L'unica cosa che odio della mia meravigliosa Londra è il suo cambiamento improvviso del tempo. Un attimo prima c'è il sole e quando nemmeno te ne accorgi compare un temporale che dura per ore. Oggi che c'è un sole che spacca le pietre sono costretta a lavorare dentro una odiosa gelateria, con bambini urlanti. Non che io odio i bambini, anzi ma visto che ho diciassette anni preferirei stare fuori a respirare un pò d'aria fresca che stare chiusa qua dentro.

"Scusami, signorina - mi giro verso una tenera bambina, tutta sporca di cioccolato e sorrido. - potresti aiutarmi a pulire? Perchè se mio fratello mi vede conciata così, non mi fa entrare in macchina." Rido ed annuisco mentre esco fuori dal mio enorme bancone.

Mi piego con un fazzoletto e inizio a pulire il suo volto, così dolce e tenero, tutto ricoperto di cioccolato e fragola. Ogni tanto si muove ridacchiando, lamentandosi che li faccio solledico con il fazzoletto ma poi sta ferma. Ma il gelato l'ha mangiato o sentiva caldo e se lo è rovesciato addosso? 

"Oh, Megan!" Sento esclamare da dietro e mi giro spaventata.

No, non lui. Non poteva essere, oggi non poteva andarmi peggio. Harry Styles. Lo guardo e lui ricambia lo sguardo. Da quanto tempo i miei occhi non si immergevano nei suoi? Da quanto tempo non sentivo il dolce suono della sua voce? Troppo ma troppo tempo.

"Da quando lavori qui, Hope?" Il tono della sua voce è cambiato, non è più arrabbiato con Megan ma con me.

"Da quel giorno." Megan ci guarda confusi mentre lui smette di sorridere.

"Davvero? - Annuisco. - Per questo non ti sei fatta più viva?" Lui aspetta una risposta, Hope.

"No, mio padre mi ha proibito di vederti Harry." Lui abbassa lo guardo e poi con gli occhi lucidi si avvicina a me.

Mi abbraccia e questo mi toglie il fiato, le sue braccia intorno al mio corpo, il suo cuore sul mio, il suo dolce respiro sul mio collo e i suoi ricci che si muovono dolcemente sul mio volto. Il mio cuore sta per esplodere, ora lo stringo anch'io mentre qualche lacrima scende sul mio volto per poi cadere sulla sua maglietta.

"Mi sei mancata, Hope." Mi sossurra dolcemente.

"Anche tu, Harry." Lui si stacca da me e mi sorride.

Megan ci guarda e io divento in meno di dieci secondi un peperone che cammina, mentre Harry ride. La sua risata è così magica.

"Meg, tu di qualcosa a mamma o papà e io dirò a tutti che ti piace Louis, anzi lo dirò a lui." Lo guardo confusa mentre Megan chiude la bocca spaventata.

"Ma io non voglio dire nulla a mamma! Volevo sapere solo come vi conoscete e se lei sa che hai praticamente tutta la stanza piena di incisioni con scritto 'Hope'." Mi guardano mentre io sento il mio volto andare a fuoco.

Se questa è la sua vendetta, ci sta riusciendo bene. Per un secondo mi giro verso la vetrata completamente trasparente e vedo l'auto di mio padre che sta per pareccheggiare.

"Merda - I loro volti adesso sono rivolti verso di me. - Dietro il bancone, adesso!"

Loro senza farmi domande corrono dietro al bancone dove mi metto anch'io per non farmi fare domande. Lo guardo entrare, un uomo serio, vestito elegante con una valigia in mano e un sorriso più finto delle barbie. Fingo un sorriso e lui si avvicina per ordinare qualcosa.

"Hope, vorrei un doppio frullato extra alla fragola e al mirtillo con un pizzico di panna sopra. Se lo prepari velocemente il resto è il tuo." Mi fa l'occhiolino e si siede. 

Senza obbiezioni mi giro e praparo il frullato, anche se il mio sguardo cade sempre sul ragazzo riccio che sta sotto il bancone, praticamente appiccicato alla sorella.

"E' pronto?" Mi giro verso di lui.

"No, devi dare il tempo." Rispondo fredda, da quando mi ha proibito Harry le mie risposte sono sempre fredde.

"Devi smetterla di pensare a quel ragazzo." Harry mi guarda e io guardo mio padre, nervosa e furiosa, un bel mix.

"E tu devi smetterla di decidere al posto mio!" Lui si alza e si avvicina al bancone.

"Io voglio solo il meglio per te!" I miei occhi sono pieni di lacrime ma cerco di trattenermi.

"E come fai a sapere che lui non è il meglio per me?" Lui mi guarda triste ma allo stesso tempo furioso.

"Non mi piace quel ragazzo." Prendo il frullato e le lo rimango sul bancone, non voglio nemmeno uno sfioramento di pelle con lui.

"Sai, il ragazzo deve piacere a me e non a te." Harry sorride diventando rosso in viso mentre la sorella lo indica e sorride.

"E' passato un mese, Hope. Non credo che lui ti pensi ancora." Quelle parole colpirono il mio cuore, e se fosse vero? E se Harry stava già con un'altra? Lo guardo e lui mi fissa scuotendo la testa. 

"E tu questo come lo sai?" Sorrido in modo straffottente.

Senza dire più niente, esce e se ne va sbattendo la porta. Io prendo i suoi soldi e li butto con violenza dentro la cassa e poi vado a chiudermi in bagno. Odio piangere, ma soprattutto odio farlo davanti alla gente. Piangere mi rende debole, insicura. Poggio la testa tra le gambe e inizio a piangere mentre sento dei passi avvicinarsi ed iniziare a bussare.

"Odio sapere che adesso stai piangendo per colpa mia." Harry, sei l'unica persona che mi ha reso davvero felice. Harry, sei tu la causa della mia lotta contro tutti e tutto. Ti amo come non ho mai amato nessuno ma questo non so se tu lo saprai mai. Se avrò mai il coraggio di dirtelo in faccia o morirò con questo grande peso nello stomaco e nel cuore. 

Esco dal bagno e lo abbraccio.

"Dimmi che questa non è l'ultima volta che ci vediamo." Lui mi sorride e mi accarezza il volto.

"No, non credo che ci sarà mai un ultima volta fra di noi." Sorrido, ha ragione, non ci sarà mai un ultima volta fra di noi.