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Autore: Sery Black e SiJay    30/12/2006    7 recensioni
Forse… credo… che tra poco… ti raggiungerò, Ramoso. Piccola shot triste triste. Baci Jess e Sery
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se tornerai

 

Se tornerai
magari poi
noi riconquisteremo tutto
come tanti anni fa
quando per noi
forse la vita era più facile

                                   Se tornerai - 883

 

 

‘Non sei solo’ mi dicesti quella volta quando non mi rimaneva più niente, non mi rimaneva più nessuno.

 

‘Ci sono io’ mi hai detto con un sorriso. Era vero, e lo sapevo bene, tu ci saresti sempre stato.

 

Eri sempre al mio fianco, sempre, quando ne combinavamo una delle nostre, quando ci mettevano in punizione insieme, quando provavamo e riprovavamo e tentavamo ancora la trasformazione in animagi e quando finalmente ci riuscimmo, tu eri lì.

 

Eri lì per essere mio amico. La prima persona che ha tentato una simile impresa, essere amico di un Black. Tanti avrebbero rinunciato alla prima occhiata sprezzante, alla prima risposta sgarbata ma tu no. Hai continuato imperterrito, e ce l’hai fatta. E chissà cosa ne sarebbe ora di me se non ti avessi incontrato.

 

Ed eri lì anche per essere mio fratello. Nel momento in cui per me era la fine, nel momento in cui non avevo più una casa, tu mi hai offerto la tua, e senza fare alcuna domanda mi hai reso parte della tua famiglia, donandomi l’affetto che non avevo mai ricevuto.

 

Io e te insieme ci sentivamo invincibili. Eravamo come le tessere di un puzzle, perfettamente combaciabili. Eravamo Felpato e Ramoso. E non c’era niente di più giusto.

 

E non immagini nemmeno quanto faccia male ora ricordare ciò che tu eri per me.

 

Non ci arrendavamo mai, te lo ricordi vero?

 

E dire che pensavamo che, una volta finita Hogwarts ci saremmo divisi. Ma non era possibile. Anche solo pensarlo era assurdo

 

Anche dopo il tuo matrimonio con Lily, dopo la nascita di Harry, anche quando il potere di Voldemort non fu più soltanto una mera paura, ma divenne qualcosa di reale e vicino, quando noi tutti fummo chiamati a combattere per l’ordine… anche allora, eravamo i Malandrini di sempre, non era cambiato nulla.

 

O quasi.

 

 

- Sta cercando noi -

 

A quelle parole, mi sentii mancare il terreno sotto i piedi.

 

Fosse solo per le parole, ma il tono in cui le disse…

 

Vuoto. Preoccupato. Terrorizzato.

 

Era la prima volta che vedevo James in quello stato.

 

Lui non si arrendeva mai, non si spaventava mai.

 

Cosa stava succedendo?

 

- Lui vuole noi, a tutti i costi. Vuole Harry. C’è una specie di profezia… Non lo so, non ho capito bene - I suoi occhi smarriti cercarono i miei.

 

- Ho paura, Sirius -

 

- Non devi averne - lo afferrai per le spalle, fissandolo negli occhi - non devi averne, hai capito? Non sei da solo. Mai. Ti aiuteremo, ce la faremo, vedrai. Come sempre. Andrà tutto bene-

 

Mi fermai e lo strinsi maggiormente, come per dare più senso a quelle parole.

 

- Ci sono io -

 

 

E mentre pronunciavo quelle parole, ci credevo veramente.

 

Non immaginavo nemmeno quanto mi sbagliassi.

 

Niente sarebbe andato bene. Niente sarebbe andato per il verso giusto.

 

Ed è stata tutta colpa mia.

 

Non eravamo invincibili come credevamo, Jim.

 

Puoi perdonarmi?

 

Mi manchi Jim. Non immagini neanche quanto.

 

Mi manca il tuo modo di arruffarti i capelli, per il quale ti prendevo sempre in giro.

 

Mi manca il tuo giocherellare con il boccino in ogni occasione.

 

Mi manca il tuo gesticolare frenetico mentre intrattenevi il tuo pubblico.

 

Mi manca la tua risata contagiosa.

 

Mi mancano le tue battute idiote, per le quali ridevi solo tu.

 

O la comica posa che assumevi quando ti concentravi, con una mano sul mento e gli occhi ridotti a fessure persi nel vuoto.

 

Ma soprattutto mi mancano i tuoi sorrisi; quelli allegri e scanzonati, quelli timidi ed impacciati, i ghigni che facevi quando te ne veniva in mente una delle tue.

 

Mi manca la nostra amicizia. Il nostro capirci al volo, senza nemmeno il bisogno di parlare.

 

Come è potuta finire così?

 

Posso sopportare che tutti mi credano un assassino, posso sopportare la prigionia in questa casa maledetta, ma la cosa che non riuscirò mai a sostenere il peso della solitudine.

 

È la solitudine che mi schiaccia.

 

Vorrei che tu fossi qui a ripetermi le stesse parole che ti dissi io quel giorno, che posso farcela, che andrà tutto bene.

Forse se tu fossi qui con me, riuscirei a trovare il coraggio di andare avanti.

 

Perché devo andare avanti. Lo devo fare per Harry, e lo devo fare per Remus.

 

Se tu potessi tornare mi insegneresti di nuovo cosa vuol dire essere veramente felici.

Se potessi tornare rimarremmo ore e ore a parlare, a ridere proprio come una volta, quando tutto per noi era più semplice.

 

Perché sai, c’è ancora una parte di me, che pensa, che è sicura, che un giorno aprirò la porta e ti ritroverò lì a salutarmi, con il tuo solito sorriso scanzonato sul viso.

 

Sono pazzo eh? Forse lo sto proprio diventando.

 

Forse… credo… che tra poco… ti raggiungerò, Ramoso.

  
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