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Autore: RapunzelOfStorybrook    11/06/2012    0 recensioni
Le magnifiche avventure di Harry Potter e i suoi amici, ma con l'aggiunta di un nuovo personaggio e uno già esistente nel mondo dei Harry Potter. Che cosa sarebbe successo se Ron avesse avuto una sorella gemella di nome Mary Margaret? E Astoria Greengrass avesse avuto la stessa età di Harry, Ron ed Hermione? E se fosse stata loro amica ed una Grifondoro?
Spero che vogliate leggere questa storia!!
E' la mia prima fanfiction su Harry Potter spero che vi piaccia.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Astoria Greengrass, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Eccomi con un nuovo capitolo, spero che il precedente non vi abbia delusi!!! in questo capitolo appariranno anche gli altri personaggi, spero vi divertiate (Ron ha sempre una frase divertente in serbo per noi)!! a presto :)


2)
Erano le dieci e venti e la famiglia Weasley era alla stazione di King’s Cross. Molti li guardavano straniti per via dei grandi bauli e dei vari animali.
Mary si guardava intorno in cerca dei binari 9 e 10; quante volte aveva accompagnato i fratelli alla stazione e ora finalmente anche lei sarebbe andata in quella scuola magica
“Sarà l’inizio di una grande avventura” pensò eccitata quando vide per terra un biglietto, lo raccolse e lo lesse
“Da Londra a Hogwarts, binario 9/3” cominciò a guardarsi intorno e poco distante vide un ragazzino moro che si guardava intorno spaesato, potava con se un grande baule e una civetta bianca
“Forse è suo, tentare non costa nulla” pensò la ragazzina
“Ehi scusa?” urlò lei, il bambino si girò, aveva due grandi occhi azzurri e portava gli occhiali
“Questo è tuo?” gli chiese porgendogli il biglietto. Lui si mise le mani nelle tasche dei pantaloni, evidentemente molto larghi, e poi un po’ imbarazzato disse
“Grazie, suppongo che non sarei andato molto lontano senza questo”
“Eh già” disse lei con un sorriso
“Ammesso che riesca a trovare il binario” ammise lui
“Beh io e la mia famiglia stiamo andando proprio lì, se vuoi puoi venire con noi”
Il bambino fece un grande sorriso e disse
“Volentieri”
“Bene” esclamò lei
“MARY!! TESORO DOVE SEI?”
“Ho trovato qualcuno che deve venire a Hogwars”
“Oh benissimo! Ciao caro” lo salutò la signora Weasley
“Salve”
“Statemi vicino, ogni anno qui è la stessa storia pieno zeppo di babbani”
Si fermarono davanti alla colonna tra i binari 9 e10 e la oltrepassarono di corsa uno per uno.
Mentre gli Weasley si salutavano, Mary notò come quel ragazzino fosse affascinato dal treno e sorrise pensando che anche lei aveva la stessa espressione quando lo vide la prima volta.
“Dai Mary andiamo” la esortò Ron
“Si, ma aspetta” si diresse dal bambino  e gli disse
“Ciao, è il tuo primo anno?” gli chiese e lui rispose di si con la testa
“Beh se sei da solo potresti venire con me e mio fratello” disse indicando Ron, ancora vittima degli scherzi di Fred e George.
“Anche noi faremo il primo anno” e dopo poco lui rispose
    “Certo volentieri”
“Perfetto! Allora andiamo a cercare un posto” esclamò, poi si girò verso Ron e urlò:
“Ron dai andiamo”.
I tre salirono e cominciarono a cercare uno scompartimento libero.
Intanto sul treno una ragazzina dai capelli scuri e gli occhi azzurri sedeva insieme alla gemella e ai “loro amici” in uno scompartimento del treno.
La ragazzina, chiamata Astoria stava leggendo,  un libro babbano: Orgoglio e Pregiudizio. Una storia d’amore bellissima e poetica secondo lei. Era così immersa nella lettura che non si accorse dell’arrivo di qualcuno nello scompartimento.
