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Autore: milshakemills    11/06/2012    5 recensioni
Oh. Pensava veramente questo? Pensai. Nella mia scuola, mi hanno insegnato di non giudicare la copertina di un libro.
Io sono una tipa orgogliosa e dopo questa chicca che il signorino-so tutto io- Malik, ha detto me ne andrò a casa sua in Taxi. Una piccola dolce vendetta, dalla sfigata Auden Parker.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I’ll be there in a heartbeat

 
Chapter 1.
 
Tutto puo’ cambiare. Non ci accorgiamo nemmeno che la nostra storia è già scritta, che fino ad un certa età ci sono i tuoi genitori che ti dicono cosa fare o no, quale scuola frequentare o come comportarti. I miei genitori hanno deciso per me, dirmi cosa è meglio per me ma in realtà non lo sanno, lo fanno solamente per togliersi un impiccio. Solitamente una figlia non è impiccio, al contrario speri che non se ne vada dal nido, per i tuoi genitori resti la loro piccola principessa ma per i miei non è così, loro sono l’eccezione alla regola.
 
12 settembre 2012.
 
Eccomi qui, Auden Demetria Parker nell’aereo per vivere una vita che hanno deciso i miei genitori a Londra, dicono che là ci siano le migliori facoltà di medicina che potrei frequentare ma prima devo finire l’ultimo anno di liceo a Londra. Come farò? Non lo so. A Los Angeles avevo tutto, ero una cheerleader, ero popolare, avevo un ragazzo che amavo, avevo tutto. Le persone mi ritengono fortuna e lo penso anche io che lo sono, ma essere fortunati vuol dire anche avere dei genitori assenti che ti ‘spediscono’ a Londra, senza nessun motivo così da un momento all’altro, con una scusa che là ci sono le migliori facoltà di medicina? Ma è veramente quello che volevo veramente, essere un medico? Certo, è un lavoro nobile salvare delle vite ma io penso che se tu fai una cosa senza passione non riuscirai a fare quel lavoro alla massima perfezione manca quel 1%, quel sentimento che si chiama amore che ti sprona a dare il massimo di te e finire un lavoro con il sorriso sulle labbra. Tutti questi complessi mentali vennero interrotti dal richiamo della hostess:
Si prega i gentili passeggieri di allacciare le cinture di sicurezza, fra qualche minuto atterreremo. 
Sta per iniziare la mia ‘nuova’ vita, nuovi amici, nuova scuola, una vita da ricominciare praticamente. Vi chiederete dove alloggerò (?), bene so solamente che andrò ad abitare per 1 anno a casa di amici dei miei genitori, la famiglia Malik, se non ricordo male. La famiglia è composta da un unico figlio, madre e padre. I nomi? Sinceramente non ricordo. Mentre ascolto una canzone di Bruno Mars –just the way you are- sento che l’aereo ha toccato a terra e vedo che sono arrivata alla mia destinazione, Londra.
Prendo le mie valigie e ricevo una chiamata:
Sign. MaliK: Auden, cara sei arrivata?
Auden: Sì signora, devo prendere un taxi per venire da lei?
Sign. MaliK: Dammi del tu, Auden prima di tutto. Secondo mio figlio Zayn la  sta venendo a prendere, avrà un cartello con scritto il tuo nome.
Auden: Grazie mille, allora ci vediamo fra un po’.
 
Zayn’s pov.
Stamattina mi sono dovuto alzare presto per andare a prendere una certa Auden Parker, che nome strano pensai. Ma perché proprio da noi deve venire a vivere? I suoi genitori sono straricchi, non la potevano minimo comprarle una villa per andarci a vivere, no eh?
 
Auden’s pov.
Vado alla ricerca di questo fantomatico Zayn Malik, spero che sia almeno carino. Le miei amiche dicono che gli inglesi sono dei fighi da paura ma vorrei accertarmene di persona. Bene sta uscendo il mio lato pervertito, meglio reprimerlo.. 
Cercai in giro per vedere se qualcuno avesse un cartello con il mio nome. Bingo! L’ho trovato, aveva dei Rayban, camicia bianca attillata, dei pantaloni a vita bassa color beige. Mica male, pensai. Mi avvicinai a lui.. Stava facendo una chiamata a qualcuno presuppongo aveva in mano il telefono e sbuffava, mi sembrava scocciato. Quando mi avvicinai ulteriormente senti dire il mio nome:
Zayn: lo so Harry, non posso venire devo prendere Auden. –pausa- Harry lo sai che se non lo faccio mi metteranno in punizione o peggio mi toglieranno la macchina. Bro, mi dispiace. –pausa- Spero solamente che non sia sfigata, i miei non mi hanno detto niente di lei, già dal nome presumo che sia tale. 
Oh. Pensava veramente questo? Pensai. Nella mia scuola, mi hanno insegnato di non giudicare la copertina di un libro. 
Io sono una tipa orgogliosa e dopo questa chicca che il signorino-so tutto io- Malik, ha detto me ne andrò  a casa sua in Taxi. Una piccola dolce vendetta, dalla sfigata Auden Parker. 
 
My space.
Ehi. Questa è la mia prima fanfiction, una mia amica mi ha chiesto di scriverla ed io ho accettato. Amo le sfide, spero di continuare con questa avventura che ho intrapreso. Accetto volentieri recensioni o critiche. Un bacio, Kathleen. (per contattarmi ecco il mio twitter: staystrongkate) 
 
 
 
 
  
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