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Autore: soxy88    29/12/2006    0 recensioni
Sosuke si aspettava di riprendere la sua missione senza troppi problemi. Che le loro giornate sarebbero state le solite... Invece non andò così…
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaname Chidori, Sousuke Sagara, Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2

CAPITOLO 2

Era passato molto tempo dalla loro prima volta: più di un anno.

Lentamente si stava avvicinando il Natale e Chidori non vedeva l’ora che le vacanze iniziassero: voleva passarle tutte col suo amato Sosuke!

Era da un mese che non lo vedeva a causa di un’ennesima missione che gli avevano affidato. Lei odiava quelle missioni perché ogni volta c’era il rischio che non tornasse più! 

Lo voleva vedere, lo voleva vedere, lo voleva vedere…! Non pensava ad altro.

 

Lui era nella sua cabina del sottomarino, sdraiato sul letto. Fissava il soffitto con aria distratta, completamente perso nei suoi pensieri. Non sapeva più cosa fare per ammazzare il tempo; a volte canticchiava, a volte fischiava e… a volte… immaginava lei… Al pensiero che di lì a poco l’avrebbe rivista, abbracciata, toccata, non stava più nella pelle.

Durante la missione non aveva pensato molto a lei per concentrarsi meglio e si sentiva tremendamente in colpa, ma era convinto che al solo vederla queste futili preoccupazioni l’avrebbero abbandonato.

 

Lei era appena ritornata a casa da scuola e non fece neanche in tempo a chiudere la porta che il telefono squillò. Quando ebbe ascoltato tutta la telefonata cominciò ad urlare di gioia: era entusiasta! Si cambiò in fretta e raggiunse immediatamente il posto prestabilito; l’elicottero non si fece attendere.

Quando arrivò alla base segreta della Mitril, cercò di darsi un contegno per non far sapere a tutti la gioia che provava per l’imminente arrivo.

Stava seduta davanti a Telethe ad aspettare il ritorno del suo sergente. L’attesa era snervante e per smorzare il silenzio chiese:

“ Si può sapere perché mi avete fatto chiamare? Di solito non lo fate. Lui si presenta a casa mia alla fine di ogni missione. È successo forse qualcosa per cui é richiesta la mia presenza? ”

“ No, non si preoccupi signorina Chidori. L’ho fatta chiamare perché, una volta che il sergente sarà arrivato, gli dovrò comunicare un ordine ufficiale che probabilmente coinvolgerà anche lei. ”

Dopo poco lui entrò. Le pareva cambiato: più adulto, più alto, più bello!

Si sedette di fianco a lei mantenendo una certa distanza, senza neanche guardarla, ma era il prezzo di chi sta con un militare e per giunta in segreto.

 

Non appena la vide si sentì ribollire dentro! Un mese di lontananza l’aveva resa ancora più bella: ormai era una donna… si era tagliata i capelli ed indossava un vestitino nero che risaltava il suo corpo perfetto che già aveva posseduto e che ancora voleva stringere. Nascose a fatica le sue emozioni e si sedette aspettando i nuovi incarichi; sperava che gli ordini fossero di proseguire la protezione alla sua amata, ed invece…

 

“ Benissimo, sarò breve. ” disse Telethe “ Mi è stato comunicato che il suo acerrimo avversario, sergente Sagara, ora punti non solo alla signorina Chidori per venire in possesso delle informazioni segrete, ma anche ad altri individui, ovviamente tutti da proteggere. Secondo le nostre ultime ricerche ne abbiamo individuati la maggior parte e abbiamo provveduto immediatamente alla loro sicurezza… ”

“ No, aspettate un attimo, cosa sta succedendo? ” interruppe Chidori

“In poche parole sono state individuate altre persone che, come lei, nascondono nella loro memoria informazioni segretissime. L’uomo che vuole catturare lei, signorina, vuole catturare anche loro. E, come stavo cercando di dire, la maggior parte è già sotto stretto controllo, tranne una ragazza che al momento si trova di là, in sala medica per controlli. Pare che sia stata aggredita in aeroporto ieri mattina; veniva a trovare la sorella per le vacanze natalizie, doveva essere una sorpresa, a quanto dice lei, poi è stata aggredita da quest’uomo che abbiamo riconosciuto come il suo nemico ” rivolgendosi a Sosuke con una faccia quasi preoccupata. “… potete seguirmi per favore ”

Si alzarono tutti ed uscirono rapidamente tranne Chidori. Restò per un momento immobile pensando che, ormai, era certo che quella ragazza sarebbe stata affidata al suo amato e che le vacanze insieme sarebbero sfumate rapidamente.

Sull’uscio della porta comparve Sosuke da solo che le disse.

“ Allora vieni lentona! ” con molta dolcezza, le fece l’occhiolino e la invitò a seguirlo. Lei si sentiva già meglio e lo fece.

 

Arrivarono in sala medica, e Chidori, prima di osservare dietro al paravento che nascondeva la misteriosa ragazza, chiese:

“C’è una cosa che non capisco, cosa centro io in tutto questo? Lei mi aveva detto che mi avrebbe coinvolto in questa storia, ma non vedo come? ”

“Signorina Chidori guardi dietro al paravento e lo saprà ”

Lei era intimorita da quello che c’era lì dietro, ma guardò ed esclamò:

“So…so…sorella!!! Ma che ci fai tu qui?! ”

“Ciao sorellina… sorpresa! ” sembrava scossa e spaventata e Chidori lo capì subito: sua sorella non aveva mai sopportato i militari.