“Oh guarda chi c’è? Così anche tu hai ricevuto la lettera?” si destò solo sentendo la voce che apparteneva al ragazzino più odioso di tutti
“Come al solito perde tempo a leggere” disse lui a tutti gli altri, provocando una risata generale. Poi il ragazzino continuò
“Come quella tizia in quella favola babbana…”
“La Bella e la Bestia” disse lei senza distogliere lo sguardo dal libro
“Ecco incarni perfettamente quella perditempo” disse lui
“E tu incarni perfettamente la bestia” disse lei guardandolo e poi continuò con non curanza tornando al libro
“Solo nell’aspetto però”
“ASTORIA!!” gridò la sorella Daphne “Mi scuso per lei Draco”
Lui non ascoltò la ragazzina e continuava a guardare Astoria con rabbia.
“Che c’è Draco? Qualcuno finalmente si è deciso a immobilizzarti? Sia ringraziato Merlino, così non ti dovremo più sentire”
“Astoria, lo sai che sei proprio odiosa?” disse Pancy, un’altra amica di Daphne, la regina delle odiose secondo Astoria.
“Davvero Pancy? Allora non c’è motivo per cui tu mi debba parlare” disse girandosi verso il finestrino e ricominciando a leggere.
Il treno aveva lasciato da poco la stazione e Mary, Ron e il ragazzino che avevano appena conosciuto trovarono finalmente uno scompartimento libero
“Che fortuna!” esclamò Ron mettendosi a sedere.
“OH CHE SCIOCCA!” urlò tutto a un tratto Mary facendo spaventare i due ragazzini
“Che è successo? Ti sei dimenticata il pigiama?” le chiese Ron
“No! E da venti minuti che ci conosciamo e non mi sono ancora presentata” disse rivolta al moro
“Beh io sono Mary Margaret Weasley”
“Io sono Ron, Ron Weasley” disse il rossetto sorridendo
“Io sono Harry Potter” si presentò
Tra i tre cadde il silenzio, Ron e Mary Margaret erano a bocca aperta. Molte volte la bambina aveva letto del Bambino Sopravvissuto, di tutte le ipotesi su come avesse sconfitto il Signore Oscuro, ma mai avrebbe pensato di ritrovarsi il vero Harry Potter, in carne ed ossa di fronte a lei
“Ma allora è vero” esclamò Ron
“Cioè tu hai veramente la… cicatrice”
“Oh beh… si” disse Harry alzandosi la frangetta
“Wow!” esclamò Mary.
Il viaggio continuava e i tre si stavano conoscendo ancora di più. E mentre mangiavano caramelle i due fratelli raccontavano a Harry tutto quello che sapevano di Hogwarts. Mary lo trovava molto simpatico, cordiale e allegro,ma guardandolo riusciva a scorgere anche un sottilissimo velo di tristezza.
“Beh è ovvio” si disse la bambina “Harry deve aver sofferto molto. Tutto solo, senza una mamma e un papà” al solo pensiero Mary si rabbuiò; lei non avrebbe mai potuto vivere senza la sua famiglia e ammirava molto Harry, che riusciva comunque a regalare un sorriso a chi aveva intorno.
“Cos’hai Mary?” le chiese Harry
“Lo so io” intervenne Ron “ ha mangiato una Gelatina Tutti I Gusti +1 che non le piace, ma visto che è in compagnia non vuole sputarla e la sta inghiottendo a fatica” spiegò con aria di uno che la sa lunga.
“Oh, se… se è per questo non preoccuparti Mary Margaret, a casa dei miei zii ho visto di peggio”
“Ma no, non lo ascoltare” disse diventando rossa “Stavo solo pensando a una cosa, non preoccupatevi” i due ragazzini la guardarono per un po’ quando Ron si girò di scatto verso Harry
“Mio fratello mi ha insegnato a far diventare il mio topo giallo! Vuoi vedere?”
