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Autore: SimpleButEffective_    11/06/2012    5 recensioni
"Lo guardai mentre le mie guance si colorivano di un rosa velato. Non mi sembrava necessario rispondere a parole e così mi avvicinai a lui. Gli misi una mano sul petto mentre mi accostavo sempre di più. Sentivo il battito del suo cuore accelerare pian piano. Era una sensazione bellissima,sapere di potergli far battere il cuore in quel modo.
Poggiai delicatamente le labbra sulle sue,per poi socchiuderle e lasciare che quel bacio divenne l’unione vera e propria delle nostre labbra. Mi teneva stretta a se con una mano dietro la schiena. Rabbrividivo ogni volta che la sua lingua veniva in contatto con la mia,temendo che lui lo notasse.
Probabilmente fu così,perché accennò un sorriso soddisfatto e poi mi morse il labbro dolcemente."
-Tratto dal capitolo 10-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Dare to Dream ∞'
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-CAPITOLO 1 -
 
Mattina del lunedì 11 Giugno. Il primo lunedì di vacanza. Finalmente la scuola è finita.Io sono Valentina,una directioner di 16 anni che vive a Roma. Frequento il 2° liceo linguistico e,anche se ancora non ne ho la conferma,sarò rimandata in matematica e scienze.
 
Mi svegliai,non troppo tardi, mi collegai su twitter per controllare eventuali notifiche e tra quelle trovai un tweet dove c'èra scritto che i One Direction avrebbero passato quest'estate qui! A Roma! Me ne ero completamente dimenticata! Cominciai a saltellare da tutte le parti urlando cose a caso. Twittai Niall e gli altri ragazzi per esprimergli la mia euforia a riguardo. Ovviamente non ricevetti risposta ma non era una novità.
"Valeeee! Hai finito di fare casino! Sono le 9 di mattina e tu urli e salti!"
Mi bloccai.
"Scusa mamma."
Vivo con mia madre,il suo compagno e il mio fratellino,Niccolò, di 5 anni.I miei hanno divorziato quando ne avevo 6 o 7.Ogni tanto mi ricordo la sera in cui hanno discusso in modo più aggressivo rispetto alle altre volte. Piangevano. Mio padre in cucina e mia madre in camera. Ero piccola ma cercavo di stare accanto ad entrambi, spostandomi da una stanza a l'altra per confortarli. Penso che quello fu il litigio che li portò al divorzio.
"Vale...!" 
Una voce mi distolse dai quei pensieri. 
"Che c'è Nicco?" 
"Ludovica ti vuole al telefono..." 
"Ah ok! Grazie"
 Mentre andavo verso il telefono inciampai in un peluche di mio fratello. "Niccoooo! Non li lasciare in mezzo!---Pronto Ludo?!"
 Dal telefono:"Ehi Vale! Giorno...ho sentito che oggi i One Direction arrivano in Italia! So che ci tieni,quindi perchè non andiamo all'aereoporto e cerchiamo d'incontrarli?"
 Io:" E' per questo che ti amo! *-*"
 Ludo:"Eh...I know! Bene Baby,alla fermata alle 2! Così saremo le prime ad arrivare ;) A dopo!" 
Io:"A dopo!" Attaccai e corsi verso la mia camera,urlando. "Mammaaaa!Vado con Ludo ad incontrare i One Direction!" Mamma:"Dove vai tu?" Io:" Ad incontrare i miei 5 ragazzi! Eddai arrivano oggi! Ti preeeego!" 
Mamma:"Vedi di non tornare tardi... -.-" 
Io:"Grazie mammiiii!" La abbracciai.
Cominciai a tirare fuori tutti i miei vestiti ma alla fine optai per un accoppiata semplice. Jeans blu,maglietta con la bandiera americana e converse rosse. La mattinata la trascorsi su twitter e alle 2 mi avvia verso la fermata.
"Ehi Ludo! ;)" 
Ludo:"Vale! Dai andiamo!"
Ci volle un pò per arrivare fino all'aereoporto e quando arrivammo c'erano già milioni di ragazze ammassate li davanti. 
Io:"Che palle!"
 Ludo:"Abbiamo fatto un pò tardino..." 
Io:"Non è possibile! Hanno bloccato completamente l'entrata! Dividiamoci e cerchiamo un modo per entrare!"
Dissi correndo via.Non le lasciai nemmeno il tempo di rispondermi. Mentre correvo,mi voltai dietro per vedere se Ludovica era ancora li,ma nel farlo colpii in pieno qualcuno,cadendo a terra.
"Ahia!" 
Dissi massaggiandomi il sedere mentre mi rialzavo.
"Ti sei fatta molto male?" 
Disse una voce celestiale in cui riconobbi un accento irlandese.Anzi,QUELL'ACCENTO IRLANDESE! Alzando gli occhi,lo vidi. Quegli occhi blu inconfondibili e quella bellezza quasi soprannaturale .Era Niall James Horan,cazzo.Li davanti a me,con tutto il suo splendore!
"Ehi stai bene?" 
Ripetè. Non capiva che con la sua voce e il suo sguardo poteva uccidermi. 
"Ehm...io...no...Credo di essere svenuta.Tu non puoi essere Niall Horan! Qui davanti a me..." 
"In carne ed ossa!" 
Rispose schietto. Rimasi senza fiato ancora per poco quando lui mi disse: "Senti per farmi perdonare ti offrirò un bel gelato,ti và?"
Annuii senza proferire parola. Lui mi guardò, mi sorrise e disse. 
"L'ho sempre detto io che le italiane sono le più belle!"
Non potevo credere a quello che mi aveva appena detto,mi limitai ad arrossire eccessivamente,come mio solito. Lui scoppiò in una tremenda risata contagiosa che fece ridere anche me e ci avviammo insieme verso la prima gelateria che vedemmo.
   
 
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