearti una stirpe di vampiri e vampirizzare la bimba?Oh si,e poi ci sterminerai tutti quanti azzannandoci e succhiandoci il sangue!Uuuuh che paura,scappiamo Dottor Wilson!O diventeremo il suo cibo preferito! >>. I dottori mi tennero ferma e cominciarono a ridere insieme a lui.Vidi la bimba allontanarsi sempre di più tra le braccia del dottore.La vista si annebbiò e mi tranquillizzai fermando le gambe.Mi preparai ad urlare con l'unico filo di voce che mi era rimasto << I vampiri esistono! >>.Mi venne un gran mal di testa,un improvviso attacco di sonno.Gli occhi si chiusero e le prese dei dottori si allentarono.Tutto si fermò,proprio tutto.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Missconfusione