“Oh si!” esclamò il moro
“Ron, ma chi te lo ha insegnato?” gli chiese Mary
“Fred” rispose tranquillo
“Si farà male” pensò lei sospirando.
All’improvviso una bambina con i capelli castani e molto mossi si affacciò nel loro scompartimento e chiese
“Avete per caso visto un rospo? Un ragazzo l’ha perso”
I tre si guardarono e Ron rispose
“No”
“State facendo delle magie, vediamo come ve la cavate”
Mary e Harry si scambiarono unno sguardo perplesso, tornando  poi a guardare Ron. Il bambino disse l’incantesimo che, come aveva previsto Mary, non funzionò.
“Credi davvero che quello sia un incantesimo? Non mi pare funzioni” disse allora la nuova ragazzina e poi continuò “Sapete, anche io ne ho provati alcuni semplici e mi sono sempre riusciti”. Entrò e si sedette vicino a Mary Margaret, poi estraendo la bacchetta e puntandola verso Harry formulò un incantesimo e gli occhiali del moro si aggiustarono.
“Oh Merlino!! Ma tu sei Harry Potter!” Harry ancora sorpreso per l’incantesimo, si limitò ad annuire
“Io sono Hermione Granger”
“Io mi chiamo Mary Margaret Weasley”
“Ciao...E… tu sei?” chiese poco convita Hermione vedendo Ron strafogarsi di caramelle
“Em… Ron Weasley” rispose lui a bocca piena
“Piacere” poi girandosi verso Harry continuò “Fareste meglio a prepararvi, credo che manchi poco all’arrivo” detto ciò si alzò e si diresse alla porta, poi si voltò di nuovo e si rivolse a Ron
“Oh, a proposito... hai dello sporco sul naso” e poi se ne andò.
“Avete visto come mi squadrava?” chiese Ron con ancora cinque gelatine in bocca
“Beh! Vuoi darle torto? Sembra che non mangi da una settimana” affermò Mary e suscitando una risata ad Harry
“Ma come? Le dai pure corda Harry?”
“Scusa” disse tra le risate “Non… non era divertente”
Mary sorrise e poi si alzò
“E ora dove vai?” le chiese Ron
“Vado al bagno”
“Io te l’avevo detto di andarci prima!”
“Fratellino…” disse avvicinandosi a lui e dandogli uno schiaffetto sulla guancia “Mi devo andare a mettere la divisa” poi si girò verso Harry e disse
“Torno tra poco”
Mary uscì e si diresse verso il bagno.
Intanto in un altro scompartimento, Astoria stava leggendo mentre sentiva i discorsi dei suoi compagni di viaggio, quando qualcuno le prese il libro dalle mani.
“Ehi!”
“Sai non è educato non partecipare alla conversazione” disse Draco tenendo il libro in mano
“Ridammelo!” disse Astoria alzandosi
“Orgoglio e Pregiudizio” disse lui leggendo il titolo, poi vedendo che la ragazza si avvicinava se lo portò dietro la schiena
“Sai una ragazza non dovrebbe leggere tanto. Potrebbe cominciare a pensare poi!” disse facendo ridere tutti gli altri, comprese Daphne e Pancy, che sicuramente non avevano capito nulla e ridevano solo per compiacerlo.
“Hai ragione sarebbe proprio un problema!” esclamò Astoria
“Non sia mai che una ragazza faccia sfigurare il piccolo Draco Malfoy, che voi non sapete…” disse rivolgendosi agli altri
“…si finge temerario e impavido, ma appena torna a casa è terrorizzato al solo pensiero di restare da solo in una stanza con il padre” poi tornò a guardare il biondo
“E visto che si sente una nullità a casa si diverte a disturbare gli altri e a criticarli, ma tanto lui è giustificato a farlo, perché lui è un Malfoy! Ora mi ridai il libro per favore!”
