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Autore: Columbrina    12/06/2012    1 recensioni
Avvertimento OOC per sicurezza. Perdonare qualunque incongruenza con il personaggio.
 Quattro storie nello stesso destino, come non andrebbero mai raccontate.
 
 
Birth.
 Aerith Gainsborough, presto, sarebbe andata all’altare. Se lo promise, o meglio gliel’aveva promesso. Sarebbe stata la sposa più bella del mondo, con quegli occhi brillanti che avrebbero esaltato un colore così tenue come il bianco, al suo fianco solo gioia. Nessuna barricata poteva ferrare la certezza.
 
 
Life
 “Trascorri così il tempo quando non hai rogna in giro?”
 “O faccio questo o prendo a pugni qualche belloccio. La più allettante è sicuramente quest’ultima, ma non posso fare questa carognata al futuro marito della mia migliore amica”
 “Giusta osservazione. Comunque, non dovresti essere con Aerith?”
 “E tu non dovresti essere con Cloud?”
 
 
 Death
 “Tu cosa pensavi di fare, piuttosto. Volevi ucciderti? Perché? Pensavo ormai che fosse tutta acqua sotto i ponti. Mi sbagliavo? Certo, perché sono stata una stupida a credere di poterti dare una chance …”
 “Una passeggiata. Ecco cosa volevo fare”
 “No, un suicidio premeditato. Ecco cos’era.”
 
 
 
 Synthesis
 Questa è una fantasia ancora da scrivere.
 
Genere: Angst, Drammatico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aeris Gainsborough, Cloud Strife, Tifa Lockheart, Zack Fair
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco, Contesto generale/vago
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#03. Wake up alone.
 
Quella notte, mentre dormiva accanto a lui, Tifa ebbe come l’impressione che qualcosa si fosse rotto.
E, infatti, la mattina successiva i cocci erano metaforicamente sparsi sul pavimento, pronti ad abbracciare in un puntiglioso languore i piedi nudi di lei, che si alzò lentamente per non svegliare gli altri in casa: Il loro letto era unito e ben rifatto. Tifa era stata veloce.
Serpeggiò magistralmente tra i rimasugli acuminati, come se si fosse perfettamente resa conto che erano lì, nella totale staticità della camera in cui era rimasta solo lei, dato che ipotizzava già che Cloud era andato a fare la ronda di consegne.
Era una giornata coperta da una coltre nembosa, su scala di grigi, ma non perdeva animo per così poco Tifa Lockheart, assolutamente no, anzi stimava il grigiore perché in questo modo aveva più tempo per crogiolarsi nei suoi pensieri più reconditi e non aveva un diversivo fastidioso come quello del bagliore accecante del sole, un pugno nell’occhio in mezzo a tanto blu, pensava. E quel venticello che abbracciava il suo corpo languido e ben formato si sposava perfettamente a quel risveglio solitario.
Aveva la testa protesa verso il viottolo e ogni tanto i capelli le sbuffavano in faccia, ma ai suoi occhi ambrati non importava dover scorgere le aspettative; lo sapeva, era ovvio, se Cloud non c’era, neanche la sua moto era lì. Non sapeva neanche perché aveva guardato fuori, in effetti. Forse la quotidianità stava prendendo i colori della monotonia.
Un singulto attizzato dal sapore umido e penetrante del venticello sembrò svegliare un presagio funesto.
Di nuovo quel rumore che sentì stanotte. Ma nessuno si era svegliato.
Era come un infrasuono. Così fragile che solo lei si è accorto della sua presenza, come ora riusciva distintamente a sentire il sapore vetrato e puntiglioso dei cocci sotto la carne.
E fu allora che realizzò che Cloud se n’era andato, ma non solo per il giro di consegne e neanche per sempre; giusto il tempo per smaltire lo smacco che gli aveva dato Zack durante quell’incontro quando gli disse che stava per sposare Aerith e Tifa era a conoscenza della sua reazione.
“Tornerà …” si disse, con voce straniata, diversa da quella di Tifa Lockheart, quasi un flusso di coscienza.
Sarebbe tornato perché Cloud non è fatto per patti a lungo termine con sé stesso, giusto per dargli il tempo di calmarsi. E Tifa avrebbe pazientato, come una moglie aspetta il marito dal fronte. Perché è così che andava:
Cloud perde i pezzi e Tifa raccoglie i cocci.
 
 
 
 
 





Synthesis
 
#Wake up alone: Un drastico pugno nell’occhio, se pensiamo allo scenario del matrimonio, però mi serviva un’esca per far uscire il lato ‘angst’ di Cloud, che ci propongono in modo assai plateale in Advent Children. Ho comunque deciso di concentrarmi – non sul punto di vista emotivo, piuttosto dare un’idea della situazione – su Tifa o sull’immagine che la dipingono come l’eterna Penelope pronta ad aspettare che Cloud si decida a mettere il calzino nella lavatrice – per gentile concessione di Manila (leggete la sua DISavventure quotidiane se non volete restare a bocca asciutta :D) – e quant’altro. I cocci ‘metaforici’ non sono intesi come i pezzi del cuore di Cloud – spezzatosi non appena ha appurato la notizia delle nozze – ma sono la sintesi di tutti i ricordi e le esperienze, le emozioni che ha instillato dentro sé dal suo rapporto con Aerith. E naturalmente spetta a Tifa raccogliere i cocci…
Dell’ultima frase penso che ne farò un aforisma.
 
Grazie a tutti i lettori.
E a coloro che avranno la pazienza di recensire.
E grazie a Manila. La mia prima ‘amica’ in questo fandom.
 
S <3
 
   
 
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