Libri > Hunger Games
Ricorda la storia  |      
Autore: Wallie    12/06/2012    2 recensioni
Ho le dita delle mani simili a due salsicciotti, sono rosse e gonfie aggiungendo gli svariati tagli che mi sono procurato cercando di tenere ferma quella ragazzina.
Mio Dio, è vero.. Ho ucciso ieri sera.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
E' mattina presto.
Cristo, sono pieno di foglie ovunque..
Un male al collo allucinante; poggia la mano dietro la nuca facendolo scrocchiare. Naturalmente, dormire sul terreno, al gelo con il collo incastrato tra le radici di un albero di dimensioni bibliche non è una pacchia.
Alzo gli occhi al cielo, vedo che razza di tempo hanno scelto per noi oggi, nell'arena.
C'è una puzza di terra bagnata. Sta notte ha piovuto.
Ecco infatti spiegati i capelli ancora fradici e le gambe congelate; ho le dita delle mani simili a due salsicciotti, sono rosse e gonfie aggiungendo gli svariati tagli che mi sono procurato cercando di tenere ferma quella ragazzina.
Mio Dio, è vero.. Ho ucciso ieri sera.
Nelle mie orecchie risuonano ancora le urla disperate, le suppliche di quella bambina -perchè sì, era una bambina- che pregava Cato di non farle del male, promettendogli tutto l'aiuto possibile che poteva donargli. Clove che rideva, Lux che sputava sulle gambe e sul viso pallido del giovane tributo.
Non ne ero certo, ma credevo di aver visto balenare negli occhi di ghiaccio di Cato una scintilla di tristezza, di preoccupazione.. Che abbia pensato alla famiglia della dodicenne, che ora guardava allibita la morte della figlia? Oppure a quanta paura e disperazione stava provando quella bambina, vedendo già Clove che le torturava le braccia con un coltello?
Qualunque cosa abbia pensato, a riportarlo in vita ci pensò la sua morbosa voglia di vincere.
In un secondo, vidi un coltello affondare più volte nel petto della ragazzina e Clove che continuava a scrostargli via la pelle con un taglierino.
Scappammo, ridendo. Anzi, scapparono, ridendo.
Io rimasi li, a guardare gli ultimi respiri della ragazzina, che mi scrutava con un misto di odio e.. compassione.
''Perchè mi guardi così?'' chiesi.
''M..Mi dis..piace..Lei..è..s..sull'al..albero'' alzò un dito con quella poca forza che le rimaneva e indicò un albero.
Da un ramo vidi pendere un pezzo di corda verdognola che piano piano si stava ritraendo dentro.
''Katniss..'' mormorai.
Sentì una morsa allo stomaco.
E' viva, è viva!
''Ti p..p..prego..uc..cidimi..''
Quei mormorii mi riportarono alla realtà.
''Io non posso'' risposi altrettanto sotto voce ''Non posso ucciderti'' una lacrima mi rigò il viso.
Scappai da quell'incubo correndo e asciugando quelle poche lacrime che mi solcavano le guance arrossate dal fuoco.
Non avevo mai pianto per cose simili. Calcolando che io piangevo pochissimo.
Arrivai nel mio 'Gruppo' e subito sentì che stavano litigando.
Che palle.
''Il colpo di cannone? Ancora non si sente!'' Gridò Lux contro Clove.
''Colpa di Cato'' gridò in risposta Clove contro la bionda.
''Mia? Se quella ragazzine non vuole morire, non è colpa mia, cazzo!'' era rosso di rabbia.
''Vai a controllare se è morta, stupida!'' ordinò Lux.
''Io? MUOVI IL CULO TU, BIO-''
''Vado io'' mi proposi.
Se ci avessero mandato Clove o Cato, l'hovercraft non avrebbe potuto riportare alcun cadavere. L'avrebbero distrutta.
Corsi con quel coltello in mano. Mi infilai nei cespugli, cercando con gli occhi il corpo quasi inerme.
Lo trovai. Era ridotto uno straccio.
''Mi dispiace'' le sussurrai con tono soffocato.
''G..grazie...pe..r...esse..re...t..ornato..'' piangeva, o perlomeno delle lacrime le cadevano sulle tempie e si perdevano nei capelli.
''Di niente'' risposi soffocando un gemito. Volevo piangere, pensavo ai suoi genitori, se aveva fratelli, amici..
Mi stavano odiando tutti.. O forse no.
''Cosa faceva tua madre prima di farti addormentare?'' le chiesi.
''A..ca..sa..abb..iamo..le..gh..iandaie..i..mita..trici...'' prese un piccolo respiro ''Ma..mma.. conosce...una..ni...nna..nann..a...''
Con poco fiato, emise un fischio leggero.
Poi un altro e un altro ancora.
Uscì fuori una canzone.
L'avevo già sentita e mi ricordavo anche dove, quando e perchè.
Un pomeriggio di pioggia, mentre origliavo la dolce voce di Katniss Everdeen canticchiare questo motivetto alla sorella minore, Primrose -detta Prim-.
Fischiai più forte quella piccola ninna nanna e, tutto d'un tratto un coro mi seguì.
Gli alberi si muovevano sinuosi, al frusciare del vento; le ghiandaie ripetevano la ninna nanna coralmente, come se fosse una sola voce.
''G..ra..zie..'' sospirò.
La fiamma emanò gli ultimi bagliori, così anche lei, che dopo quel 'Grazie' si spense come le ultime braci di quel fuoco che mise fine alla sua vita.








Un colpo di cannone.



Angolo dell'autrice:
Una delle mie poche (due) OS, mi sento realizzata. Mi piacciono :3

Adesso magari farà anche ribrezzo, però ho dato un volto tenero a Peeta e questo mi rende TANTO felice. :')


Grazie per aver letto,
Wallie:3
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Wallie