Il ragazzino la guardò, poi buttò a terra il libro e ci mise un piede sopra.
“FERMATI CHE STAI FACENDO?!” urlò la moretta guardando  il libro ormai rovinato. Il ragazzo tolse il piede, lei raccolse l’oggetto poi rimettendosi in  piedi gli disse
“Puoi anche credere di aver dimostrato qualcosa, ma ti informo  Draco” disse avvicinandosi a lui
“Loro non rispettano te, ma il tuo cognome e verrà un giorno che non ti prenderanno neanche più in considerazione, perché qualcuno riuscirà a mostrargli, e soprattutto a mostrarti, quello che sei veramente…inoltre sai che ti dico? Io sarò lì a guardare e mi congratulerò con quella persona, perché ti farà vedere come in realtà ti vediamo tutti! Come ti vedo io!” disse la ragazza dandogli una spinta e uscendo dallo scompartimento.
“Crede veramente che me ne importi qualcosa?” disse Draco facendo ridere tutti gli altri.
Intanto fuori, Astoria stava piangendo e cercava di rimettere a posto il suo libro.
“Ehi… Stai bene?” le chiese ad un tratto qualcuno; la moretta si girò e vide una bambina dai capelli rossi, che doveva avere all’incirca la sua stessa età.
“Si… non preoccuparti” la roscetta allora guardò il libro che Astoria teneva in mano e disse
“Chi lo ha ridotto così?” le disse porgendole un fazzoletto. Astoria lo prese e si asciugò gli occhi dicendo
“Uno stupido”
“Che libro è?” chiese la bambina mettendosi vicino a lei
“Orgoglio e Pregiudizio” e poi guardandola aggiunse “E’ un libro babbano sai. È bellissimo! Non ho mai letto una storia d’amore così bella”
“Ti piace leggere”
“Tanto! È il mio modo per fuggire dalla realtà e dall’omologazione che impone la società”
“Oh, la mia famiglia è anti-omologazione! Adorano essere unici. Anche se io credo che c’è unicità in ognuno di noi. È uno dei primi valori che mi hanno insegnato: Sei speciale e unica solo perché sei tu”
“Che bella cosa” disse Astoria, poi sospirò “La mia famiglia dà soltanto  l’impressione di essere perfetta, ma in realtà non è così”
“Tutti hanno il loro scheletro nell’armadio, solo ci sono persone che ci ridono su e altre che vogliono nasconderlo. Ma non c’è niente di male in questo”le disse l’altra.
 Astoria la fissò… quella ragazzina era brava a capire i suoi stati d’animo e aveva trovato le parole giuste per farla sentire meglio
“Grazie, dopo questa chiacchierata mi sento meglio”
“Fa bene parlare, ti senti più leggero poi”
“E’ vero!” disse la mora sorridendo
“Comunque, io sono Mary Margaret. E tu?”
“Io sono Astoria”
“Piacere Astoria. Ora è meglio che vada, o mio fratello mi darà per dispersa”
“Ci rivediamo a Hogwarts” le disse Astoria prima che andasse via
“Lo spero tanto” la salutò Mary Margaret.
“ASTORIA MUOVITI! TRA POCO SAREMO A HOGWRTS! LASCIA PERDERE QUELLO STUPIDO LIBRO E VIENI” le urlò la sorella da dentro lo scompartimento.
“Il viaggio più lungo della mia vita” pensò la ragazza prima di rientrare.
Il viaggio durò ancora per poco e quando arrivarono scesero alla stazione di Hogsmade.
Mary, Ron ed Harry si guardarono intorno, poi il moretto salutò un uomo gigantesco e i due fratelli rimasero sbalorditi alla sua vista: non avevano mai visto nessuno così grande! L’omone salutò Harry e poi annunciò a tutti
“Quelli del primo anno mi seguano verso le barche!”
  
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