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Autore: FiammaLumus    12/06/2012    4 recensioni
Monaco, 11 giugno di un lontanno anno
Regnava il caos in quella casa da romai una settimana. Da quando la Signorina aveva deciso di fare un viaggio a Londra, per rivedere la sua città. I maggiordomi e le cameriere si affrettavano a preparare le valigie , a stirare gli ultimi vestiti, a comprare i biglietti. In una stanza di quella enorme casa, seduta su una poltrona di velluto con rifiniture in oro vicino alla finestra, c'era la Signorina... E' la prima volta che scrivo, ed è una Draco/Hermione
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Monaco,  11 giugno di un lontano anno.

Regnava il caos in quella casa da ormai una settimana. Da quando la Signorina aveva deciso di fare un viaggio a Londra, per rivedere la sua città. I maggiordomi e le cameriere si affrettavano a preparare le valigie, a stirare gli ultimi vestiti, a comprare i biglietti. In una stanza in quella enorme casa, seduta su una poltrona di velluto con rifiniture in oro vicino alla finestra, c’era la Signorina. Leggeva, come sempre d’altronde il suo libro preferito, “Venuto al mondo”. Era bella, di una bellezza regale, una folta chioma bruna e occhi di un marrone chiaro, fisico asciutto e gambe toniche. Niente ci fa pensare che la Signorina, sia madre da ben 9 anni di quell’ angelo pestifero del figlio. La stanza era spaziosa, c’era il letto a baldacchino, appese al muro c’erano i quadri raffiguranti la famiglia della Signorina e la Signorina con quell’angelo  pestifero del figlio.  Sulla destra c’era una porta che conduceva al bagno della stanza. Piccoli passi affrettati a l’aprirsi della porta ruppero il silenzio della stanza. -Mamma,mamma!Posso andare a giocare con Carlos in giardino?- -Amore lo sai che tra due ore dobbiamo partire vero? Hai preparato la valigia?- Il figlio abbasso il capo e fece segno di no con la testa.  – No mamma..- . Sua madre sospirò e andò verso di lui – Se mi prometti che adesso vai a preparare la valigia, dopo potrai andare in giardino a giocare con Carlos – . Il figlio gli sorrise e gli gettò le braccia al collo – Si mamma te lo prometto, sei la mamma migliore del mondo!- e corse nella sua stanza. La Signorina ritornò seduta sulla poltrona e ammirò il cielo azzurro di quella splendida giornata. “ Assomiglia sempre di più a suo padre, oltre ad avere quei occhi grigi a il suo stesso temperamento” pensò la Signorina.  Gli mancava e per questo che voleva partire per Londra ma anche per rivedere i suoi vecchi e cari amici che aveva lasciato tanto tempo fa. “ Chissà se mi riconosceranno..”
 

 
Londra, 11 giugno dello stesso anno lontano
Come sempre Londra era piena di turisti, che scattavano foto al Big Ben, a Piccadilly Circus, oppure facevano un pic-nic al Hyde Park o aspettavano il cambio della guardia davanti  a Buckingham Palace.  Lungo la Charing Cross Road c’era un pub, chiamato il Paiolo Magico, un luogo buoi e dimesso, che serviva da divisore tra i due mondi, la Londra Babbana e il Mondo Magico. Dietro al pub si accede a un mondo fantastico, celato ai babbani,  e si arriva Diagon Alley, il luogo dove streghe e maghi possono fare i loro acquisti. Era un luogo caotico, pieno di gente che parlava, discuteva, acquistava prodotti. Lungo la via si potevano individuare tre ragazzi. Uno moro, uno rosso e infine uno biondo. Questi tre ragazzi era diversi fisicamente e caratterialmente ma c’era una cosa che li accomunava erano Auror,  menbri del Ministero della Magia che proteggevano i maghi da persone malvagie. Erano alti, avevano un fisico muscoloso, dovuto al duro allenamento e portavano la divisa degli Auror. Il ragazzo moro era famoso per la sua cicatrice a forma di saetta si chiamava Harry James Potter, il Bambino Sopravvissuto e colui che aveva ucciso il temibile Lord Voldermort, portava gli occhiali che però non nascondevano quei bellissimi occhi verdi, come quelli della madre Lily. Il rosso era il migliore amico di Harry, si chiamava Ronald Bilius Weasley, detto Ron, il sesto di sette figli della famiglia Weasley. Aveva le lentiggini, capelli rossi come da tradizione della famiglia e occhi azzurri come il cielo in quella giornata. Tra i tre è quello più alto e più muscoloso. Infine c’è il terzo ragazzo, il biondo Draco Malfoy. L’unico discendete della famiglia Malfoy, suo padre era Lucius Malfoy e sua madre Narcissa Black. Alto, fisico slanciato e due occhi grigi magnetici. Aveva scelto di fare l’Auror per sua scelta, dopo che suo padre fu arrestato per aver essere stato un Mangiamorte e il braccio destro di Lord Voldemort. Sua madre invece era morta per una malattia babbana che nemmeno con la magia aveva trovato cura, il cancro.– Miseriaccia, che fame! Perché non andiamo a mangiarci un gelato da Fortebraccio?- chiese Ron  – Siamo in servizio Ron, non si può.  Ormai abbiamo finito il turno, e poi torniamo a casa da Ginny e puoi mangiare tutto quello che vuoi!- disse Harry rispondendo all’amico. –  Ha ragione lo Sfregiato, Lenticchia, siamo in servizio anche se è una noia mortale, non possiamo astenerci è il nostro lavoro- ribadì Draco. Ron sbuffò e quando il turno finì, si smaterializzò subito senza aspettare Harry e Draco e quali scossero la testa e sorrisero e si smaterializzarono anche loro a casa.
Non sapevano che da li a pochi giorni avrebbero incontrato una persona che li aveva lasciati tanti anni fa senza una spiegazione.
 
Ciao! Io mi chiamo Alessia! Bhè io di solito non scrivo, leggo, però mi frullava in mente questa storia già da un pò, perché non provare? Ed eccola qui. Ci saranno delle sorprese, belle! Spero che vi piaccia! Un bacio Ale. 

   
 
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