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Autore: Hasumi    29/12/2006    1 recensioni
I Fear erano malvagi.
Così si diceva.
Sapete che voce circolava?
Ce un tempo avessero due figli.
Due gemelli.
Pochi sanno come si chiamavano.
E nessuno voleva dirlo.
Avevano tutti paura.
Sapete perché?
Avevano trovato i loro corpi, in un bosco.
Ma….
Non c’erano ossa, sotto la pelle.
Pelle e basta.
Cyber è (C) della Rapan un cyborg a immagine e somiglianza di Seto Kaiba leggete e recensite! ^___^
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Nights
Capitolo: Atto 02: Spider
Note: narratore di oggi…….. Atemu! >.> vedi di fare il bravo, tu! e voi, vedete un pò di recensire! èOè/

 

Atto 02
† Spider †







E la tela della maledizione si avvolgeva su i loro.
“Lei” rivoleva le sue cose.
Le rivoleva ORA!
Oppure sarebbero morti.
Uno dietro l’altro.
Piccole farfalle nella tela del inganno
.


Entrò.
Ecco.
Una decina di volti si voltarono verso di lui.
Il portamento nobile, l’aria del capo branco.
Un solo volto era impassibilmente girato verso il computer.
Era la solita ragazza.
Notando che era il primo della loro “cricca”, si diresse verso di lei.
- ehi!-
disse, richiamando la sua attenzione.
Lei si girò.
Gli occhi cristallini incontrarono i suoi, rossi di sangue.
- che vuoi?-
sbirciò dietro la sua spalla
- dov’è il tuo amichetto?-
- Yuugi? È a casa con l’influenza-
- ah….-

“ tra gemelli si instaura un legame particolare..”

- oggi t’interessi di gemelli?-
- si-
- c’entra qualcosa il diario di Rain Fear?-
- forse si, forse no..-

“ un legame che a volte non si spezza neanche con la morte…..”

- tu ieri sapevi che sarebbe successo..-
- che quel ragazzo sarebbe morto? No, non lo sapevo-
strinsi gli occhi.
- chi gle l’avrebbe fatta pagare?-

“ due gemelli famosi nelle Corti Di Fear, sono i due Rain e Sun, figli di Sakito e Marzio Fear…”

- Sakito Fear….-
lei lo fissò.
Gli occhi sembravano vacui, tutto d’un tratto.
- gli avete portato via ciò che era suo. Ve la farà pagare!-

“ si diceva fossero amanti…..”

- ma perché?! E come può farlo se è morta?!-

“ e che siano stati ritrovati privi dello scheletro…”

- lei… era un maga.-

“ si dice che, ancora oggi, i loro spiriti si cerchino, per i boschi delle Corti Di Fear”

- cosa?!-
era disposto a credere a tutto ma…
questa non era una spiegazione logica!
- anche il tuo amico, ha preso qualcosa da Casa Fear?-
- si.. un puzzle..-
- ti consiglio di stare attento..-

“ e che non si trovino….”

- ciao.-
chiuse velocemente tutte le finestre.
Uscì dal locale, dopo aver poggiato i soldi sul bancone.

“ l’amore non può essere fermato neanche dalla morte.”

- Yuugi.. in pericolo?!-
corse via.
Velocissimo.
Una moto sfrecciò accanto a lui.
Era una moto grigio perla.
Una Kawasaki.

- vuoi salvare il tuo amico?!-
gridò una voce, al interno del casco.
- SI!-
urlò lui.
- allora, salta su!-
rallentò, tirandogli un casco azzurro ghiaccio.
Se lo mise e saltò in moto.
- che immagine c’e sul puzle?!-
gli chiese la ragazza.
La sua voce sembra essere direttamente nella sua testa.
La sentiva perfettamente, nonostante il casco.
- non lo so! Yuugi ha detto che rimaneva a casa a finirlo!-
gridò.
Al contrario di quella della ragazza, la sua voce sembrava impastata con il rombo della moto e il rumore della strada.
- sicuro?!-
- a scatola era dorata! Decorata ad angeli!-
- CAZZO!-
ruggì la ragazza, dando ancora più gas.
Atemu dovette stringersi alla sua maglia talmente tanto che, anche attraverso la stoffa, sentì le unghie nella carne.

Io…
Sono angelo.
E se sono un angelo


- reggiti!-
gridò ancora.
Ma….
Volavano?
Sembrava quasi che le auto si spostassero a farli passare…
- MISERIAAAAAAAAAAAAA!! RALENTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!-
esclamò.
Una frenata brusca.
Erano…
Già arrivati? (ò.o ‘cidenti!)
Entrarono in casa di corsa.
Ignorando il Vecchio e la madre di Yuugi.
Corsero fino alla sua stanza
Poggiato sul tavolino, c’era un puzzle.
Un angelo.
Crocifisso ad un albero.
Steli di rose s’arrampicavano lungo le ali e lungo le gambe, affondando le spine nella carne tenera.
Il volto chinato verso il basso.
Una corona di spine.
Sullo sfondo, una chiesa.

Se sono un angelo io…
Posso…
Volare!


- presto, alla chiesa!-
urlò la giovane.
Non prese neanche la moto, correva.
Atemu le stava dietro per puro miracolo…
Arrivarono alla chiesa.
Lei, fresca come un rosa.
Io, a pezzettini.
Sentii qualcosa gocciarmi sulla faccia.
Mi toccai al fronte.
Porca puttana…
Era… sangue?
Alzai lo sguardo.
E caddi a terra.
Yuugi.
Era incastrato da spire di rovi tra le fronde del albero.
Il sangue scorreva docile lungo le braccia e le gambe.
Mille punte s’infilavano nel corpo.
Bucando a pelle candida.
- Yuugi..-
sussurrò, sfiorandone un piede.
- Yuugi..-
non rispondeva.
- YUUGIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!-
scoppiò in un pianto dirotto.
Yuugi il suo piccolo Yuugi.
Il SUO Yuugi.
Mi voltai verso la ragazza.
Impassibile.
Ma una lacrima rigava il volto.
- vi avevo avvertiti-
mi sussurrò.
- Yuugi, che ti hanno fatto?-
ma?
L’intreccio dei rovi.
La sua posizione.
Era caduto, dal tetto della chiesa.
Caduto?
Spinto?
Buttato?
Ti ERI BUTTATO?
- Yuugi, si è… suicidato?-
- no-
mi voltai.
Tra le lacrime, vidi la figura della ragazza.
Trema impercettibilmente.
Tremava.. di rabbia?
- lui non si è suicidato-
disse.
“come?”
- lui E STATO UCCISO!-

 


Atto 02 .: Spider :.
Fine


 

 

  
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