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Autore: SheilaPhoenix    12/06/2012    2 recensioni
Camilla in casa sua racconterà in prima persona un pò della sua vita , mentre aspetta il bacio dall'uomo che ama
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Appena tornammo a casa mia madre mi chiamò al cell << Dove sei ? >> la sua voce era pungende come una lama tagliente , forse era nervosa per qualcosa mi chiedevo più volte << Scusa mamma abbiamo fatto tardi , ora stiamo tornando a casa >> dico io calma , sento il respiro della mamma farsi un po’ pesante poi sento la voce di mio padre , le dice di calmarsi e non fare sceneggiate Napoletane al telefono << Vieni a casa , se sei con Alessia fai venire anche lei >> mi chiude il cell in faccia , credo che è arrabbiata e so forse il motivo , la prof o qualcuno avrà riferito del salasso.
Aprìì la porta piano , avevo paura di farmi sentire che ero rientrata a casa , Alessia mi stringe per un braccio , sembriamo due ladre , appena metto piede in casa sento il rumore di uno schiaffo , non era destinato a me ma ad Alessia , lei si preme la guancia con la mano e fissa sua madre con occhi lucidi << Ma che ti prende ?? >> << Cosa ti prende a te ?? la vostra insegnante ha chiamato per avvertirci che vi ha viste allontanarvi in macchina con due ragazzi , con un afro americano  e un altro chi sono questi ?? >> io allora guardo il volto di mia madre , è delusa da me , questa è la cosa che fa più male << Mamma … >> provo a dire , lei alza la mano per farmi segno di stare zitta << A me non da fastidio che hai fatto salasso con Alessia o con un ragazzo , è IL ragazzo che mi preoccupa >> dice lei sottolineando le ultime parole , ma cosa voleva dire ? parlava dell’afro americano o di Fabrizio << Che vuoi dire ? >> sono le uniche parole che escono dalla mia bocca << Ho preso informazioni sul tuo ragazzo , Camilla non hai fatto una cosa sbagliata , insomma anche io alla tua età mi ero fidanzata con papà , solo che .. un’ afroamericano ? noi non siamo razzisti per carità solo che … è strano , non so come spiegartelo >> Mi trattengo dal ridere non ero io fidanzata con Ike , ma non volevo dire niente << Camilla non centra nulla , io l’ho convinta a fare salasso , e lei non sta con quel ragazzo >> dice Alessia per proteggermi , ora vedo mia madre sedersi e mettersi una mano avanti la bocca << Allora tu stai con l’altro ?? >> annuisco << Peggio >> si lascia sfuggire << Cosa ?? >> dico innervosendomi sul serio << Perché ?? >> dico avvicinandomi ma mi fermo ho paura del confronto << Perché ?? non sai che quello è un teppista ?? non sai che è stato bocciato ? e che non studia ? risponde male ai professori ed è uno scippatore di borse ?? >> << Ma che storia è questa ? che dici ?? >> urlo io , ora la situazione si stava scaldando , mio padre si avvicina a me e mi prende per le spalle << Lo devi dimenticare , abbiamo preso notizie anche su questo ragazzo… >> non lo faccio finire di parlare che lo allontano da me << Tu evita di lavorare su di me , sei un poliziotto ma nessuno ti dà l’ordine di andare a spiare sulla vita degli altri per sapere cosa faccio io , non sai niente di me , non sei mai stato presente e ora che fai ? vuoi pretendere di venire qua da me bello e buono e dire ‘’ scordati di quel ragazzo ‘’ non puoi fare il padre per la prima volta dopo diciannove  anni >>  vedo il volto di mio padre farsi di dolore , io scappo in camera mia con le lacrime agli occhi , forse è per quelle che sbaglio camera entrando in quella di mio fratello << Camilla >> dice lui agitato , io apro gli occhi e lo vedo abracciato con un altro ragazzo che si stacca da lui fissandomi con timore << Ma che ?? >> dice  , io indietreggio ‘’ E’ gay ? ‘’ sono le uniche cose che riesco a pensare , non riesco a crederci << I-io , non lo dire a mamma e papà >> dice sotto voce , non lo rispondo e vado in camera mia .
Non so per quanto tempo rimango chiusa in camera a piangere , so solo che quando decido di aprire gli occhi sono le 22:00 di sera , faccio due messaggi ed esco di casa senza farmi sentire.

Arrivo a casa di Alessia ma non oso bussare , così decido di arrampicarmi sull’albero che porta alla finestra della camera di Ale , molte volte da piccola facevo così quando volevamo scappare di casa e andare fuori a giocare di nascosto dalle nostre mamme che volevano che studiavamo , la vedo sorridere e aprire la finestra << Entra >> dice , io scuoto la testa << No dobbiamo scappare via ora >>  lei mi fissa con occhi sgranati , forse non credeva che avrei mai fatto un colpo di testa così.

  
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