Fanfic su artisti musicali > Lady Gaga
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Autore: Raydor    12/06/2012    2 recensioni
La guardava seduta sulla sabbia morbida, la testa leggermente piegata di lato e i morbidi capelli biondi trasportati dalla leggera forza del vento.
Fissava il mare. Quell'infinita striscia blu che sembrava interessarla come la lettura di un ottimo romanzo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4 : Just like a fairytale.

Si buttò sul letto sfogando tutta la sua rabbia e la sua tristezza. Prese a cazzotti il cuscino, graffiò il materasso con le sue unghie lunghissime, non smise per un attimo di piangere. Quelle dannate lacrime non ne volevano sapere di lasciare in pace quel viso d'angelo. 
Lo aveva perso per sempre. 
Aveva perso la persona più importante della sua vita per uno stupido errore; quello di essersi innamorata di lui. Ma infondo lo sapeva, non aveva mai creduto nell'amicizia tra uomo e donna. Sapeva che prima o poi uno dei due si sarebbe innamorato e allora... Sarebbe crollato tutto .
Come al solito sarebbe stata lei a pagarne l'intero prezzo. Le capitava sempre in amore: solo sofferenza. Mai qualcosa che potesse somigliare alla felicita o almeno alla serenità. 
Chiuse gli occhi solo per un secondo. Le passarono davanti le immagini di loro due; quando innocenti e inconsapevoli di coltivare un amore impossibile, si divertivano, si sorridevano, condividevano emozioni. 
Involontariamente si addormento', stremata dalla forza del pianto.
Si sveglio' solo dopo diverse ore, quante neppure lei lo sapeva; era stato il suono del campanello a svegliarla.
Cammino' con la pigrizia di chi non aveva voglia di lasciare il cuscino, scalza e con indosso solo la biancheria. Apri' la porta e con sua grande sorpresa, fuori non trovo' nessuno. Guardo' a terra: un mazzo di fiori. Rose bianche. Le sue preferite. 
Sorrise dolcemente chinandosi per raccoglierle; erano bellissime, candide come la neve appena caduta, accarezzate da un velo leggero color argento che le racchiudeva. Accanto vi era un bigliettino, il classico foglietto bianco con sopra una dedica:

Perditi nel loro candore, respira il loro profumo e ripensa a tutto.
T.

Chiaro. Limpido. Cristallino.
Non aveva neanche bisogno di quel biglietto per arrivare alla conclusione che erano da parte della persona sbagliata. 
Penso' subito alla scelta che le sembrava piu giusta: buttarle. Seppellire quel ricordo nel piu' profondo del cuore e lasciarcelo per sempre. 
Poi pero' le guardo', il suo sguardo si poso' su quel candore, vi si perse, esattamente come le aveva suggerito di fare il biglietto. Avvicino' il suo naso a quei petali e lascio' che la loro essenza le invadesse l'anima. Le accarezzo' dolcemente abbandonando il suo corpo sul divano. 
Non poteva buttarle. 
Non voleva. 
Quelle rose simboleggiavano quello che provava in quel momento. Simboleggiavano il suo amore per Taylor e la voglia di farlo scomparire dal suo cuore nonostante quest'ultimo opponesse resistenza.
Perche' doveva essere sempre lei quella che rinunciava alla felicita'? Perche' doveva sempre scegliere ciò che era meglio per gli altri? E soprattutto chi le diceva che le sue scelte fossero il meglio per gli altri? Taylor ci soffriva per quella situazione e questo ne era l'inconfutabile prova. Non aveva idea di ciò che fosse davvero giusto. 
Pensava davvero che facendo soffrire due persone e evitando la sofferenza di una sola stesse facendo la cosa giusta?! No. 
Immerse nuovamente il suo viso in quel candore, ne respiro' ancora una volta il profumo, dopodiché torno' alla realtà.
Prese il Blackberry, si vesti' e si infilo' un paio di scarpe. 
Doveva cominciare a scrivere la sua favola.

Aveva raggiunto la casa di Taylor sulla spiaggia. Sperava con tutta se stessa di trovarlo li'. L'alternativa era che lui fosse da Brittany e non sapeva cosa potesse essere peggio tra il rimanere in silenzio e morire dalla voglia di confidargli ciò che davvero provava, oppure chiudersi in se stessa e consumarsi dalla gelosia.
Busso' una prima volta. Tocco lieve, timido, insicuro. 
Nessuna risposta.
Busso' una seconda volta. Tocco piu' deciso.
Senti' un rumore di passi. Si faceva sempre piu' vicino, e piu' questo accadeva piu' il suo cuore batteva in fretta. 
Solo pochi secondi e se lo ritrovo' davanti. Aveva il petto nudo ed era coperto solo da un asciugamano legato in vita. Doveva essere appena uscito dalla doccia.
Il cuore di Gaga perse un battito. Ritrovarselo davanti era ancora piu' emozionante di quanto avesse immaginato.
-Stef...- le sussurro' squadrandola dalla testa ai piedi. Era fasciata in un tenero vestitino bianco che le davano un'aria innocente, angelica. I morbidi capelli biondi le scivolavano sulle spalle decorandole con dei riccioli qua e lá. -che ci fai qui?-
-ho...ho ricevuto i fiori...- la ragazza non riusciva a sostenere il suo sguardo, aveva paura di perdersi in quell'oceano infinito che aveva negli occhi -e anche il biglietto... Ci ho pensato sai? Di nuovo.-
-e...?- nonostante i suoi occhi verdi non avessero intenzione di mollare il pavimento, poteva accorgersi dello sguardo di Taylor, della sua voglia di conoscere l'esito di quel pensiero. 
- Ho deciso di tenerli.- sorrise portando finalmente gli occhi nei suoi. Era la risposta piu' bella che potesse dargli. 
-quindi significa che...-
-si.- sussurro' avvicinando il suo volto a quello di Taylor. Aveva una voglia pazzesca di assaporare di nuovo le sue labbra. Quando finalmente si toccarono, tutto sembrava venire da se. Le lingue si intrecciavano, si cercavano, condividevano una lenta danza. Taylor fece aderire il proprio corpo a quello di Gaga mentre la spingeva ad entrare, chiudendole la porta alle spalle.
Fu un attimo. Il giro di qualche secondo e il vestitino bianco di lei e l'asciugamano avvolto attorno ai fianchi di Taylor caddero a terra nello stesso istante. 
Si accarezzavano, si esploravano con prepotenza, si volevano. Si erano desiderati per troppo tempo, non avevano intenzione di perdersi nulla, neppure un centimetro dei loro corpi. 
Fu un gesto delicato, leggera forza di gravita' e lei si ritrovo' sdraiata sul letto, completamente nuda, con gli occhi rivolti a quelli azzurri di Taylor. 
-ti amo.- un sussurro accompagnato bacio delicato 
-anche io Stef.- 
Fecero l'amore per ore, rotolandosi in quelle candide lenzuola fino allo stremo, lasciando che le stelle si specchiassero sui loro corpi, lasciando che la luna illuminasse finalmente quell'amore oscurato per troppo tempo dall'insicurezza.
   
 
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