 

Lui rimase a guardare le due sorelle dal vetro-spia della stanza. Gli faceva uno strano effetto vedere la sua Kaname consolare la sua sorellina… gli sembrava quasi una mamma…

 

“Allora sergente, accetta la missione? ” lo interruppe Telethe.

“Affermativo…” anche se in cuor suo voleva rifiutare, non voleva allontanarsi ancora da Kaname.

“… Qual è la missione? ”

“Non si preoccupi, è un lavoro semplice e breve: dovrà solo tenere sotto controllo la sorella della signorina Chidori fino a che non ripartirà per l’America. Siccome non siamo in grado di trovarle un alloggio adeguato, starà da lei; in questo modo potrà, in caso di necessità, assistere Weber nella protezione della signorina Chidori. ”

“Affidate a Kurz Chidori? ”

“Sì. Dobbiamo garantire una minima protezione anche a lei, benché l’obbiettivo principale sembra essere la sorella… Perché, ha qualche obiezione, sergente? ” un po’ indispettita…

“No signora! Eseguirò gli ordini. Ora mi ritiro col suo permesso ”

“Permesso accordato ” e tra sè pensò “ è dura essere la comandante diciassettenne dell’uomo che ami! ”

Si mise a ridere…

 

Lei era disperata… Doveva apparire serena per riuscire a consolare la sorella, ma intanto dentro di sé si sentiva morire… Avrebbe passato il Natale senza di lui…

 

Lui tornò nel suo appartamento dove, al posto del solito e arrogante Kurz, si ritrovava una ragazza da proteggere. L’idea di passare tutte le vacanze con lei invece che con Kaname lo irritava. Ma il lavoro e pur sempre lavoro…

 

Lei stava seduta sul letto e guardava la finestra di Sosuke pensando a quanto in realtà la sorella fosse sveglia e pronta a sedurlo… infatti le piaceva Sagara; glielo aveva detto nella stanza…

Arrivo Kurz e le disse:

“Non ti preoccupare, se la saprà cavare anche con una ragazzina…”

 

Lui stava andando a dormire, quando dall’altra stanza si sentì chiamare.

Si diresse subito verso la sua protetta per accertarsi che stesse bene e vide che stava benissimo. “ Sarà un’altra sua lagna ” pensò tra sé.

“Senti sergente, non potresti dormire con me, ho troppa paura a stare da sola! ”

Subito voleva rifiutare, poi preso dalla compassione acconsentì.

 

Chidori dalla sua finestra vide il suo lui stendersi nel letto con sua sorella…

 

Lui non riuscì a dormire quella sera. Era preoccupato di cosa sarebbe potuto accadere se lo fosse venuto a sapere Kaname. Invece la sorella se la dormì della grossa.

Lui voleva uscire, andare dalla sua Chidori, voleva parlarle non sapeva neanche di cosa, ma lo voleva! Apri la porta e trovò per terra un bigliettino con la firma della sua amata. Pensò:

“Se è riuscita a portarmi questo biglietto, vuol dire che la guardia di Kurz è efficace… ” e sorrise. Il sorriso si tramutò presto in dolore. Nel biglietto c’era scritto che lei non voleva più vederlo e che preferiva di gran lunga la protezione di Kurz. Diceva inoltre che avrebbe chiesto subito il cambio di assegnazione.

Non poteva credere a quello che leggeva, era amareggiato… Si sentiva perso all’idea che lei sarebbe stata protetta da qualcuno che non fosse lui, non poteva fargli questo… lei era sua e solo sua!

 

Lei continuava a guardare dalla finestra. Vedeva il suo amato andare avanti e indietro per la casa con un foglietto in mano, era sicuramente il suo. Godeva nel vederlo soffrire dopo che la sera prima si era divertito con un’altra, e per giunta sua sorella!

Poi vide una cosa che la fece rabbrividire… sua sorella si era alzata e gli si era appoggiata contro, lo abbracciò e gli diede un bacio… Era la goccia che aveva fatto traboccare il vaso!

Uscì, visto che Kurz dormiva come un angioletto. Faceva freddo e neanche il giaccone lungo riusciva a riscaldarla. Camminò a lungo, senza meta…

 

Lui, dopo le azioni della sua protetta, la respinse con forza e dalla finestra vide Kaname prendere il cappotto e uscire con un’aria abbattuta. Improvvisamente capì… lo aveva visto la sera prima e anche quella mattina… aveva frainteso!

Andò verso la sorella la prese per le braccia e le disse:

“Mi dispiace, ma il mio cuore è già impegnato…” la lasciò lì e corse ad inseguire Kaname.

Si sentiva liberato di un peso: avere finalmente dichiarato i suoi sentimenti a qualcuno lo faceva sentire libero, ma ora la cosa più importante era trovare Chidori!

 

Lei continuava a camminare, quando si sentì chiamare da dietro. Si girò e non fece in tempo a vedere chi fosse che Sosuke la baciò con intensità, dolcezza, amore…

Quel bacio valeva più di mille spiegazioni…

 

Kaname…” disse lui “… non so cosa tu possa aver frainteso, ma sappi che io ci sarò sempre e ti proteggerò sempre… sei una parte di me…”

Lei arrossì.  Sorrise. Gli accarezzò la guancia; lo abbraccio e lo baciò… e in quel momento, sotto la neve che aveva cominciato a cadere, con quel bacio, rinnovarono il loro amore.

 

 

         

 

 

 

  
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